Scrivo domani

Significati che i preti ci hanno fatto dimenticare


Preghiera = dialogo con Dio, che stabilisce con lui una intima comunicazione-unione (comunione), attraverso cui l'anima riceve la luce soprannaturale divina.Più riandiamo indietro nel tempo, a cercare i testi dei primi testimoni cristiani dell'esperienza interiore di comunicazione con la Luce pura divina, più troviamo che le parole dicono realmente qualcosa. Che raccontano realmente qualcosa. Qualcosa di comprensibile. Perché raccontano un'esperienza personale del divino e la comprensione diretta e, quindi, chiara che ne deriva.Prendiamo, ad esempio, il racconto di san Giovanni Crisostomo, vescovo, che si trova nella liturgia delle ore di oggi: "La preghiera è luce per l'anima."
"La preghiera, o dialogo con Dio, è un bene sommo. E', infatti, una comunione intima con Dio. Come gli occhi del corpo vedendo la luce ne sono rischiarati, così anche l'anima che è tesa verso Dio viene illuminata dalla luce ineffabile. Deve essere, però, una preghiera non fatta per abitudine, ma che proceda dal cuore. Non deve essere circoscritta a determinati tempi od ore, ma fiorire continuamente, notte e giorno.""La preghiera è luce dell'anima, vera conoscenza di Dio, mediatrice tra Dio e l'uomo.""L'anima, elevata per mezzo suo in alto fino al cielo, abbraccia il Signore con amplessi ineffabili. Parlo, però, della preghiera autentica e non delle sole parole.""Essa è un desiderare Dio, un amore ineffabile che non proviene dagli uomini, ma è prodotto dalla grazia divina. Di essa l'Apostolo dice: Non sappiamo pregare come si conviene, ma lo Spirito stesso intercede per noi con gemiti inesprimibili (cfr. Rm 8, 26b).""Se il Signore dà a qualcuno tale modo di pregare, è una ricchezza da valorizzare, è un cibo celeste che sazia l'anima; chi l'ha gustato si accende di desiderio celeste per il Signore, come di un fuoco ardentissimo che infiamma la sua anima.""Abbellisci la tua casa di modestia e umiltà mediante la pratica della preghiera. Rendi splendida la tua abitazione con la luce della giustizia; orna le sue pareti con le opere buone come di una patina di oro puro e al posto dei muri e delle pietre preziose colloca la fede e la soprannaturale magnanimità, ponendo sopra ogni cosa, in alto sul fastigio, la preghiera a decoro di tutto il complesso. Così prepari per il Signore una degna dimora, così lo accogli in splendida reggia. Egli ti concederà di trasformare la tua anima in tempio della sua presenza."  (Dalle «Omelie» di san Giovanni Crisostomo, vescovo - Om. 6 sulla preghiera; PG 64, 462-466) E la liturgia cosmica cristica di oggi iniziava così:"Ascolta le parole della mia bocca. Aprirò la mia bocca in parabole, *rievocherò gli arcani dei tempi antichi." "Ciò che abbiamo udito e conosciuto †e i nostri padri ci hanno raccontato, *non lo terremo nascosto ai loro figli; ha comandato ai nostri padri di farle conoscere ai loro figli, † perché le sappia la generazione futura, * i figli che nasceranno. Anch'essi sorgeranno a raccontarlo ai loro figli, * perché ripongano in Dio la loro fiducia.""Non siano come i loro padri, * generazione ribelle e ostinata, generazione dal cuore incostante * e dallo spirito infedele a Dio. Dimenticarono le sue opere, * le meraviglie che aveva loro mostrato.""Li guidò con una nube di giorno * e tutta la notte con un bagliore di fuoco. I nostri padri continuarono a peccare contro di lui, * a ribellarsi all'Altissimo nel deserto. Nel loro cuore tentarono Dio, * chiedendo cibo per le loro brame.""All'udirli il Signore ne fu adirato; † un fuoco divampò contro Giacobbe * e l'ira esplose contro Israele, perché non ebbero fede in Dio * né speranza nella sua salvezza." >"I nostri padri continuarono a peccare * e non credettero ai suoi prodigi. Allora dissipò come un soffio i loro giorni * e i loro anni con strage repentina.""Quando li faceva perire, lo cercavano, * ritornavano e ancora si volgevano a Dio; ricordavano che Dio è loro rupe, * e Dio, l'Altissimo, il loro salvatore">"Lo lusingavano con la bocca * e gli mentivano con la lingua; il loro cuore non era sincero con lui * e non erano fedeli alla sua alleanza. Ed egli, pietoso, perdonava la colpa, * li perdonava invece di distruggerli.""Molte volte placò la sua ira * e trattenne il suo furore, ricordando che essi sono carne, * un soffio che va e non ritorna." (cfr. >profezia di La Salette)Quando leggo di queste cose mi chiedo sempre: ma i preti la leggono la Bibbia? E se la leggono, la capiscono?