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Il perdono per stessi.


Non sempre quando si parla di perdono è riferito a quello che si concede agli altri; a volte si parla di quello personale. Ci si perdona per i propri fallimenti e per gli inutili sensi di colpa. Per non essere sempre stata all'altezza di ogni situazione; e per aver sbagliato nel giudicare. Per essere stati impulsivi e aver generato il caos. Insomma una serie di situazioni che ci mettono in uno stato di prostrazione e ci rendono incapaci di proseguire. A volte, capita che si accetti la malasorte come una punizione per gli errori commessi: come se fare sempre la cosa giusta fosse facile! Specie quando nemmeno si capisce quello che è giusto. L'unica sensazione che mi da la convinzione di aver fatto la cosa più corretta -almeno per me- è quello stato di benessere che raggiungo dopo una dolorosa scelta. La perfezione è difficile da raggiungere; anche perché per farlo bisognerebbe scendere a compromessi con stessi, però si può cercare di rendere la propria vita più facile. Caratterialmente scrupolosa, non mi riesce affatto difficile a complicarmela con le mie paranoie. Meticolosa nella scelta delle parole da usare nelle mie espressioni verbali-poco importano gli errori di dizione e di grammatica che sollevano l'ilarità altrui- bensì ci tengo che non siano offensive; e che siano ritrattabili - eh si! Perché mi capita sovente di cambiare idea- meglio mettersi al sicuro.Laura