ricomincio da qui

Un passo indietro per farne uno avanti :"La vecchia casa".


Non so per quanto tempo camminai nella fitta boscaglia.La sera stava ormai per inoltrarsi;stranamente non mi faceva paura l’idea di trovarmi da sola nella foresta.Mi avviai verso un lato del bosco,dove gli alberi sembravano diradarsi nei pressi di un vecchio rudere abbandonato.La vista di quella casa diroccata accese ulteriormente la mia fantasia:Cercai d’immaginare la vita della famiglia che in precedenza ci aveva vissuto.Mi avvicinai per osservarla  meglio;la pietra con cui era stata edificata,sembrava centenaria.I rovi e gli arbusti nascondevano,gran parte del rudere,e per poter entrare dentro dovetti infilarmi i grossi scarponi che mi ero portata dietro,nelle mani,finora.Il fitto tappeto di fogliame aveva protetto delicatamente i miei piedi al passaggio,lasciandomi,non solo inebriare,dalla forte esalazione di muschio e  di muffa,ma anche avvolgere dalla sua disarmante e soffice bellezza.Tra l’altro,la natura, mi aveva anche sfamata,con deliziosi frutti di boschi e mele selvatiche.La casa si elevava su due piani,e mi venne naturale pensare che all’interno,considerando la povertà dei tempi andati e dalla misera e umile dimora,ci vivessero due famiglie.Una vecchia porta di legno,cigolante barricava l’uscio;con una semplice spinta delle mani,si scardinò facilmente.La polvere e le ragnatele,sembrava fossero l’unico arredamento della casa.In un angolo ci stava un battuto in pietra rialzato,che fungeva da focolare;di sopra,penzolava un vecchio pentolone annerito dal fuoco e dal fumo.Un vecchio tavolo stava addossato ad una parete, e qualche sedia traballante stava riposta poco lontano.Una vecchia a scala di legno a pioli portava al piano di sopra.L@ur@