9 giugno. Mi ha svegliata la Voce, che ripeteva il nome di Gesù, pronunciato in un modo strano, era come se fosse quello della lingua ebraica dell'epoca, con un suono aspirato e dolce: "...Jeshuà...Jeshuà..Jeshuà...". E, quando sono stata completamente sveglia, ho trovato, davanti alla mia mente, questo: "Colui che fà da Ponte è Gesù, il Pontefice. La Chiesa è senza capo quando Gesù muore, fino a prima che risorga. Allo stesso modo, in prossimità della Sua venuta, la Chiesa resterà senza il Pontefice. Verrà a mancarci il Ponte e dovremo restare saldi nella fede nel Risorto. Lui ritornerà."Ho avuto un sogno. Entravo a visitare una chiesa. Vedevo che la gente si stava riunendo per celebrare la Parola di Dio. Pensai di unirmi anch'io a loro. Vedo che la gente si siede ai banchi, apparecchiati come tavole, mentre cominciano ad arrivare piatti con pietanze prelibate, cibi sopraffini, preparati con estrema raffinatezza.Io so di avere già mangiato e di essere sazia e so che quel cibo è per i bisognosi. Ma mi sembra così prelibato, che mi viene voglia di approfittarne anch'io, visto che è per tutti. Con un certo senso di colpa, mi avvicino per sedermi, ma vedo che quelli che si siedono sono davvero i più poveri e non me la sento di sottrarre loro il cibo, anche se si tratta solo di una porzione. Con un senso di vergogna crescente, mi allontano, cercando di non farmi notare.Andando via, mi capita di passare davanti alle cucine e, dalla porta aperta, vedo le persone, che preparano quel cibo e lo servono ai banchi. Immediatamente, con gioia e sollievo, capisco cosa sono venuta a fare qui. Il mio posto è tra quelli che servono e portano il cibo a chi deve mangiare.Al risveglio, provo davvero quel senso di sollievo e di gioia. Il mio posto nella chiesa è tra quelli che servono, alla Mensa della Parola. Provo una felicità insperata, come per qualcosa di impossibile, che si realizza per dono di Dio. (dal Diario personale "Verso la Luce - La sublime rivoluzione")
La Chiesa senza Pontefice e la salvezza del Risorto per i più piccoli
9 giugno. Mi ha svegliata la Voce, che ripeteva il nome di Gesù, pronunciato in un modo strano, era come se fosse quello della lingua ebraica dell'epoca, con un suono aspirato e dolce: "...Jeshuà...Jeshuà..Jeshuà...". E, quando sono stata completamente sveglia, ho trovato, davanti alla mia mente, questo: "Colui che fà da Ponte è Gesù, il Pontefice. La Chiesa è senza capo quando Gesù muore, fino a prima che risorga. Allo stesso modo, in prossimità della Sua venuta, la Chiesa resterà senza il Pontefice. Verrà a mancarci il Ponte e dovremo restare saldi nella fede nel Risorto. Lui ritornerà."Ho avuto un sogno. Entravo a visitare una chiesa. Vedevo che la gente si stava riunendo per celebrare la Parola di Dio. Pensai di unirmi anch'io a loro. Vedo che la gente si siede ai banchi, apparecchiati come tavole, mentre cominciano ad arrivare piatti con pietanze prelibate, cibi sopraffini, preparati con estrema raffinatezza.Io so di avere già mangiato e di essere sazia e so che quel cibo è per i bisognosi. Ma mi sembra così prelibato, che mi viene voglia di approfittarne anch'io, visto che è per tutti. Con un certo senso di colpa, mi avvicino per sedermi, ma vedo che quelli che si siedono sono davvero i più poveri e non me la sento di sottrarre loro il cibo, anche se si tratta solo di una porzione. Con un senso di vergogna crescente, mi allontano, cercando di non farmi notare.Andando via, mi capita di passare davanti alle cucine e, dalla porta aperta, vedo le persone, che preparano quel cibo e lo servono ai banchi. Immediatamente, con gioia e sollievo, capisco cosa sono venuta a fare qui. Il mio posto è tra quelli che servono e portano il cibo a chi deve mangiare.Al risveglio, provo davvero quel senso di sollievo e di gioia. Il mio posto nella chiesa è tra quelli che servono, alla Mensa della Parola. Provo una felicità insperata, come per qualcosa di impossibile, che si realizza per dono di Dio. (dal Diario personale "Verso la Luce - La sublime rivoluzione")