Scrivo domani

Tremebondi per il timore di finire nel mirino dei lupi travestiti da agnelli


Diario in tempo reale. Mi sto chiedendo: ma come mai tutti i preti interpellati dal diario della mia esperienza di comunicazione interiore con Dio non mi hanno mai dato risposte e aiuti per camminare verso le Sue richieste? Non è questo il compito di un sacerdote, aiutare le anime a capire e realizzare il progetto divino nella vita? Oggi, che da sola e con il solo aiuto di Dio in persona sono arrivata a capire tutto ciò che Dio chiedeva ai preti di spiegare a me e a tutti, e di realizzare nella chiesa, posso solo supporre le loro motivazioni: trattandosi della richiesta divina di restaurare nella chiesa il matrimonio sacerdotale, i preti contrari si sono ben guardati dallo spiegarmi il significato profondo e concreto di ciò che Dio mi stesse chiedendo attraverso visioni, estasi e sogni, per la loro personale avversità a questa richiesta; mentre i preti favorevoli hanno taciuto e si sono tenuti a distanza per timore di finire nel mirino dei lupi travestiti da agnelli e per desiderio di sentirsi umanamente irreprensibili, secondo i criteri della loro mente.Il nostro clero, messo di fronte ad una esperienza interiore di comunicazione di una volontà divina per tutta la chiesa, il cui contenuto era nascosto alla stessa persona che portava il messaggio, dietro simbolismi e concetti biblici e teologici, che soltanto i sacerdoti potevano capire - e cioè restaurare il matrimonio sacerdotale per l'edificazione della chiesa domestica e la realizzazione della nuova evangelizzazione - invece di analizzare ed accogliere ciò che essi hanno ritenuto corrispondendente a quanto sapevano che Dio aveva già a tutti loro chiesto di attuare nel Concilio Vaticano II, hanno pensato bene di >aggredire l'inconsapevole messaggera.Ecco perché le parole eterne con cui Gesù descrive la situazione dei sacerdoti sono per me perfettamente comprensibili e credibili:"Disse Gesù ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.»E` venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli»." (>Vangelo di questa domenica)Nel loro comportamento riguardo al mio caso, essi hanno idolatrato la loro irreprensibilità rispetto alla ricerca della verità divina, che andava loro incontro: "Tu detesti chi serve idoli falsi" (>Liturgia delle ore di oggi)E hanno ignobilmente trattato chi, come me, chiedeva solo di poter capire e obbedire, di fronte alle richieste di Dio, sotto la guida dei sacerdoti. Oggi, la liturgia della chiesa dice: "Tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, tutto questo praticate: * e il Dio della pace sarà con voi!" (>Liturgia delle ore di oggi)Sarà per questo che Dio è molto lontano da loro. (1) E non è solo la mia sensazione e nemmeno solo la mia esperienza del loro modo di essere. E' la stessa cosa che hanno pensato e scritto gli ultimi due papi:Giovanni Paolo II: "Ci siamo sviati: dobbiamo ritornare sulla Via; si sono oscurate le menti: si deve dissolvere l'oscurità con la luce della Verità; la morte ha preso il sopravvento: si deve far trionfare la Vita". Non è questo il programma del Concilio Vaticano II e del mio stesso pontificato? (>Messaggio 11.6.1999 per la Solennità del Sacro Cuore di Gesù)Benedetto XVI: "Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza! Il tradimento dei discepoli è certamente il più grande dolore del Redentore. Non ci rimane altro che rivolgergli, dal più profondo dell’animo, il grido: Signore, salvaci." (>Via Crucis 2005) ____________ (1) "Quando il peccato ha preso possesso dell'uomo, egli non può più vedere Dio. Mostra dunque te stesso. Fa' vedere se per caso non sei operatore di cose indegne, ladro, calunniatore, iracondo, invidioso, superbo, avaro, arrogante con i tuoi genitori. Dio non si mostra a coloro che operano tali cose, se prima non si siano purificati da ogni macchia.” (>Dal «Libro ad Autolico» di san Teofilo di Antiochia, vescovo)