Scrivo domani

L'abito infame 2. La 'Coniunctio Solis et Lunae' nel Catechismo della Chiesa Cattolica.


Le donne occidentali, dunque, sono state recise dalla struttura istituzionale del corpo mistico della loro religione cristiana. Nella chiesa delle origini, in quella cioè più vicina alla presenza fisica del suo fondatore, Gesù di Nazareth, e dei dodici sacerdoti consacrati da lui stesso, erano infatti diacone e mogli dei sacerdoti.Se si conosce la Bibbia, dicevamo, se soltanto si leggono le molte pagine come quelle, ad esempio, del Cantico dei Cantici, risulta di tutta evidenza che, recidendo le donne dal corpo mistico universale, i sacerdoti si sono rivestiti di iniquità. E basta prendere un testo a caso, anche come questo seguente del Catechismo, per cominciare a nutrire fondati sospetti che sia proprio così.Dunque, tenendo presente i significati archetipici delle espressioni usate, secondo quanto riassunto schematicamente a fondo pagina, possiamo allora leggere e decifrare il senso universale e mistico-soprannaturale dei concetti che seguono, che nell'esposizione della dottrina cattolica risentono, ormai, purtroppo di una formulazione datata in senso troppo teorico-razionalista.«Un solo corpo»790 I credenti che rispondono alla Parola di Dio e diventano membra del corpo di Cristo, vengono strettamente uniti a Cristo: « In quel corpo la vita di Cristo si diffonde nei credenti che attraverso i sacramenti vengono uniti in modo arcano ma reale a Cristo che ha sofferto ed è stato glorificato ». 228 Ciò è particolarmente vero del Battesimo, in virtù del quale siamo uniti alla morte e alla risurrezione di Cristo, 229 e dell'Eucaristia, mediante la quale « partecipando realmente al Corpo del Signore, siamo elevati alla comunione con lui e tra di noi ». 230791 L'unità del corpo non elimina la diversità delle membra: « Nell'edificazione del corpo di Cristo vige la diversità delle membra e delle funzioni. Uno è lo Spirito, il quale per l'utilità della Chiesa distribuisce i suoi vari doni con magnificenza proporzionata alla sua ricchezza e alle necessità dei servizi ». 231 L'unità del corpo mistico genera e stimola tra i fedeli la carità.In sostanza, si tratta della descrizione di come noi Battezzati in Cristo viviamo e realizziamo l'opera della liturgia cosmica per l'ascesa della nostra coscienza all'ultimo livello, quello comunemente detto 'cristico', fino all'apertura di tutti i centri di energia e il collegamento di tutti i canali per la circolazione dello Spirito soprannaturale (la cui piena discesa e manifestazione è qui detta Carità) in tutto il corpo mistico universale. Ultimo livello dell'elevazione di coscienza, che corrisponde all'apertura del chakra della corona, o matrimonio sacro, o nozze escatologiche dell'Agnello e che comporta, per i singoli e per l'intera creazione, l'ultimo grado dell'ascensione, quello della realizzazione della redenzione dell'universo nella dimensione eterna della Luce.Un corpo monco. Ora, è chiaro che, eliminando dai testi essenziali di una religione, come il catechismo per la religione cattolica, quella linea di conoscenza esperienziale iniziatica delle leggi universali e del piano divino, che hanno avuto i primi discepoli, i primi apostoli e i primi padri e madri della chiesa dei primi secoli e dai cui racconti e descrizioni la dottrina della chiesa è nata, non restano poi che le formule astratte e le parole incomprensibili, il cui senso concreto rimane inspiegabile, se non per tentativi sempre più impervi di strutturazioni di teoremi razionalistici. Si perde la traccia di tutti i perché, restano solo i dogmi. E' il grave problema di incomunicabilità, che affligge la religione occidentale e lascia svuotata l'anima e il pensiero dei popoli europei, i quali appunto da essa traggono il loro collegamento con il respiro soprannaturale dello Spirito.Ciò è accaduto a seguito delle correnti illuministico-razionaliste ante-litteram, che hanno potuto largamente prevalere sullo spirito mistico-iniziatico del cristianesimo reale, nel momento in cui, recisa la presenza femminile nel corpo mistico-religioso dell'occidente, che è la chiesa cattolica, nel corpo soprannaturale ormai monco ha iniziato a dominare unilateralmente l'onda di pensiero del maschile. Onda di pensiero dell'emisfero cerebrale sinistro, analitico, astratto, logico-verbale, che non avendo più possibilità di integrarsi sugli stessi piani sottili e incarnati con l'onda di pensiero del femminile (guidata dall'emisfero cerebrale destro, sintetica, simbolica, immaginativa) ha prodotto una religione disincarnata e incomunicabile. E ciò è accaduto proprio alla religione del Cristo, che è il legame dell'umanità con Dio attraverso la parola di Dio incarnata. Mistero di somma iniquità.Ma ecco, tuttavia, come prosegue il testo del Catechismo Cattolico, parlando della chiesa come corpo mistico dell'umanità e della sua unione con il Cristo:789 Il paragone della Chiesa con il corpo illumina l'intimo legame tra la Chiesa e Cristo. Essa non è soltanto radunata attorno a lui; è unificata in lui, nel suo corpo. Tre aspetti della Chiesa-corpo di Cristo vanno sottolineati in modo particolare: l'unità di tutte le membra tra di loro in forza della loro unione a Cristo; Cristo Capo del corpo; la Chiesa, Sposa di Cristo.
