ricomincio da qui

Uno dei volti della fortuna.


Per me la fortuna è rappresentata da una serie di avvenimenti fortuiti che alleggeriscono le nostre giornate. A volte essa si manifesta con un sorriso cordiale; o una mano tesa benevolmente in un momento di bisogno. Essa ha per me la faccia della carità. Ho sempre sofferto della sindrome di crocerossina; sin da piccola mi sono schierata dalla parte del bisognoso; chiaramente non in maniera continua tanto da  annullare la mia stessa vita. Un volto che esprime chiaramente il mio concetto di fortuna è quello di madre Teresa di Calcutta. Una donna che ha svolto in modo encomiabile questo ruolo. Penso a quante donne, bambini e anziani bisognosi si siano sentiti sollevati dall'attenzione e le cure di questa donna? Tanti, troppi. E' meraviglioso quello che ha fatto. Chissà quanti sorrisi di gratitudine ha ricevuto. Per rendere meglio l'idea desidero pubblicare una sua esperienza:“In un quartiere di Melbourne ho visitato un vecchio, che sembrava dimenticato da tutti. Diedi uno sguardo alla sua stanza e la trovai in condizioni spaventose. Alla fine lasciò che dessi una ripulita. C'era là una bella lampada, coperta da una polvere di anni. Gli domandai: "Perché non l'accende?". Rispose: "Da me non viene mai nessuno e io non ho bisogno di accenderla". Gli domandai ancora: "L'accenderebbe se una Sorella venisse a trovarla?". Rispose: "Sì, se sentirò una voce umana, l'accenderò". Il giorno dopo mi mandò a dire: "Dica alla mia amica che la luce che essa ha acceso nella mia vita, sta ancora splendendo".LauraBuona domenica