Scrivo domani

Incorporare il respiro cosmico per risalire, unire al respiro del nostro corpo il soffio glorioso dell'Eterno


Diario in tempo reale. Nell'exitus del Soffio divino creatore, Roua, movimento discendente del respiro dell'Eterno, è operata la creazione, ossia è avviato il divenire esteriore e visibile nella materia fisica di quella sostanza increata che risiede nell'Altissimo. Ma come può la creatura risalire in alto?Ratzinger: "Lo scopo del culto e lo scopo della creazione nel suo insieme è lo stesso. Nella dimensione cosmica appare la dimensione storica, è movimento, da un inizio verso una meta. Il cosmo come un processo di ascesa, come un cammino di unificazione. La tradizione più antica pensa all'immagine di un movimento circolare, i cui due fondamentali elementi direzionali sono chiamati exitus e reditus, uscita e ritorno. Questo 'paradigma', comune a tutta la storia delle religioni come pure all'antichità e al medioevo cristiani, può presentarsi in forme molto diverse tra loro. Il ritorno - il reditus - consiste allora nel fatto che, arrivati al fondo, la freccia punta verso l'alto. La via del reditus significa redenzione, liberazione dalla finitezza. Il culto è dunque legato all'inversione del movimento. Il culto, che è lo sguardo rivolto verso l'alto è movimento, ritorno, redenzione." (1)Nell'exitus del Soffio divino creatore, movimento discendente del respiro dell'Eterno, che opera la creazione, ossia nel divenire esteriore e visibile di quella sostanza increata, che è la materia assoluta primordiale della creazione, non c'è possibilità di reditus. Il reditus può avvenire, se tra exitus e reditus c'è la morte di croce del Figlio, la quale ci dà il culto.Perché, mentre il corpo divino-naturale di Gesù ha la potenza di respiro creaturale, il corpo transustanziato di Cristo, che è quello della Croce, riceve il super-dono della sovrabbondanza di potenza del respiro cosmico del Creatore, il soffio glorioso.Da questo dono del soffio glorioso del Creatore, che Gesù riceve sulla croce, scaturisce la glorificazione del suo corpo divino-naturale, in forza della quale abbiamo il suo corpo transustanziato, che è eucarestia. Questo corpo transustanziato ha una caratteristica: è sacramentale, cioè ha potenza di riunificazione del respiro cosmico. Per poter invertire il movimento divino universale discendente della creazione in quello ascendente della redenzione, facendolo passare dall'espirazione all'inspirazione. Se incorporiamo il suo corpo transustanziato, incorporiamo il respiro cosmico, che ha la potenza di risalita.Creati nella unificazione divino-naturale-umana (il creato e l'essere umano fino alla perfezione di Gesù) operata dalla Grazia, redenti nella riunificazione divino-umana-sacramentale (il creato e l'umanità nella transustanziazione del corpo di Cristo) operata dalla Gloria._____________(1) Joseph Ratzinger, Introduzione allo spirito della liturgia, cfr. pag.24 ss.