ricomincio da qui

Insegnami a essere una figlia: come si suol dire "Cornuta e mazziata".


 La primavera era alle porte e le giornate iniziavano a diventare più lunghe.Rientrata da scuola, Michele stava ancora dormendo. Lo svegliai dal suo solito sonnellino pomeridiano e lo rivestii in fretta per portarlo dietro con me fino a casa di Simona per giocare insieme nel cortile.Sfortunatamente era il giorno in cui Simona doveva fare il bucato delle tute da meccanico, che indossavano i suoi fratelli per l'officina dove riparavano i mezzi automobilistici.Mi rammaricai per il suo estenuante lavoro -sgrassare quegli indumenti non era certo un impresa facile- e ringraziai il cielo che almeno quell'estenuante fatica mi fosse risparmiata.Sbruffando seccata per l'inconveniente che ci avrebbe impedito di giocare nel cortile in quel bel pomeriggio di sole, rimasi con lei ancora un po' prima di avviarmi verso casa;  pentendomi subito dopo, in quanto Michele per sbirciare con la sua testolina nella larga vasca dove stavano i panni a mollo con il detersivo:  finì dentro l'acqua con tutto il suo minuscolo corpicino.Sarebbe stato meglio per me, se fossi andata via subito.Mi recai di corsa verso casa; tutta tremante per la reazione di mia madre se solo fosse venuta a saperlo.Mi premunii pregando Michele per tutto il tragitto fino a casa di non dirlo a mamma: promettendogli che gli avrei fatto spaginare tutti i miei fotoromanzi preferiti.Arrivati a casa lo asciugai e sostituì gli indumenti bagnati immediatamente,  e poi gli diedi tutti i giornali da sfogliare; in modo da svagarlo e fargli dimenticare l'accaduto.La prima cosa che insospettii mia madre al suo arrivo fu proprio questo:-Danii che è successo oggi? Come mai hai dato a Micheluzzo i tuoi fotoromanzi preferiti?Qua gatta ci cova... che hai combinato?--Ma nulla mamma! Avevo solo un importante compito da fare per scuola; e siccome l'ultima volta che mi sono presentata impreparata, la maestra mi ha fatto mettere in ginocchio dietro la lavagna con i ceci per terra , dopo avermi dato anche quattro bacchettate in mano, (giuste quante il voto che mi aveva messo) e meno male che era basso : immagina mamma se avessi preso 100!--Non esagerare figlia mia, se avresti preso 100 nemmeno le bacchettate ti dava--Ma tuo fratello come mai starnutisce? Oh piccolo mio vieni dalla mamma... non è che ora ti buschi pure l'influenza? Oh Danii ! Se è così senza che ti ammazzi a studiare, tanto domani non vai a scuola che rimani a casa a guardare tuo fratello-.Continua...L@ur@