Scrivo domani

Perché sono convinta di avere ragione


Nel dire che i sacerdoti del corpo mistico (corpo di Luce soprannaturale) universale occidentale, che è la chiesa di Roma, vestono un'abito infame, il quale offende Dio, il sacerdozio universale cristico e le donne.La ragione essenziale sta nelle visioni, che mi si manifestano in quella Luce meravigliosa e interiore di cui racconto nel diario pubblicato in questo blog. Le ragioni successive sono le cose che trovo scritte nella Bibbia e nel Catechismo della Chiesa Cattolica.
Quella che mi appare è una Luce meravigliosa, che anche questa mattina mi sono ritrovata a vedere mentre ancora dormivo e nella quale mi sono svegliata. In quella Luce sottile e dolce, densa di una presenza avvolgente, ho sentito ancora quella voce morbida e misteriosa, che per me non è più un mistero. E che mi ha detto: "E' ora di parlare ad alta voce. I miei sacerdoti sbagliano, il mio corpo ha bisogno delle donne." Di tutta questa dolcezza, io soffrivo. Perché sentivo il suo dolore e sentivo la violenza che è dentro il cuore e la mente dei sacerdoti. E sentivo il dolore di tutte quelle donne, che vivono una vita disorientata, perché non possono riconoscere ciò che interiormente le chiama davvero. E razionalmente, quando poi quella Luce svanisce e ti alzi dal letto, pensi che tutto potrebbe essere solo fantasia, sogno psichico. O follia. E allora, mi dico, ora razionalmente prendo proprio la Sacra Bibbia, prendo proprio la Liturgia delle Ore della Chiesa di Roma, - nella quale i sacerdoti mi insegnano che è Dio in persona che parla - e vedo cosa c'è scritto per il giorno di oggi. Cioè cosa il Cristo dice ufficialmente oggi a tutto il corpo mistico dei suoi battezzati, popolo sacerdotale. Cioè popolo destinato a realizzare l'unione definitiva dell'umanità con la dimensione della Luce divina.Cosa leggo. Mercoledì delle Ceneri. (Giorno di penitenza universale, cioè giorno in cui riconoscere gli errori che ci tengono lontani dalla Luce divina). "Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode." Mentre leggo queste parole, sento la sua voce, che mi dice: "Voglio che tu parli per me e parli di liberazione, della liberazione che voglio per i miei."Liturgia delle Ore.Ascoltate, oggi, la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *non conoscono le mie vie; perciò ho giurato nel mio sdegno: * Non entreranno nel luogo del mio riposo ». E sento: "Questo popolo mi onora con le labbra. Il popolo dei miei sacerdoti ha solo parole vuote, la sostanza del loro cuore è lontana da me. Il loro parlare non ha corpo. Per quarant'anni si sono opposti allo Spirito del Concilio."Penso ai quarant'anni biblici di peregrinazioni del popolo di Dio nel deserto. Dio aveva liberato il suo popolo dalla schiavitù di un potere straniero e idolatrico, ma gli uomini avevano rifiutato continuamente di seguire la sua guida soprannaturale per raggiungere la terra promessa "dove scorre latte e miele". Avevano contestato continuamente con i ragionamenti miseri della piccola mente umana, le indicazioni sottili, misteriose e prodigiose della sua presenza, che li accompagnava.Leggo ancora. "La legge e i profeti annunziarono dei quaranta giorni il mistero; Gesù consacrò nel deserto questo tempo di grazia." E capisco che il Cristo, colui che era l'incarnazione stessa della Luce divina e che aveva ricevuto la consacrazione soprannaturale, o unzione dello Spirito, per riparare il danno universale nella struttura dei corpi sottili, agì per riparare nelle dimensioni invisibili la vita dei corpi. La sua azione energetica universale, essendo azione incarnata di quella stessa Luce divina, che dà sostanza all'universo, ristrutturò nelle fondamenta energetiche soprannaturali le cause della strortura mentale, del cuore e della volontà, che causavano il disorientamento degli uomini rispetto alla via della Luce."Il Signore ha stabilito nel cielo il suo trono * e il suo regno abbraccia l'universo." E sento: "I miei sacerdoti hanno dimenticato, che Io sono nella dimensione della Luce, che l'universo ha molte dimensioni e tutte vivono della mia vibrazione. La realtà concreta del mio corpo, che sta nelle vibrazioni e nelle dimensioni dell'universo essi non la sentono, non la conoscono e non la vivono più."
