Scrivo domani

Canalizzazione dell'energia cosmica, esperienza spirituale, guarigione e elevazione della coscienza


Nei giorni successivi, notai anche che la postura del suo collo era più allineata, rispetto alla sua posizione consueta, che, di solito, presentava la tiroide spostata in avanti e il capo reclinato lievemente indietro. Proseguendo, quello stesso giorno, quando mi trovai con le mani all'altezza delle caviglie, le vidi legate da pesanti catene. Ancora una volta, entrando profondamente a fianco dell'anima di N. a sostenere quel dolore, lanciai l'invocazione d'aiuto. Vidi le catene aprirsi lentamente, ma rimanere attorno alle caviglie. La Voce mi rassicurò che tutto procedeva per il meglio, così andai avanti e conclusi. Volli stabilire subito un altro incontro, perchè sentivo di dover continuare il lavoro iniziato in quella fase.
La volta successiva, mi accorsi subito che l'energia che N. assorbiva era notevole. Sentii anche che era cosciente di ciò che accadeva, diversamente dalle altre volte.Arrivata alla posizione dell'attaccatura del femore, vidi, con la visione superiore, le gambe di N., che si scuotevano con forza. Con l'udito interiore sentii: "Ti sei sentito un burattino, per tanto tempo". Quando terminai N. dormì a lungo. Al risveglio, mi disse che, all'inizio, mentre mi trovavo dietro di lui, aveva sentito uno spostamento d'aria fresca ed aveva pensato che io mi fossi spostata di fianco a lui. Subito , però, aveva sollevato il braccio, per verificare se lo spostamento, che aveva sentito, e la presenza, che avvertiva a fianco a sè, fossi davvero io. Ma io ero ancora immobile dietro di lui. Sentendo, col braccio, che non c'erano presenze fisiche accanto a lui, mi disse di avere, senza difficoltà, accettato l'idea che, comunque, qualcuno ci fosse davvero, poichè le sue percezioni avevano tutta l'aria di essere reali.In seguito aveva visto, come in sogno, l'immagine di un bambino, invecchiato dalle sofferenze, che parlava del suo male con accettazione e consapevolezza. Improvvisamente, però, aveva sentito che io gli avevo afferrato le gambe e gliele stavo scuotendo energicamente. Sorpreso, aveva aperto gli occhi per vedere cosa stessi facendo. Ma aveva visto che, come sempre, tenevo le mani a parecchi centimentri di distanza dal suo corpo, anche se esattamente in corrispondenza con il punto in cui si era sentito afferrare, ed il suo corpo era immobile. Conoscendo bene questo tipo di esperienze, N. si lasciò andare nella accettazione completa di quello che stava provando. Il suo racconto si interruppe in questo punto. Pensò a lungo. Capii che la consapevolezza di essersi sentito come un burattino gli richiedesse uno sforzo di accettazione e decisi di non fargliene parola. Dopo quella pausa di riflessione, riprese a parlare e mi disse: "Nella mia vita, credo di essermi sentito trattare come se fossi stato un burattino. E' stata una sensazione terribile."Gli dissi che avevo avvertito che, da quel momento, avrebbe cominciato a provare di nuovo un grande senso di libertà. N. soffriva di spossatezza, insoddisfazione, amarezza. Avrebbe voluto lavorare nella gioia, ma non sentiva che scoraggiamento; desiderava grandi spazi in cui muoversi, ma si sentiva costretto. Dopo questa esperienza spirituale, il suo umore era migliorato, cominciava a riorganizzare il suo lavoro e si era finalmente concesso l'acquisto della motocicletta desiderata da sempre. Inoltre, il suo aspetto fisico, sempre piuttosto, gonfio, soprattutto nella parte superiore del corpo, sembrava ritrovare maggiore snellezza e agilità. dal Diario personale "Verso la Luce - La sublime rivoluzione"