Ed è qui, proprio qui, che si è inserito il grande inganno, che ha portato il sacerdozio universale occidentale ad indossare un abitus interiore e sacro infame. Difatti, eliminando la concretezza incarnata della concezione di 'corpo' e di 'sposa' nella vita della chiesa, come si è fatto postulando che nella religione cattolica il corpo, la sposa e il matrimonio siano esclusivamente da intendersi come spirito senza materia, cioè siano cose da credersi e da viversi in maniera del tutto disincarnata, è accaduto che si è rinnegato il fondamento dell'incarnazione del Verbo divino. E che l'intimo legame, cioè il fondamento dell'unione reale e profonda tra l'umano e il divino, la natura e il senso di quel vincolo universale, che dà coesione al tutto, il significato originario e ultimo dell'unione e della rigenerazione, cioè di quell'unione che è segno e strumento efficace della rigenerazione e della salvezza del creato, per i cristiani non si illumina più, bensì si oscura.E si capiscono meglio parole come quelle di Papa Paolo VI, che vedeva essere penetrato nella chiesa "il fumo di satana", quando dopo il Concilio Vaticano II, scese il buio sulla chiesa:"Nella Chiesa regna questo stato di incertezza. Si credeva che dopo il Concilio sarebbe venuta una giornata di sole per la storia della Chiesa. È venuta invece una giornata di nuvole, di tempesta, di buio. Ci distacchiamo sempre di più dagli altri. Cerchiamo di scavare abissi invece di colmarli. Come è avvenuto questo? Il Papa confida ai presenti un suo pensiero: che ci sia stato l’intervento di un potere avverso. Il suo nome è il diavolo, questo misterioso essere cui si fa allusione anche nella Lettera di S. Pietro. Tante volte, d’altra parte, nel Vangelo, sulle labbra stesse di Cristo, ritorna la menzione di questo nemico degli uomini. «Crediamo - osserva il Santo Padre - in qualcosa di preternaturale venuto nel mondo proprio per turbare, per soffocare i frutti del Concilio Ecumenico, e per impedire che la Chiesa prorompesse nell’inno della gioia di aver riavuto in pienezza la coscienza di sé."Ritrovare il posto della donna. La epocale innovazione per cui unicamente si ricorda il Concilio, infatti, è che la Messa si dica nella lingua di chi vi partecipa, cioè per noi in italiano, anzichè in latino; ma ciò che doveva prima di tutto essere riportato alla luce, e che il mistero di iniquità ha continuato a tenere nell'ombra, era proprio il posto della donna. Proprio questo era necessario, affinché la chiesa potesse 'riavere' 'in pienezza' 'coscienza di sé', dopo lo 'strappo' avvenuto 'nelle viscere della nostra anima sacerdotale', ossia dopo che quel posto fu reciso nell'anima del sacerdozio universale. Proprio questo era necessario all'anima delle donne occidentali per ritrovare il senso superiore della propria vocazione nel mondo e la consistenza interiore del proprio orientamento nella vita.L'abito sacerdotale cristiano, lo status interiore soprannaturale della consacrazione all'opera di riunificazione universale e rigenerazione nella eterna Luce, che i popoli cristiano-occidentali ricevono dal Battesimo è stato lacerato, è divenuto abito d'infamia, un abito che tradisce il proprio scopo e contraddice il credo da cui origina. Un abito di infamia contro Dio, che getta il marchio della sua infamia sulla vocazione sacerdotale femminile, causando il soffocamento spirituale e l'oppressione dell'identità della donna occidentale. (Segue. Prossimo Post: L'abito infame 3. La violenza e il sopruso istituzionalizzati nel corpo mistico occidentale del Cristo totale, monco della sua parte femminile. Confronto con il testo biblico e la profezia di La Salette.)   _________________Schematicamente, si possono riassumere i significati essenziali della simbologia Sole-Luna in questo modo:Luna = il femminile cosmico, l'anima universale e l'anima individuale, la donna, il corpo mistico-soprannaturale universale, la Sposa, il corpo della donna e il corpo della chiesa, la madre umana e la Madre di Dio Sole = il maschile cosmico, la coscienza umana, l'uomo, il sacerdozio universale, lo Sposo, il capo del corpo umano e il capo del corpo ecclesiale, il Cristo, il sacerdote Congiunzione Sole-Luna = unione cosmica del maschile/femminile, unione uomo/donna, unione soprannaturale Dio-anima, matrimonio sacro,  unione Cristo-Chiesa, nozze escatologiche dell'AgnelloE dell'abito sacro, di conseguenza, si può dire che è essenziale che esso sia strettamente coerente con il suo significato e la sua funzione di collegamento reale e soprannaturale con la realtà divina dell'esistenza e di canalizzazione delle forze dello Spirito per l'opera di riunificazione e salvezza cosmica. Abito sacro, che nell'accezione generale sta per abitus interiore di ciascuno e in particolare sta per sacerdozio universale. Ossia, status esistenziale interiore, sia prettamente umano, sia in funzione religiosa, indispensabile per la realizzazione dell'opera cosmica.E', dunque, di interesse pubblico l'abitus interiore di ciascuno. Dicono tutte le dottrine e le religioni del mondo. Genera l'ambiente in cui viviamo, influenzando tutte le sfere visibili e invisibili dell'esistenza, quelle esteriori e quelle interiori, quelle individuali e quelle planetarie. Ciascuno, con il proprio abito interiore, contribuisce all'assetto e all'evoluzione della vita soprannaturale e naturale del creato.