Continuo a leggere: "Convertitevi, e fate penitenza, fatevi nuovi nel cuore e nello spirito." E sento la sua voce, sempre più chiara, sempre più calda: "Per questo ti chiedo di dire a loro di far cessare lo stato di sopruso e di violenza nel corpo mistico universale, eliminandone le cause. Facciano penitenza nella verità e non con le labbra, ora è necessario ammettere che l'estromissione della donna dal diaconato ha distorto il sacerdozio cristiano. Ammettere che la scelta della gerarchia del corpo mistico di impedire alle donne di unirsi con il sacramento del matrimonio al sacerdozio ordinato maschile ha rinnegato il fondamento dell'incarnazione del Verbo e ha tranciato i vincoli soprannaturali incarnati delle mistiche nozze universali." Io scrivo tutto Gesù, lo scrivo da tempo, pubblicamente su internet e anche ufficialmente al portavoce dei vescovi italiani, ma tu perché mi chiedi ancora di insistere, di continuare a parlare a questo vuoto? E continuo a leggere la liturgia delle ore: Prima Lettura - Dal libro del profeta Isaia 58, 1-12 - Il digiuno che è gradito a Dio. - "Grida a squarciagola, non aver riguardo; come una tromba alza la voce; dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe i suoi peccati."Sento un colpo al cuore. E adesso cosa mi dirò? Che anche questa è fantasia, sogno, follia? Dio parla, con parole umane, scritte, ufficiali. Chi vorrà starlo a sentire, Chi gli crederà? D'accordo Dio, io voglio scommettere su di te, voglio scommettere su questa follia, su questo scandalo, che tu sei continuamente per le misere menti umane. D'altra parte, sono gli apostoli e i santi cristiani che ti hanno chiamato così: pietra di scandalo (scandalo=inciampo), follia della croce. Scrivo e continuo a leggere e ad ascoltare la tua voce."Mi ricercano ogni giorno, bramano di conoscere le mie vie, come un popolo che pratichi la giustizia e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio;mi chiedono giudizi giusti,bramano la vicinanza di Dio.""Ecco, nel giorno del vostro digiunocurate i vostri affari,angariate tutti i vostri operai."La parola di Dio nella liturgia è ciò che Cristo dice in ogni tempo con un significato nuovo e specifico per quel giorno. Ed Egli ancora oggi vede ingiustizia e angherie delle guide del suo popolo sugli operai della sua vigna. Ancora oggi li rimprovera per la loro falsità, bassezza e violenza:"Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchie colpendo con pugni iniqui.Non digiunate più come fate oggi,così da fare udire in alto il vostro chiasso.E' forse come questo il digiuno che bramo,il giorno in cui l'uomo si mortifica?Piegare come un giunco il proprio capo,usare sacco e cenere per letto,forse questo vorresti chiamare digiunoe giorno gradito al Signore?"E chiede liberazione, una penitenza vera, oggi giorno delle ceneri, concreta qui e adesso, nella realtà quotidiana e nella verità oggettiva delle catene inique che sono in mezzo al suo popolo per la prepotenza delle guide:"Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique,togliere i legami del giogo,rimandare liberi gli oppressie spezzare ogni giogo?"Lo so Gesù, hanno cercato le più sottili disquisizioni per secoli, per dire che l'obbligo del celibato per i sacerdoti veniva direttamente da te. E per sostenerlo non hanno esistato a contraddire San Paolo, il Cantico dei Cantici, san Tommaso d'Aquino e tutta la verità dell'incarnazione, come tu mi hai fatto vedere ed io ho scritto e continuerò a scrivere.Hanno disquisito per secoli sostenendo che certamente, o nella Sacra Bibbia, o nella Tradizione degli apostoli si dovesse trovare il fondamento dell'obbligo del celibato per il sacerdozio, come sua parte integrante e costitutiva, per poi adesso arrivare a dire seraficamente che: "E' stata una scelta della chiesa." (!!!???)Proprio così, sull'Osservatore Romano, il cardinale prefetto della Congregazione per il Clero, Mauro Piacenza: "Piuttosto la norma ecclesiastica va intesa come la scelta della Chiesa di ammettere al sacerdozio solo coloro che hanno ricevuto il carisma del celibato e che, liberamente, lo hanno accolto." (Oss.Rom. 27.1.2011)Millenni a sostenere che chi si sentiva chiamato al matrimonio e al sacerdozio era nell'errore, che Dio certamente voleva solo celibi al vertice del suo corpo mistico per l'azione di ricongiungimento soprannaturale di tutti i piani energetici dell'universo nella Luce. Millenni di stortura dell'azione sacerdotale universale, che ha causato danni irreparabili nella vita del pianeta e nelle vite di uomini e donne, chiamati da Dio al servizio del raggiungimento dello stato di ascensione universale. Millenni di disorientamento esistenziale e cosmico, perché la chiesa (ossia, la gerarchia di soli uomini che si è messa alla guida del corpo mistico universale occidentale, che è la chiesa di Roma) ha scelto di ammettere a tutti i gradi del sacerdozio (i gradi sono tre: diaconato, presbiterato, e il pieno sacerdozio del vescovo) solo uomini e solo uomini che non abbiano niente a che fare con le donne.E dopo secoli di violenza, e di disquisizioni contro la Parola di Dio e dei suoi santi, okay, diciamolo, non c'è il fondamento nella Scrittura... non c'è il fondamento nella Tradizione... "Piuttosto la norma ecclesiastica va intesa come la scelta.", fondamento nella scelta dell'abbiamo fatto come alle nostre menti umane maschili e disarticolate dal femminile sembrava bello e necessario.E' così Gesù, come tu dici: "Mi ricercano ogni giorno, bramano di conoscere le mie vie,ma non conoscono le mie vie." Perciò è vero, è ora di ammettere gli errori madornali e di riparare.Continuo a leggere. "Seconda Lettura - Dalla Lettera ai Corinzi di san Clemente I, papa (Cap. 7, 4-8, 3; 8, 5-9, 1; 13, 1-4; 19, 2; Funk 1, 71-73. 77-78, 87) - Fate penitenza -Teniamo fissi gli occhi sul sangue di Cristo, per comprendere quanto sia prezioso davanti a Dio suo Padre: fu versato per la nostra salvezza e portò al mondo intero la grazia della penitenza."
