Scrivo domani

Satana si mostra in sogno come “colui che uccide i bambini”


 Giugno 1999. Il sogno di questa notte è stato un incubo. Stavo cercando qualcosa. Trovavo finalmente, poi, una traccia molto interessante, che sembrava portami dritto alla meta. E in quello stesso momento, vengo afferrata e avvolta fino quasi a soffocare, mentre vedo qualcosa di mostruoso e sento una voce roca e carica di odio e di orgoglio: "Sono io quello che ammazza i bambini. Ne abbiamo ammazzati così tanti!", diceva, mentre si inorgogliva dei suoi crimini.Ho provato il vero terrore. Mi sono svegliata di colpo, con una forte tachicardia. Avevo la orribile sensazione che il diavolo fosse fisicamente affianco a me. Avevo ancora terrore. Ho dovuto ripetere l'Ave Maria più volte, prima che tutto svanisse davvero. Ho anche dovuto usare tutte le mie forze per ricordare quello che avevo visto: il diavolo ha cercato di seppellire nell'inconscio il suo messaggio di terrore, perchè potesse influenzare indisturbato.Al mattino, poi, ho compreso che i bambini, che satana uccide, sono quegli stessi bambini di cui mi parla nostra Madre. Sono quelli che non accettano il cibo santo dello Spirito di Cristo. Ed è come se, facendomi vedere l'orrore di quei crimini, satana avesse voluto tentarmi a disperare dell'utilità di qualsiasi azione volta a contrastarlo, per ottenere che io desistessi dall'impegno di capire ed accettare il lavoro, cui mi invita la Nostra Signora.L'idea verso cui mi è sembrato volesse dirigersi l'intento distruttore del demonio era il catechismo ai bambini. Ma sono consapevole che non si tratta del semplice catechismo ai bambini, c'è qualcosa di più profondo nel senso della richiesta che Nostra Madre mi fa e verso cui mi conduce. Devo capire, ma non ho nessuno che mi spieghi, non posso che attendere Dio. Mi sono ricordata che, più volte, nell'ultimo periodo, la Voce mi aveva spinto anche a riflettere sul ruolo del ministro straordinario per l'Eucarestia. Però, l'idea che potesse riguardarci in questo momento, ed essere la volontà di Dio per noi nello stato attuale delle cose, era chiaramente una tentazione.Avevo la sensazione che si trattasse di una preparazione a qualcos'altro. Sento che c'è relazione tra quanto ho visto nel sogno delle zattere e l'indicazione, che avevo ricevuto nello Spirito, ad occuparmi dei centri di ascolto del vangelo e del catechismo ai bambini, anche se non so in che modo.Dedicarsi alla Parola è per me una vera gioia, ma pensare di farlo nelle condizioni che mi si offrirebbero oggi mi comunica un senso di grande desolazione e tristezza, così avevo molti dubbi, come anche per il catechismo. Ma la prospettiva, che questo sogno spalanca, qualsiasi cosa significhi, mi riempie di entusiasmo e di determinazione per quello che potrà significare in futuro.Ascolto, dentro di me, salire una preghiera, cui la mia anima si unisce: "Ecco l'ancella del Signore. O Signore, non sono degno di partecipare alla tua Mensa, ma di' soltanto una Parola ed io sarò salvato." (dal Diario personale "Verso la Luce - La sublime rivoluzione")