Scrivo domani

E mentre pensavo più o meno queste cose, sentivo la voce che diceva: "Scrivi"


Diario in tempo reale. E' innegabile siamo circondati dall'insipienza, assediati dall'ignoranza, soffocati dall'inutilità. Segno evidente, che chi doveva guidare ha disperso, chi doveva incrementare ha dissipato, chi doveva illuminare ha oscurato. Chi crede nella politica può attribuirne la responsabilità ai politici, chi crede alla scienza e alla tecnica può continuare ad immaginare un progresso risolutivo, chi crede nel Dio della Bibbia sa che il potere di far crescere la vita è nello Spirito e che Dio ne ha affidato l'amministrazione al clero. Perciò, non è l'invettiva del laicista, né il compiacimento dell'iconoclasta, ma la fede del cristiano e la sofferenza del semplice che fa provare un profondo rigetto verso il modo di essere e di fare di un clero, che è ormai soltanto l'avida casta parassitaria della scristianizzazione. E mentre pensavo più o meno queste cose, sentivo la voce che diceva: "Scrivi."  Io rispondevo: "Spiegami cosa e a quale fine." E la Sua voce: "Leggi nelle letture di oggi."Ufficio delle Letture, >liturgia delle ore di oggi: "Vi sono dei pastori che bramano sentirsi chiamare pastori, ma non vogliono compiere i doveri dei pastori".Inizio del «Discorso sui pastori» di sant'Agostino, vescovo - "Ogni nostra speranza è posta in Cristo. È lui tutta la nostra salvezza e la vera gloria. È una verità, questa, ovvia e familiare a voi che vi trovate nel gregge di colui che porge ascolto alla voce di Israele e lo pasce. Ma poiché vi sono dei pastori che bramano sentirsi chiamare pastori, ma non vogliono compiere i doveri dei pastori, esaminiamo che cosa venga detto loro dal profeta. Voi ascoltatelo con attenzione, noi lo sentiremo con timore. «Mi fu rivolta questa parola del Signore: Figlio dell'uomo, profetizza contro i pastori di Israele, predici e riferisci ai pastori d'Israele» (Ez 34,1-2) Abbiamo ascoltato or ora la lettura di questo brano, quindi abbiamo deciso di discorrerne un poco con voi."Quando Dio parla nella Bibbia parla dei pastori come "ciechi guide di ciechi", come servi inutili e vignaioli omicidi e il suo giudizio profetico nel testo della lettura liturgica di oggi è "Eccomi contro i pastori" e la sua premura verso chi è stato sviato è "Io stesso condurrò le mie pecore. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all'ovile quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte." (Ezechiele 34,15)Per noi, dunque, di questa generazione senza padri, la prospettiva escatologica, ossia l'orientamento interiore dei sentimenti, della volontà e della mente verso gli scopi e i sensi ultimi, definitivi e permanenti, dell'esistenza umana è quella determinante per fondare nell'animo una motivazione profonda al superamento degli ostacoli e alla ricerca di ciò che ha maggior valore per poter rintracciare quel collegamento diretto con il Dio che ci sta cercando. Per rigenerare la nostra vita e il sacerdozio della salvezza universale.La meditazione degli aspetti occulti dell'esistenza, la comprensione dei suoi piani invisibili di evoluzione delle forze, fornisce quella visione dall'alto, che è in grado di illuminare il cammino di chi possiede sufficiente libertà da se stesso e dalle cose da poter desiderare soltanto la Bellezza e la Verità. In questa prospettiva, non si ha tempo di perdere tempo, così ci si rende presto conto che la vetta della meditazione è nella Parola divina Incarnata, che soffia dove vuole e resta fissata per intero nella Bibbia.Chi salirà il monte del Signore, *chi starà nel suo luogo santo?Chi ha mani innocenti e cuore puro, Dio, tu ci hai messi alla prova; *ci hai passati al crogiuolo, come l'argento. ci hai fatto passare per il fuoco e l'acqua.VersettoV. Viva ed efficace è la parola di Dio,R. più penetrante che una spada a due tagli.Il piano di osservazione della realtà più concreto ed efficace è quello della profezia biblica. Per coloro che, avendo affinato vista e udito interiori, hanno occhi per vedere e orecchie per sentire. Perché quando Dio si muove e parla "non è linguaggio, non sono parole di cui non si oda il suono" (Salmo 18)"Quando essi si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al rumore di grandi acque, come il tuono dell'Onnipotente, come il fragore della tempesta, come il tumulto d'un accampamento. Quando poi si fermavano, ripiegavano le ali. Ci fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle loro teste." Misericordia e giustizia. Essi pregano: "O Dio, che hai creato e governi l'universo, fa' che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio." L'immensità della misericordia in Dio è possibile a seguito del fatto che è perfetta in lui la sua giustizia. Invocare la misericordia per il disastroso fallimento raggiunto dalla perversione del nostro sacerdozio cristianamente significa chiedere a Dio di applicare la sua giustizia. __________________ Splende nel giorno ottavol'era nuova del mondo,consacrata da Cristo,primizia dei risorti.Dal libro del profeta Ezechiele 1, 3-14. 