Scrivo domani

Azione interiore della Luce


Giugno 1996. La profonda depressione che mi aveva colto, tra settembre scorso e marzo di quest'anno, è quasi sparita. Sento un senso di maggiore stabilità interiore, invece della confusione di quel periodo. E, contemporaneamente, sento sempre più spesso e più chiaramente la voce interiore. Forse c'e' un nesso tra la stabilità interiore e la percezione della presenza interiore. Continuo, però, a soffrire nelle ossa e nei muscoli di rigidità e di disperazione. Vorrei raggiungere quella unione e quella pienezza che ora conosco, ma ne sono incapace. Sono incapace anche soltanto di restare serena e di aspettare. Soffro di ansia e di fretta, sono ostinata e dura. Sono consapevole di frapporre molti ostacoli all'azione di Dio e, nello stesso tempo, vorrei davvero esserne degna. So che devo accettare la purificazione e il nutrimento che Dio mi vuole mandare, ma qualcosa in me lo respinge e scappa via. Vorrei che qualcuno mi aiutasse a convincere la mia personalità ad accettare i crescenti livelli di dedizione che Dio mi sta chiedendo. Sono sola in questa lotta. Dio non mi lascia aiutare da nessuno. Devo farcela da me. A volte sembra che a Lui solo voglia che si possa ricondurre il merito della mia riuscita, se dovessi farcela a seguirlo.Scopro la sollecitudine divina nei nostri confronti, in un modo che mi sconvolge. Ricordo chiaramente la voce interiore che, dal mese di settembre scorso, mi ha ripetuto a lungo. "Profonde, inestinguibili ricchezze dello Spirito". Il tono era quello di un invito, di una preparazione.Ed, oggi, mentre resto assorta e chiedo di poter capire quello che sta succedendo e mi sta succedendo, mi arriva dall'alto ogni informazione necessaria, con ogni tipo di segno e di parole. Mi dicono che devo imparare ad usare coscientemente la facoltà creatrice dello Spirito. Sarà possibile una crisi, in prossimità della svolta spirituale decisiva, che trasformerà il mio passato e determinerà la visione di nuove possibilità di vita. Non so cosa devo fare per procedere bene su questo cammino. Mi dicono che devo stabilizzare la mia vita e valorizzarla, che devo favorire il cambiamento di direzione in atto nelle mie inclinazioni: dall'opera terrena all'opera celeste; dall'opera esteriore a quella interiore; senza affanno per lo spegnersi di passioni materiali.Vorrei saperne di più. Non capisco a cosa si riferisce questa opera interiore.  (Verso la Luce - La sublime rivoluzione)