Scrivo domani

Esseri di luce affidano un compito


Nell'incontro successivo con A., invece, mi capitò ancora di potere osservare uno dei suoi incontri, con le persone nella Luce. A. era arrivata fino a percepire il punto d'origine della Luce, dietro cui si sente chiaramente la presenza divina. Quel giorno, mi accorsi che stavano spiegando ad A. qualcosa, che riguardava le leggi causali di alcune situazioni, che la interessavano. E subito dopo, le veniva comunicato un compito, che veniva affidato a lei e che le veniva chiesto di accettare.
Mi accorsi che A. accettava senza difficoltà, e che, subito dopo, però, entrava in uno stato di dubbio e di ostinazione. Poi, lentamente, si rasserenò. Attesi che A. finisse di riposare. Quando si alzò, le chiesi, come al solito, come si fosse sentita. Mi disse che non aveva avvertito nulla di particolare, ma lo fece con un fare strano, circospetto, enigmatico. Mi sembrò strano, anche perchè mi era sembrato di vedere chiaramente che, durante il contatto che aveva avuto, lei fosse pienamente cosciente di tutto quello che si era verificato. Comunque, le dissi solo che avevo potuto vedere che aveva avuto un nuovo contatto con gli Esseri di Luce, i quali le avevano detto qualcosa di importante. E la invitai a restare vigile nei giorni successivi, perchè, dato ciò che avevo visto, pensavo che il contenuto di quel colloquio, se davvero non era stato direttamente cosciente per lei, certamente lo sarebbe divenuto presto. Le dissi, poi, che avevo deciso di andare a seguire il Rosario e la messa, come la Signora mi aveva ordinato, finchè lei stessa non mi avesse comunicato il termine. A. mi rispose che sarebbe venuta anche lei, solo al Rosario.Ebbi la sensazione che lo facesse per me e che questo fosse in relazione proprio con il compito che le avevano appena trasmesso, ma non volli interferire e non dissi nulla. Qualche giorno dopo, A. venne da me per confessarmi che, quel giorno, non era riuscita a dirmi quello che aveva visto. Mi disse che il contatto c'era stato e che lei ne era stata perfettamente cosciente. Ma al momento di parlarne qualcosa glielo aveva impedito. Ora, però, si sentiva di farlo. Aveva visto, di fronte a sè, una grande e bellissima luce. Dietro di essa, aveva sentito la presenza di un Essere divino, così importante, così potente e così pieno di amore, che lei non poteva dire chi fosse. Intorno vedeva le persone nella Luce, suoi compagni. Le fu spiegato qualcosa, con molta precisione. Lei aveva compreso perfettamente, anche se non era in grado di ripetere cosa fosse. E dopo le era stato chiesto se voleva assumersi un compito, a seguito del quale avrebbe avuto un grande beneficio. Benchè, data l'ampiezza del beneficio promesso, si aspettasse un compito molto difficile, aveva accettato. Ed allora le venne detto quale fosse questo compito. A., a quel punto, si meravigliò per la semplicità del compito, rispetto a quello che si aspettava. Subito dopo, la luce si ritirò e lei cominciò a pensare che, forse, non era il caso che portasse avanti quel compito. Allora, quelle persone nella Luce, le fecero notare con semplicità e immediatezza, che le sue obiezioni erano palesemente senza fondamento. A. si sentì ridicola per avere tentato di allontanare da sè il compito, che aveva accettato con tanta convinzione e comprensione. Così, la sua decisione fu definitiva. A. mi disse di sentirsi in colpa per avermi nascosto l'accaduto, e che, comunque, non poteva dirmi nulla del compito che le avevano affidato. In ogni caso, capita di non riuscire a parlare di queste esperienze. Ciò accade anche a causa della difficoltà di accettare questi contatti e queste esperienze. A volte, si riesce a comunicare dopo qualche giorno, a volte ci vogliono mesi, a seconda di quanto devono "lavorare" dentro di noi la nuova consapevolezza, i nuovi compiti, che ci vengono comunicati durante il contatto. Altre volte può rimanere impossibile del tutto raccontare queste esperienze, sia perchè la loro maturazione può avvenire in noi in maniera del tutto intima e profonda, sia perchè può capitare che la nostra mente si rifiuti ostinatamente di accettare l'accaduto.dal Diario personale "Verso la Luce - La sublime rivoluzione"