Scrivo domani

Divino soffio vitale


Voce di Dio nella coscienza, il soffio di Dio che si unisce al nostro respiro e la cui vibrazione si trasmette contemporaneamente su tutti i piani dei nostri sensi interiori e può per questo essere percepita da uno o contemporaneamente più di essi come stato d'animo, immagini e voce interiori. Il soffio di Dio, o respiro soprannaturale, o Spirito, tende continuamente all'unione con il nostro respiro e noi siamo quindi continuamente sollecitati a rispondere scegliendo di aprirci, o di ignorare, o di chiuderci a questa unione. Cosa significa, cosa comporta, allora, per noi questa unione?La vibrazione del soffio vitale divino, che si comunica come luce, fa la differenza tra la luce e le tenebre; come energia vitale, fa la differenza tra la salute e la malattia; come amore, fa la differenza tra la gioia e l'infelicità. Aprirsi alla percezione del respiro dello Spirito fa la differenza tra il buio e la felicità.Allineare il proprio essere al raggio della vibrazione divina è la sapienza ricercata nei millenni da ogni tradizione di ricerca filosofica, o religiosa, in ogni cultura. E si può dire esista una dottrina universale della struttura sottile del cosmo, dei corpi celesti e del corpo umano, della loro fisiologia e patologia soprannaturale, della medicina spirituale. Una sapienza, che racconta una comprensione progressiva e univoca dell'esistenza soprannaturale e del rapporto vitale tra il Dio vivente, il cosmo e l'essere umano.BXVI:È infatti compito della coscienza discernere il bene dal male nelle diverse situazioni dell’esistenza, affinché, sulla base di questo giudizio, l’essere umano possa liberamente orientarsi al bene. A quanti vorrebbero negare l’esistenza della coscienza nell’uomo, riducendo la sua voce al risultato di condizionamenti esterni o ad un fenomeno puramente emotivo, è importante ribadire che la qualità morale dell’agire umano non è un valore estrinseco oppure opzionale e non è neppure una prerogativa dei cristiani o dei credenti, ma accomuna ogni essere umano. Nella coscienza Dio parla a ciascuno e invita a difendere la vita umana in ogni momento. In questo legame personale con il Creatore sta la dignità profonda della coscienza e la ragione della sua inviolabilità. Nella coscienza l’uomo tutto intero - intelligenza, emotività, volontà - realizza la propria vocazione al bene, cosicché la scelta del bene o del male nelle situazioni concrete dell’esistenza finisce per segnare profondamente la persona umana in ogni espressione del suo essere. Tutto l’uomo, infatti, rimane ferito quando il suo agire si svolge contrariamente al dettame della propria coscienza. Tuttavia, anche quando l’uomo rifiuta la verità e il bene che il Creatore gli propone, Dio non lo abbandona, ma, proprio attraverso la voce della coscienza, continua a cercarlo e a parlargli, affinché riconosca l’errore e si apra alla Misericordia divina, capace di sanare qualsiasi ferita. (Benedetto XVI)