22-28La parola del Signore fu rivolta al sacerdote Ezechiele. Qui fu sopra di lui la mano del Signore. Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di elettro incandescente. Al centro apparve la figura di quattro esseri animati, che avevano sembianza umana e avevano ciascuno quattro facce e quattro ali. Mentre avanzavano, non si volgevano indietro, ma ciascuno andava diritto avanti a sé.Quanto alle loro fattezze, ognuno dei quattro aveva fattezze d'uomo; poi fattezze di leone a destra, fattezze di toro a sinistra e, ognuno dei quattro, fattezze d'aquila. Ciascuno si muoveva davanti a sé; andavano là dove lo spirito li dirigeva e, muovendosi, non si voltavano indietro.Tra quegli esseri si vedevano come carboni ardenti simili a torce che si muovevano in mezzo a loro. Il fuoco risplendeva e dal fuoco si sprigionavano bagliori. Gli esseri andavano e venivano come un baleno.Al di sopra delle teste degli esseri viventi vi era una specie di firmamento, simile ad un cristallo splendente, disteso sopra le loro teste, e sotto il firmamento vi erano le loro ali distese. Quando essi si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al rumore di grandi acque, come il tuono dell'Onnipotente, come il fragore della tempesta, come il tumulto d'un accampamento. Quando poi si fermavano, ripiegavano le ali. Ci fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle loro teste.Sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve qualcosa come pietra di zaffìro in forma di trono e su questa specie di trono, in alto, una figura dalle sembianze umane. Da ciò che sembrava essere dai fianchi in su, mi apparve splendido come l'elettro e da ciò che sembrava dai fianchi in giù, mi apparve come di fuoco. Era circondato da uno splendore il cui aspetto era simile a quello dell’arcobaleno nelle nubi in un giorno di pioggia. Tale mi apparve l'aspetto della gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia a terra e udii la voce di uno che parlava.  Responsorio    Cfr. Ez 1, 26. 24; 3, 12; Ap 5, 13R. Vidi in alto, come su un trono, una figura d'uomo, e udivo come il tumulto di un accampamento: * Benedizione e gloria al Signore del cielo!V. A Colui che siede sul trono e all'Agnello, lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli. Seconda LetturaInizio del «Discorso sui pastori» di sant'Agostino, vescovoOgni nostra speranza è posta in Cristo. È lui tutta la nostra salvezza e la vera gloria. È una verità, questa, ovvia e familiare a voi che vi trovate nel gregge di colui che porge ascolto alla voce di Israele e lo pasce. Ma poiché vi sono dei pastori che bramano sentirsi chiamare pastori, ma non vogliono compiere i doveri dei pastori, esaminiamo che cosa venga detto loro dal profeta. Voi ascoltatelo con attenzione, noi lo sentiremo con timore.«Mi fu rivolta questa parola del Signore: Figlio dell'uomo, profetizza contro i pastori di Israele, predici e riferisci ai pastori d'Israele» (Ez 34,1-2) Abbiamo ascoltato or ora la lettura di questo brano, quindi abbiamo deciso di discorrerne un poco con voi. Dio stesso ci aiuterà a dire cose vere, anche se non diciamo cose nostre. Se dicessimo infatti cose nostre saremmo pastori che pascono se stessi, non il gregge; se invece diciamo cose che vengono da lui, egli stesso vi pascerà, servendosi di chiunque.«Questo dice il Signore Dio: Guai ai pastori di Israele che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero forse pascere il gregge?» (Ez 34,2), cioè i pastori non devono pascere se stessi, ma il gregge. Questo è il primo capo di accusa contro tali pastori: essi pascono se stessi e non il gregge. Chi sono coloro che pascono se stessi? Quelli di cui l'Apostolo dice: «Tutti infatti cercano i propri interessi, non quelli di Gesù Cristo» (Fil 2,21).Ora noi che il Signore, per bontà sua e non per nostro merito, ha posto in questo ufficio — di cui dobbiamo rendere conto, e che conto! — dobbiamo distinguere molto bene due cose: la prima cioè che siamo cristiani, la seconda che siamo posti a capo. Il fatto di essere cristiani riguarda noi stessi; l'essere posti a capo invece riguarda voi.Per il fatto di essere cristiani dobbiamo badare alla nostra utilità, in quanto siamo messi a capo dobbiamo preoccuparci della vostra salvezza.Forse molti semplici cristiani giungono a Dio percorrendo una via più facile della nostra e camminando tanto più speditamente, quanto minore è il peso di responsabilità che portano sulle spalle. Noi invece dovremo rendere conto a Dio prima di tutto della nostra vita, come cristiani, ma poi dovremo rispondere in modo particolare dell'esercizio del nostro ministero, come pastori.Ezechiele 341 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 «Figlio dell'uomo, profetizza contro i pastori d'Israele, predici e riferisci ai pastori: Dice il Signore Dio: Guai ai pastori d'Israele, che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero forse pascere il gregge? 3 Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma non pascolate il gregge. 