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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.
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Post n°329 pubblicato il 12 Febbraio 2012 da lascrivana
Ed eccomi qui, sul treno che mi avrebbe nuovamente portata a Firenze. Mi accarezzavo dolcemente l'addome; quella nuova creaturina che si si era appena formata nella mia vita, faceva già parte integrante di me. Non era stato facile abituarmi all'idea che presto sarei stata madre o almeno non era questo il modo in cui mi sarei aspettata di affrontare una gravidanza; ma ormai era successo! E malgrado tutto ne ero felicissima. Clara e Armando non stavano più nella pelle dalla gioia; l'idea di essere nuovamente nonni li aveva portati al settimo cielo, riempendomi di mille attenzioni. Così mi avevano costretta a mettermi sul primo treno per Firenze per andare da Giorgio e informarlo sulla presunta gravidanza, e cosa più importante , fare tutte le analisi di routine per accertarmi che tutto procedesse bene. Beppe di tutto questo non ne sapeva ancora nulla; aspettavo di avere delle notizie più certe in merito, anche se lui ultimamente dava per scontato, che io e il suo papà avremmo presto formato una famiglia. In una delle nostre solite conversazioni serali, prima che Beppe si addormentasse, mi aveva confidato ciò che il padre gli aveva sussurrato all'orecchio: -Mi ha detto che presto sarebbe ritornato da solo e che io tu e papà avremmo fatto una stupenda gita insieme-. Sorrisi al pensiero di noi tre come ad una famiglia ... nulla avrebbe potuto farmi più felice; adoravo Beppe, proprio come un figlio, ed ero innamoratissima di Giorgio; tutto questo era più che sufficiente per sentirsi appagata. E poi ora avevamo un motivo più per crederci! Avevamo questa nuova creatura che avrebbe unito inevitabilmente la famiglia! Ora non restava che trovare il modo giusto per informare Giorgio; anche se di certo non volevo apparire come una che sfrutta una gravidanza per accalappiare un uomo: il metodo più antico del mondo per farsi sposare! Accidenti a me! Ero così presa da lui quella notte da non usare nessuna prevenzione; tra l'altro neanche lui me lo aveva chiesto ... penso che a sbagliare siamo stati entrambi; se realmente si trattava di un errore. Io lo vedevo più come un segno del destino; tutto lasciava pensare che la nostra unione fosse una decisione inderogabile del Divino. Ciò che era successo tra noi, era difficile da spiegare; ma quello che contava era che questa situazione che si era creata ,ci faceva star bene parecchio insieme; considerando la gioia che aveva portato a tutti noi. Fra un po' sarei arrivata a Firenze e avrei rivisto Giorgio; mi sentivo emozionata ed ansiosa allo stesso tempo. Uno strano sfarfallio nello stomaco mi attaccava lo stomaco ... una dolcissima e stupenda sensazione che non avevo mai provato prima d'ora. Malgrado quanto era successo il mio desiderio per lui non si era chetato ;al contrario era diventato ancora più turbolento, mi faceva sentire come se fossi risucchiata da un vortice d' acqua in un mare in tempesta. Alla stazione di Santa Maria Novella a Firenze, trovai Giorgio ad attendermi. Mi accolse gioioso ed emozionato anche lui, abbracciandomi caldamente e dandomi un bacio appassionato sulla bocca ... un bacio ricco di mille promesse. Caricammo le valigie in macchina e proseguimmo verso casa sua. Durante il breve tragitto, tra la stazione e casa sua, parlammo poco; ma gli sguardi emozionati che ci scambiavamo dicevano più di mille parole. Non appena ebbe richiuso la porta alle nostre spalle, diede subito inizio alle calde promesse del bacio che mi aveva dato poc'anzi alla stazione. Dopo aver consumato dolcemente il nostro idillio; Giorgio si mise seduto sul letto, prese una sigaretta dal pacchetto posto sul comodino e l'accese . -Ti prego ... non fumare- Dissi con un filo di voce: -Scusa Sibilla non pensavo ti desse fastidio ... l'altra volta sembrava che non t'importasse affatto che io fumassi in tua presenza- Spense subito la sigaretta nel posacenere di cristallo posto sul suo comodino e mi prese le mani tra le sue, baciandole dolcemente: -Perdona cara la mia insensibilità ... ti prometto che non lo farò più!- -No , non scusarti non è a me che da fastidio ...- -Scusa Sibilla; ma se non è a te che da fastidio, a chi allora? Io non vedo nessun altro in questa stanza!- -Da fastidio a nostro figlio ... sono incinta Giorgio- Risposi dolcemente, evitando di guardarlo negli occhi. Lui con espressione frastornata e sbalordita, mi prese il viso tra le mani costringendomi a guardarlo dritto negli occhi: -Stai dicendo sul serio! Tu sei incinta ! E come è potuto succedere?- -Non penso che in merito a questo debba ancora darti delle spiegazioni ;mi pare che tu abbia già superato brillantemente questa fase ... Sai bene come si fanno i bambini!- Esclamai esasperata dalla sua reazione e aggiungendo subito dopo: -Di certo non mi aspettavo che facessi salti di gioia ,ma nemmeno che mi facessi queste strane domande facendomi sentire come se fosse stato solo colpa mia!- - Mio Dio! Mi pare di rivivere un incubo ... non è che tu sei il fantasma di Lucilla alla riscossa!-
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