Scrivo domani

Scienza del mistero e assetto ascensionale del creato: Dottrina universale perenne e Chiesa Universale Ecumenica


 Struttura del corpo di Luce universale: manifestazione nella chiesa terrena dell'ordinamento gerarchico delle potenze celesti.Sacerdozio matrimoniale: manifestazione nella creazione visibile della invisibile potenza divina unificante, generatrice e ordinatrice universaleOrdinato - ordine della Redenzione - Gloria Battesimale - ordine della salvezza - GraziaNaturale - ordine della Creazione - Natura Dionigi Areopagita, Gerarchie Celesti: "La gerarchia è secondo me un ordine sacro, una scienza e un'attività che tende ad identificarsi al Divino e che si eleva all'imitazione di Esso, in proporzione alle sue forze e in conformità alle illuminazioni concesse da Dio; perché se la Bellezza divina, che è assoluta, buona e fonte di iniziazione, è anche generosa della propria Luce con ognuno, secondo il merito, e apportatrice, nella divina iniziazione, di una perfezione che rende gli iniziati armoniosamente identici alla sua forma.""Dunque, parlando di gerarchia, intendiamo in generale un ordinamento sacro, immagine della bellezza del Principio divino, che ha la sacra funzione di portare a compimento negli ordini e nelle scienze gerarchiche i misteri e che tende ad assimilarsi, per quanto gli è consentito, al proprio principio; infatti per chi è destinato alla gerarchia la perfezione consiste nel divenire 'collaboratore di Dio', e mostrare come in se stesso, per quel che è possibile, si compie l'attività divina.""Bisogna dunque, io credo, che coloro che si purificano [dall'ignoranza] si riempiano della Luce divina, elevandosi con gli occhi sacrosanti dello spirito fino ad una potente attitudine contemplativa; bisogna che quelli che ricevono l'iniziazione, oltrepassando l'imperfezione, divengano partecipi della scienza perfettiva delle sacre verità, propria ai più alti iniziati; che i purificatori, nella profusione catartica, rendano gli altri partecipi della propria purezza; che gli illuminati, in quanto spiriti più trasparenti, propriamente dotati del potere di aver parte alla Luce e di elargirla, felicemente ricolmi di sacro splendore, diffondano la Luce, che in essi trabocca da ogni parte, su quelli che sono degni della Luce; che gli operatori iniziatici, in quanto esperti della trasmissione iniziatica, conducano gli iniziandi alla santa iniziazione della scienza sacra che è propria dei più alti iniziati. In tal modo, ogni grado dell'ordinamento gerarchico viene proporzionalmente innalzato alla cooperazione con Dio, per compiere, con la grazia e con la forza donata dal Divino, quelle opere che in modo naturale e sovrannaturale appartengono al Principio divino e che da Esso vengono realizzate in maniera sovraessenziale e rivelate gerarchicamente a seconda della forza di imitazione degli spiriti che Lo amano."  (Dionigi Areopagita, Gerarchie Celesti, pag.29-30-31) Il matrimonio è sacerdotale, il sacerdozio è matrimoniale. La coppia, che Dio crea e chiama "uomo", nel suo matrimonio e sacerdozio strutturali naturali esercita e riproduce la pienezza dell'essere e delle facoltà del Padre. L'azione matrimoniale di generare e quella sacerdotale di condurre all'eterno sono strutturalmente unite a somiglianza del Creatore: il matrimonio, cioè l'unione che genera la vita, è sacerdotale, cioè è orientato a condurre la vita all'eternità; e il sacerdozio è matrimoniale, ossia l'azione che orienta la vita all'eternità è unificazione tra vita generata ed eternità.Il matrimonio sacerdotale naturale del Creatore e il sacerdozio matrimoniale soprannaturale del Figlio. Il matrimonio sacerdotale naturale, ossia l'unione intracorporea della coppia, che Dio chiama "uomo", che genera la vita personale per orientarla all'eternità, è istituito dal Padre nella struttura vitale naturale e viene restaurato nella sua potenza soprannaturale ascensionale dall'istituzione