ricomincio da qui

Un passo indietro per farne uno avanti :"La madia".


La stagione delle piogge non tardò  a fare il suo ingresso anche in quel paradiso.I miei soggiorni in casa Montorsi diventarono più frequenti,pernottando addirittura.Armando e Clara,mi chiesero di rimanere alla fattoria,non solo per dare loro una mano,ma anche per continuare ad occuparmi di Beppe.Durante le belle giornate andavamo fuori e portavamo gli animali al pascolo;quando poi ci coglievano le continue piogge,rimanevamo chiusi in casa per interi giorni,dedicandoci all’intaglio del legno,alla lettura e a prendere qualche altra lezione al piano da nonno Armando.Furono giorni bellissimi,ovattata in quella calda e dolce atmosfera familiare.La mattina mi alzavo presto per aiutare nonna Clara a fare il pane e i biscotti in casa.Anche se la vita in montagna era più dura;la sera mi coglieva felice e soddisfatta.Clara m’insegnò a impastare il pane nella capiente madia di legno,usando il lievito naturale,fatto da un pugno di pasta di pane e lasciato inacidire al fresco per un paio di giorni.Cuocevamo il pane quando questo si era raddoppiato di volume, come lievitazione,usando una pala di ghisa per infornarlo nella larga coppa semisferica di mattoni rossi,che precedentemente avevamo portato ad alta temperatura,inserendo e bruciando all’interno,fascine di rami secchi.Nei ritagli di tempo libero,io e Beppe,in attesa del Natale, decidemmo d’iniziare ad intagliare delle statuine di legno che sarebbero serviti per il presepe.Questa cosa entusiasmò tantissimo Beppe,che la prese molto a cuore,rifornendosi di tutto il materiale necessario per allestire il paesaggio.Ci trovò tutti felicemente e artisticamente coinvolti;nonna Clara ricamò delle tendine e fece anche delle giacchette e dei cappelli di lana per i pastori,mentre nonno Armando costruiva le casette di legno.Il tutto si svolgeva la sera,ci sedevamo intorno al fuoco e iniziavamo a lavorare,sorridendo di tanto in tanto per le nostre buffe creature di legno.Qualche volta nonno Armando,si sedeva al piano e ci suonava qualche allegra melodia e io Beppe cantavamo a squarciagola,stonando pure,ma divertendoci tantissimo.