ricomincio da qui

L'altra faccia della medaglia: gelosia e irrazionalità.


Quel fatidico sabato sera, a Cristina, Luke parve più bello del solito: indossava camicia bianca e pantaloni di gabardine neri. I lunghi capelli biondi gli scendevano sul collo a caschetto: lisci e lucenti. Si sentii tremare dall’emozione, quando i suoi occhi, grigioverdi, si posarono su di lei; ricambiandone timidamente lo smagliante sorriso che nel varcare l’uscio del pub, lanciò in sua direzione. Una gioia che ben presto fu offuscata dalla gelosia: la ragazza che accompagnava Luke, era di straordinaria bellezza; lunghi e folti capelli rossi le incorniciavano un viso minuto e perfetto. Incrociò subito i suoi occhi azzurri, messi ancora di più in risalto dal trucco pesante. Le labbra, laccate di un rosso vivo, erano piene e sensuali. A dire il vero, emanava erotismo da tutti i pori: una di quelle donne che al suo passaggio non si poteva fare a meno di voltarsi per ammirarla. Cristina, nel vedere quella ragazza, capì che la perfezione esisteva; bella dalla testa ai piedi.Quando la coppia si avvicinò al banco del bar, non poté fare a meno di complimentarsi: -Accidenti Luke! Stasera hai superato te stesso; davvero splendida la ragazza che ti accompagna -.Il doppio senso dell’affermazione, non sfuggi di certo alla bella rossa, che parò il colpo con finta indignazione: -Ma, come Luke, sei solito portare qui le tue conquiste? Quindi io sarei solo una delle tante?-- Ma, no cara, cosa hai capito? Sono solo pecorelle smarrite quelle che porta di solito –Il tono ironico di Cristina, non sfuggì di certo a Luke, che infastidito, prese la rossa per mano e si allontanò dal tavolino senza nemmeno fare le solite presentazioni.- Dai, Doroty, andiamo a sederci in un angolino appartato, lontano da occhi indiscreti -.Cristina dovette ammettere con se stessa, che meritava la risposta di Luke; era stata veramente acida! Non era colpa sua se Doroty, con la sua avvenenza l’aveva messa in un’istintiva posizione di difesa. E poi, non poté fare a meno di avvilirsi osservando la sua immagine riflessa nello specchio dietro al bancone: lei era solo un’insignificante brunetta, con occhi e capelli castani. Laura