corporeo-sacramentale del sacerdozio matrimoniale del Figlio.Chiesa Universale Ecumenica. Nell'assetto ascensionale del creato, secondo la conoscenza dei misteri divini (Sacerdozio matrimoniale Ordinato - Battesimale - Naturale), il sacerdozio matrimoniale ordinato e battesimale sono i gradi della chiesa universale, che insieme al sacerdozio matrimoniale naturale dell'umanità, diviene anche ecumenica.Recuperare la scienza del mistero nell'insegnamento dei Padri della chiesa significa riscoprire nella dottrina cattolica il nucleo della dottrina universale perenne dell'umanità, che abbiamo in comune con tutte le religioni e condividere con tutti, credenti e non credenti, il cammino verso la verità e l'impegno per la dignità dell'uomo e per la pace. BXVI: Natura comune a tutte le religioni e centro interiore del cristianesimo - "Il dialogo interreligioso esiste se ha uno scopo preciso nella ricerca e nel riconoscimento sempre più chiaro e completo dell'unica verità divina universale che si esprime in tutte le religioni. Solo in questo scopo il dialogo interreligioso ha valore unificante di forza di pace." Tra credenti di tutte le religioni e non credenti: “Si tratta piuttosto del ritrovarsi insieme in questo essere in cammino verso la verità, dell’impegno deciso per la dignità dell’uomo e del farsi carico insieme della causa della pace contro ogni specie di violenza distruttrice del diritto." "In conclusione, vorrei assicurarvi che la Chiesa cattolica non desisterà dalla lotta contro la violenza, dal suo impegno per la pace nel mondo. Siamo animati dal comune desiderio di essere “pellegrini della verità, pellegrini della pace”." (>Discorso alla Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo "Pellegrini della verità, pellegrini della pace" - Assisi, 27.10.2011)  ______________BXVI: Catechesi sui Padri della Chiesa - Dionigi Areopagita, lode cosmica, teologia liturgica e mistica nel suo dialogo tra filosofia greca e cristianesimo, tra pensiero pagano e fede biblica - "L'armonia del cosmo di Dio dove tutte le forze sono lode di Dio, che va dai serafini agli angeli e agli arcangeli, all'uomo e a tutte le creature che insieme riflettono la bellezza di Dio. Trasformava così l'immagine politeista in un elogio del Creatore e della sua creatura. Pur essendo la sua teologia cosmica, ecclesiale e liturgica, essa è anche profondamente personale. Egli creò la prima grande teologia mistica.""E così una teologia grande e misteriosa diventa anche molto concreta sia nell’interpretazione della liturgia sia nel discorso su Gesù Cristo: con tutto ciò, questo Dionigi Areopagita ebbe un grande influsso su tutta la teologia medievale, su tutta la teologia mistica sia dell'Oriente sia dell'Occidente. Ci dice alla fine, che l'amore vede più che la ragione. Dov'è la luce dell’amore non hanno più accesso le tenebre della ragione; l'amore vede, l'amore è occhio e l'esperienza ci dà più che la riflessione.""Oggi esiste una nuova attualità di Dionigi Areopagita: egli appare come un grande mediatore nel dialogo moderno tra il cristianesimo e le teologie mistiche dell'Asia. E qui si vede una vicinanza tra il pensiero dell'Areopagita e quello delle religioni asiatiche: egli può essere oggi un mediatore come lo fu tra lo spirito greco e il  Vangelo.""Si vede così che il dialogo non accetta la superficialità.  Quando uno incontra la luce della verità, si accorge che è una luce per tutti. Il cammino del dialogo è proprio l'essere vicini in Cristo a Dio nella profondità dell'incontro con Lui, nell'esperienza della verità che ci apre alla luce e ci aiuta ad andare incontro agli altri: la luce della verità, la luce dell'amore. E in fin dei conti ci dice: prendete la strada dell'esperienza, dell'esperienza umile della fede, ogni giorno. Il cuore diventa allora grande e può vedere e illuminare anche la ragione perché veda la bellezza di Dio."  (>Udienza Generale, 14 maggio 2008, Benedetto XVI