Scrivo domani

BXVI: Non siamo ancora arrivati, ma sappiamo che andiamo verso la luce


Diario in tempo reale. Ieri mattina ho sentito la voce che diceva: “Dio viene per dividere la luce dalle tenebre e portare a compimento eterno l'opera creatrice del Padre.”Si manifesterà come luce la mia salvezza.Alzate al cielo i vostri occhie guardate la terra di sotto,poiché i cieli si dissolveranno come fumo,la terra si logorerà come una vestee i suoi abitanti moriranno come larve.Ma la mia salvezza durerà sempre.Forse non hai prosciugato il mare,le acque del grande abissoe non hai fatto delle profondità del mare una strada,perché vi passassero i redenti?(Dal libro del profeta Isaia 51)L'opera creatrice del Padre e l'opera redentrice del Figlio. BXVI: "I Padri della Chiesa leggevano sempre la nascita di Cristo alla luce dall’intera opera redentrice. San Basilio diceva ai fedeli: «Dio assume la carne proprio per distruggere la morte in essa nascosta. Come le tenebre di una casa si dissolvono alla luce del sole, così la morte che dominava sull’umana natura fu distrutta dalla presenza di Dio. E come il ghiaccio rimane solido nell’acqua finché dura la notte e regnano le tenebre, ma subito si scioglie al calore del sole, così la morte che aveva regnato fino alla venuta di Cristo, appena apparve la grazia di Dio Salvatore e sorse il sole di giustizia, "fu ingoiata dalla vittoria", non potendo coesistere con la Vita»." (Udienza generale, 21.12.2011) 
BXVI: “Auguro a tutti un buon Natale. Avvento è tempo di attesa: non siamo ancora arrivati, ma sappiamo che andiamo verso la luce.”  (Visita pastorale, 18.12.2011)_______________> da Liturgia delle ore:Inno. Adoriamo il mistero del Cristo redentore, nato da Maria Vergine; nel suo grembo purissimo egli si è fatto uomo per divino consiglio. Maria, piena di grazia, intatta, sempre vergine, è il tempio dell’Altissimo. Come sole che sorge, come sposo dal talamo, Dio viene a salvarci. O luce, che risplende nella notte del mondo, vinci le nostre tenebre. O Gesù, re di gloria, mediatore per gli uomini, da’ il perdono e la pace. A te sia lode, o Cristo, al Padre ed allo Spirito ora e sempre nei secoli. Amen.ResponsorioV. Torneranno i liberati dal Signore, verranno in Sion con canti di gioia:R. vicino ormai è il Giusto, viene il Salvatore.Dal trattato «Contro Noèto» di sant'Ippòlito, sacerdote - Rivelazione di Dio invisibile - Uno solo è Dio, fratelli, colui che noi non conosciamo per altra via che quella delle Sacre Scritture.Noi dobbiamo quindi sapere tutto quanto le divine Scritture ci annunziano e conoscere quanto esse ci insegnano. Dobbiamo credere al Padre, come lui vuole che gli crediamo, glorificare il Figlio come vuole che lo glorifichiamo, ricevere lo Spirito Santo come desidera che lo riceviamo.Procuriamo di arrivare a una comprensione delle realtà divine non secondo la nostra intelligenza e non certo facendo violenza ai doni di Dio, ma nella maniera in cui egli stesso volle rivelarsi nelle Sacre Scritture.Dio esisteva in sé perfettamente solo. Nulla c'era che fosse in qualche modo partecipe della sua eternità. Allora egli stabilì di creare il mondo. Come lo pensò, come lo volle e come lo descrisse con la sua parola, così anche lo creò. Il mondo cominciò ad esistere, perciò, come lo aveva desiderato. E quale lo aveva progettato, tale lo realizzò. Dunque Dio esisteva nella sua unicità e nulla c'era che fosse coeterno con lui. Niente esisteva se non Dio. Egli era solo, ma completo in tutto. In lui si trovava intelligenza, sapienza, potenza e consiglio. Tutto era in lui ed egli era il tutto. Quando volle, e nella misura in cui volle, egli, nel tempo da lui prefissato, ci rivelò il suo Verbo per mezzo del quale aveva creato tutte le cose.Poiché dunque Dio possedeva in sé la sua Parola, ed essa era inaccessibile per il mondo creato, egli la rese accessibile. Pronunziando una prima parola, e generando luce da luce, presentò alla stessa creazione come Signore il suo stesso Pensiero, e rese visibile colui che egli solo conosceva e vedeva in se stesso e che prima era assolutamente invisibile per il mondo creato. Lo rivelò perché il mondo lo vedesse e così potesse essere salvato.Questi è la Sapienza che venendo nel mondo si rivelò Figlio di Dio. Tutto fu creato per mezzo di lui, ma egli è l'unico che viene dal Padre.Questi poi diede una legge e dei profeti e li fece parlare nello Spirito Santo perché, ricevendo l'ispirazione della potenza del Padre, annunziassero il volere e il disegno del Padre.Così dunque fu rivelato il Verbo di Dio, come dice il beato Giovanni che sommariamente riprende le cose già dette dai profeti mostrando che questi è il Verbo, nel quale tutto fu creato. Dice Giovanni: «In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Tutto è stato fatto per mezzo di lui, senza di lui nulla è stato fatto» (Gv 1, 1. 3).Più avanti dice: Il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo ha conosciuto. Venne presso i suoi, ma i suoi non lo hanno accolto (cfr. Gv 1, 10-11).ResponsorioR. Per noi nascerà un bambino, e sarà chiamato Dio, il Forte; * regnerà sul trono di Davide suo padre, e porterà le insegne del dominio.V. In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini.R. Regnerà sul trono di Davide suo padre, e porterà le insegne del dominio.OrazioneO Dio onnipotente ed eterno, è ormai davanti a noi il Natale del tuo Figlio: ci soccorra nella nostra indegnità il Verbo che si è fatto uomo nel seno della Vergine Maria e si è degnato di abitare fra noi.