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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Un passo indietro per farne uno avanti:"Una notte insonne".

Post n°327 pubblicato il 07 Febbraio 2012 da lascrivana

Dopo esserci calmati un po’, io e Giorgio riscendemmo al piano di sotto; trovammo Beppe ad attenderci seduto buono,buono, vicino al vecchio tavolo; se ne stava tranquillo,proprio come se nulla fosse successo.

Era incapace di portare rancore; sapeva solo quello che non voleva e basta!

Da una parte mi faceva invidia questa sua capacità di rimuovere dalla mente con facilità tutti i brutti momenti.

Invitammo Beppe e seguirci e ci affrettammo a rientrare a casa prima che facesse buio.

Giorgio camminava avanti, tenendo sotto braccio il figlio; io li seguivo a distanza,con la mente rivolta a quanto avevo appreso poc’anzi.

Al nostro rientro alla fattoria, ad attenderci gioiosi per il ritrovamento di Beppe,trovammo solo Armando e Clara; Ornella si era chiusa in camera dopo la clamorosa sceneggiata.

La cosa sembrò non disturbare nessuno; anzi al contrario fu un sollievo non doverla rivedere.

Dopo una cena frugale,consumata velocemente in sala da pranzo; ci ritirammo ognuno nelle proprie camere.

Mi fu veramente difficile prendere sonno quella notte; così mi alzai per prepararmi una rilassante tisana alle erbe.

Appena varcata la soglia della stanza,mi resi conto di non essere la sola a soffrire d’insonnia quella notte; trovai  anche Giorgio seduto in cucina, con i gomiti poggiati sul tavolo e la testa tra le mani..

Quando si rese conto della mia presenza, sobbalzò di scatto, levandosi istintivamente dalla sedia:

-Shhh … stai pure seduto-

Sussurrai dolcemente:

-Non riuscivo a dormire così mi sono alzata a prepararmi una tisana; la faccio anche per te?

-Si … grazie Sibilla.

Improvvisamente mi colse un senso d’imbarazzo rendendomi conto che ero insaccata in uno di quei caldi pigiami di pile, vistosamente colorato.

Sentendomi osservata mi girai verso di lui; e come volevasi dimostrare lo pizzicai a guardarmi con  aria divertita e canzonatoria.

Arrossii al ricordo di quello che indossavo quella notte a Firenze … anzi che non indossavo!

Il suo sguardo improvvisamente cambiò; come se mi avesse letto nel pensiero.

Improvvisamente mi prese per mano attraendomi verso se, mi mise seduta sulle sue ginocchia e iniziò ad accarezzarmi,dapprima dolcemente e poi sempre più febbrilmente.

I  battiti del cuore aumentarono,mentre in nostri respiri iniziarono a confondersi.

-Non è possibile qui … ti prego Giorgio! –

esclamai con la voce rotta dall'emozione-

-Hai perfettamente ragione Sibilla-

Confermò lui rallentando il ritmo delle sue carezze, ma ancora restìo ad abbandonare la presa.

Presi il coraggio e mi alzai di scatto; altrimenti non sarei stata più capace di liberarmi da quella deliziosa stretta.

Non finii nemmeno di preparare la tisana e mi ritirai nella mia stanza lasciandolo da solo in cucina.

Stare nella stessa stanza e non desiderare di toccarci sembrava inevitabile per entrambi.

Mi stupiva sempre di più questa nostra intensa e incontrollabile passione.

A quel punto mi rassegnai:dormire quella notte sarebbe stato davvero impossibile!

Neanche Giorgio riposò quella notte.

In effetti,subito dopo di me,anche lui si ritirò nella camera che divideva con Ornella, svegliandola ed invitandola a preparare le valigie; sarebbero ripartiti per Firenze quella stessa mattina.

La cosa non dispiacque affatto ad Ornella che preparò i bagagli con evidente sollievo.

Partirono subito dopo aver fatto colazione.

Ci salutammo velocemente,senza nemmeno un accenno di scuse o giustificazioni riguardo alla giornata precedente.

Solo Giorgio,nel salutare il figlio gli sussurrò qualcosa all’orecchio;

E  a giudicare dall'espressione felice di Beppe doveva essere sicuramente qualcosa di piacevole.

 
 
 
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INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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