4 Non avete reso la forza alle pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite, non avete riportato le disperse. Non siete andati in cerca delle smarrite, ma le avete guidate con crudeltà e violenza. 5 Per colpa del pastore si sono disperse e son preda di tutte le bestie selvatiche: sono sbandate. 6 Vanno errando tutte le mie pecore in tutto il paese e nessuno va in cerca di loro e se ne cura. 7 Perciò, pastori, ascoltate la parola del Signore: 8 Com'è vero ch'io vivo, - parla il Signore Dio - poiché il mio gregge è diventato una preda e le mie pecore il pasto d'ogni bestia selvatica per colpa del pastore e poiché i miei pastori non sono andati in cerca del mio gregge - hanno pasciuto se stessi senza aver cura del mio gregge - 9 udite quindi, pastori, la parola del Signore: 10 Dice il Signore Dio: Eccomi contro i pastori: chiederò loro conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare il mio gregge, così i pastori non pasceranno più se stessi, ma strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più il loro pasto. 11 Perché dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura. 12 Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. 13 Le ritirerò dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d'Israele, nelle valli e in tutte le praterie della regione. 14 Le condurrò in ottime pasture e il loro ovile sarà sui monti alti d'Israele; là riposeranno in un buon ovile e avranno rigogliosi pascoli sui monti d'Israele. 15 Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. 16 Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all'ovile quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia.17 A te, mio gregge, dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri. 18 Non vi basta pascolare in buone pasture, volete calpestare con i piedi il resto della vostra pastura; non vi basta bere acqua chiara, volete intorbidare con i piedi quella che resta. 19 Le mie pecore devono brucare ciò che i vostri piedi hanno calpestato e bere ciò che i vostri piedi hanno intorbidato. 20 Perciò dice il Signore Dio a loro riguardo: Ecco, io giudicherò fra pecora grassa e pecora magra. 21 Poiché voi avete spinto con il fianco e con le spalle e cozzato con le corna le più deboli fino a cacciarle e disperderle, 22 io salverò le mie pecore e non saranno più oggetto di preda: farò giustizia fra pecora e pecora.23 Susciterò per loro un pastore che le pascerà, Davide mio servo. Egli le condurrà al pascolo, sarà il loro pastore; 24 io, il Signore, sarò il loro Dio e Davide mio servo sarà principe in mezzo a loro: io, il Signore, ho parlato. 25 Stringerò con esse un'alleanza di pace e farò sparire dal paese le bestie nocive, cosicché potranno dimorare tranquille anche nel deserto e riposare nelle selve.26 Farò di loro e delle regioni attorno al mio colle una benedizione: manderò la pioggia a tempo opportuno e sarà pioggia di benedizione. 27 Gli alberi del campo daranno i loro frutti e la terra i suoi prodotti; essi abiteranno in piena sicurezza nella loro terra. Sapranno che io sono il Signore, quando avrò spezzato le spranghe del loro giogo e li avrò liberati dalle mani di coloro che li tiranneggiano. 28 Non saranno più preda delle genti, né li divoreranno le fiere selvatiche, ma saranno al sicuro e nessuno li spaventerà.29 Farò germogliare per loro una florida vegetazione; non saranno più consumati dalla fame nel paese e non soffriranno più il disprezzo delle genti. 30 Sapranno che io, il Signore, sono il loro Dio e loro, la gente d'Israele, sono il mio popolo. Parola del Signore Dio.31 Voi, mie pecore, siete il gregge del mio pascolo e io sono il vostro Dio». Oracolo del Signore Dio.Salmo 181 Al maestro del coro. Salmo. Di Davide.2 I cieli narrano la gloria di Dio,e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento.3 Il giorno al giorno ne affida il messaggioe la notte alla notte ne trasmette notizia.4 Non è linguaggio e non sono parole,di cui non si oda il suono.5 Per tutta la terra si diffonde la loro vocee ai confini del mondo la loro parola.6 Là pose una tenda per il soleche esce come sposo dalla stanza nuziale,esulta come prode che percorre la via.7 Egli sorge da un estremo del cieloe la sua corsa raggiunge l'altro estremo:nulla si sottrae al suo calore.8 La legge del Signore è perfetta,rinfranca l'anima;la testimonianza del Signore è verace,rende saggio il semplice.9 Gli ordini del Signore sono giusti,fanno gioire il cuore;i comandi del Signore sono limpidi,danno luce agli occhi.10 Il timore del Signore è puro, dura sempre;i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti,11 più preziosi dell'oro, di molto oro fino,più dolci del miele e di un favo stillante.12 Anche il tuo servo in essi è istruito,per chi li osserva è grande il profitto.13 Le inavvertenze chi le discerne?Assolvimi dalle colpe che non vedo.14 Anche dall'orgoglio salva il tuo servoperché su di me non abbia potere;allora sarò irreprensibile,sarò puro dal grande peccato.15 Ti siano gradite le parole della mia bocca,davanti a te i pensieri del mio cuore.Signore, mia rupe e mio redentore.