ricomincio da qui

Un passo indietro per farne uno avanti:"Una notte insonne".


Dopo esserci calmati un po’, io e Giorgio riscendemmo al piano di sotto; trovammo Beppe ad attenderci seduto buono,buono, vicino al vecchio tavolo; se ne stava tranquillo,proprio come se nulla fosse successo.Era incapace di portare rancore; sapeva solo quello che non voleva e basta!Da una parte mi faceva invidia questa sua capacità di rimuovere dalla mente con facilità tutti i brutti momenti.Invitammo Beppe e seguirci e ci affrettammo a rientrare a casa prima che facesse buio.Giorgio camminava avanti, tenendo sotto braccio il figlio; io li seguivo a distanza,con la mente rivolta a quanto avevo appreso poc’anzi.Al nostro rientro alla fattoria, ad attenderci gioiosi per il ritrovamento di Beppe,trovammo solo Armando e Clara; Ornella si era chiusa in camera dopo la clamorosa sceneggiata.La cosa sembrò non disturbare nessuno; anzi al contrario fu un sollievo non doverla rivedere.Dopo una cena frugale,consumata velocemente in sala da pranzo; ci ritirammo ognuno nelle proprie camere.Mi fu veramente difficile prendere sonno quella notte; così mi alzai per prepararmi una rilassante tisana alle erbe.Appena varcata la soglia della stanza,mi resi conto di non essere la sola a soffrire d’insonnia quella notte; trovai  anche Giorgio seduto in cucina, con i gomiti poggiati sul tavolo e la testa tra le mani..Quando si rese conto della mia presenza, sobbalzò di scatto, levandosi istintivamente dalla sedia:-Shhh … stai pure seduto-Sussurrai dolcemente:-Non riuscivo a dormire così mi sono alzata a prepararmi una tisana; la faccio anche per te?-Si … grazie Sibilla.Improvvisamente mi colse un senso d’imbarazzo rendendomi conto che ero insaccata in uno di quei caldi pigiami di pile, vistosamente colorato.Sentendomi osservata mi girai verso di lui; e come volevasi dimostrare lo pizzicai a guardarmi con  aria divertita e canzonatoria.Arrossii al ricordo di quello che indossavo quella notte a Firenze … anzi che non indossavo!Il suo sguardo improvvisamente cambiò; come se mi avesse letto nel pensiero.Improvvisamente mi prese per mano attraendomi verso se, mi mise seduta sulle sue ginocchia e iniziò ad accarezzarmi,dapprima dolcemente e poi sempre più febbrilmente.I  battiti del cuore aumentarono,mentre in nostri respiri iniziarono a confondersi.-Non è possibile qui … ti prego Giorgio! –esclamai con la voce rotta dall'emozione--Hai perfettamente ragione Sibilla-Confermò lui rallentando il ritmo delle sue carezze, ma ancora restìo ad abbandonare la presa.Presi il coraggio e mi alzai di scatto; altrimenti non sarei stata più capace di liberarmi da quella deliziosa stretta.Non finii nemmeno di preparare la tisana e mi ritirai nella mia stanza lasciandolo da solo in cucina.Stare nella stessa stanza e non desiderare di toccarci sembrava inevitabile per entrambi.Mi stupiva sempre di più questa nostra intensa e incontrollabile passione.A quel punto mi rassegnai:dormire quella notte sarebbe stato davvero impossibile!Neanche Giorgio riposò quella notte.In effetti,subito dopo di me,anche lui si ritirò nella camera che divideva con Ornella, svegliandola ed invitandola a preparare le valigie; sarebbero ripartiti per Firenze quella stessa mattina.La cosa non dispiacque affatto ad Ornella che preparò i bagagli con evidente sollievo.Partirono subito dopo aver fatto colazione.Ci salutammo velocemente,senza nemmeno un accenno di scuse o giustificazioni riguardo alla giornata precedente.Solo Giorgio,nel salutare il figlio gli sussurrò qualcosa all’orecchio;E  a giudicare dall'espressione felice di Beppe doveva essere sicuramente qualcosa di piacevole.