E' per la misteriosa azione di ricostituzione energetica delle strutture universali operata dall'incarnazione, dalla vita e dalla morte del Cristo, che esiste per gli uomini la possibilità di comprendere e poter riparare le proprie storture. Dovremmo essere grati di questa possibilità e non renderla vana con la nostra sordità e indifferenza. Non ho più parole e continuo solo a leggere."Passiamo in rassegna tutte le epoche del mondo e constateremo come in ogni generazione il Signore abbia concesso modo e tempo di pentirsi a tutti coloro che furono disposti a ritornare a lui.""Noè fu l'araldo della penitenza e coloro che lo ascoltarono furono salvi.Giona predicò la rovina ai Niniviti e questi, espiando i loro peccati, placarono Dio con le preghiere e conseguirono la salvezza. Eppure non appartenevano al popolo di Dio.Non mancarono mai ministri della grazia divina che, ispirati dallo Spirito Santo, predicassero la penitenza. Lo stesso Signore di tutte le cose parlò della penitenza impegnandosi con giuramento: Com'è vero ch'io vivo — oracolo del Signore — non godo della morte del peccatore, ma piuttosto della sua penitenza.""Aggiunse ancora parole piene di bontà: Allontànati, o casa di Israele, dai tuoi peccati. Dì ai figli del mio popolo: Anche se i vostri peccati dalla terra arrivassero a toccare il cielo, fossero più rossi dello scarlatto e più neri del silicio, basta che vi convertiate di tutto cuore e mi chiamate «Padre», ed io vi tratterò come un popolo santo ed esaudirò la vostra preghiera.""Volendo far godere i beni della conversione a quelli che ama, pose la sua volontà onnipotente a sigillo della sua parola.""Obbediamo perciò alla sua magnifica e gloriosa volontà. Prostriamoci davanti al Signore supplicando di essere misericordioso e benigno. Convertiamoci sinceramente al suo amore. Ripudiamo ogni opera di male, ogni specie di discordia e gelosia, causa di morte. Siamo dunque umili di spirito, o fratelli. Rigettiamo ogni sciocca vanteria, la superbia, il folle orgoglio e la collera. Mettiamo in pratica ciò che sta scritto. Dice, infatti, lo Spirito Santo: Non si vanti il saggio della sua saggezza, né il forte della sua forza, né il ricco delle sue ricchezze, ma chi vuol gloriarsi si vanti nel Signore, ricercandolo e praticando il diritto e la giustizia (cfr. Ger 9, 23-24; 1 Cor 1, 31, ecc.).""Ricordiamo soprattutto le parole del Signore Gesù quando esortava alla mitezza e alla pazienza: Siate misericordiosi per ottenere misericordia; perdonate, perché anche a voi sia perdonato; come trattate gli altri, così sarete trattati anche voi; donate e sarete ricambiati; non giudicate, e non sarete giudicati; siate benevoli, e sperimenterete la benevolenza; con la medesima misura con cui avrete misurato gli altri, sarete misurati anche voi (cfr. Mt 5, 7; 6, 14; 7, 1. 2. 12 ecc.).""Stiamo saldi in questa linea e aderiamo a questi comandamenti. Camminiamo sempre con tutta umiltà nell'obbedienza alle sante parole. Dice infatti un testo sacro: Su chi si posa il mio sguardo se non su chi è umile e pacifico e teme le mie parole? (cfr. Is 66, 2).Perciò avendo vissuto grandi e illustri eventi corriamo verso la meta della pace, preparata per noi fin da principio. Fissiamo fermamente lo sguardo sul Padre e Creatore di tutto il mondo, e aspiriamo vivamente ai suoi doni meravigliosi e ai suoi benefici incomparabili."Responsorio   Cfr. Is 55, 7; Gl 2, 13; cfr. Ez 33, 11R. L'empio abbandoni la sua vita e il peccatore i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui: * Dio è misericordioso e benigno, ha pietà di chi è nel male.V. Egli non vuole la morte del peccatore, ma che desista dalla sua condotta e viva.R. Dio è misericordioso e benigno, ha pietà di chi è nel male.OrazioneConcedi, Signore, al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male. Per il nostro Signore.