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New Orleans: Carlo Lucisano


-Agnese, cosa sta succedendo. Chi è questo signore?-Ci voltammo entrambi.Ritto sulla soglia, mio fratello mi osservò imbronciato. Molto più alto rispetto ai suoi coetanei, aveva spalle larghe e braccia muscolose. Dimostrava molto più dei suoi tredici anni. Il capo leggermente inclinato da un lato, alternò lo sguardo tra me e Lucio.Rimasi senza fiato. Solitamente, era sempre stato piuttosto restio a scendere dal piano di sopra, ma non questa volta.-Tornatene nella tua camera Carlo, non sono cose che ti riguardano- dissi tutto d'un fiato.-Ma che stai dicendo Agnese...- intervenne prontamente Lucio.-Ciao Carlo, io sono Lucio, piacere di conoscerti-Avrei voluto intervenire, ma ero come paralizzata dal terrore. Non mi era sfuggito lo sguardo che Lucio aveva dato a mio fratello. Un'occhiata veloce ma lasciva, da pervertito quale era.-Sono il fidanzato di Agnese, possibile che non te ne abbia parlato?-Afferrandogli la mano, la strinse trattenendola un po troppo a lungo. Mi sentii svenire.-Ma cosa stai dicendo! Io...io non ho mai...mai...- dissi in tono isterico.Voltandosi nella mia direzione, mi lanciò uno sguardo di fuoco.-Pensavo che tuo fratello ne fosse a conoscenza, cara. Spero che, almeno coi tuoi genitori, abbia accennato al matrimonio. Sai quanto desideri diventare tuo marito-Carlo, completamente sbalordito da quella rivelazione, rimase a bocca aperta.-Lo so, è capitato tutto all'improvviso. Ma vedi Carlo, mi sono innamorato subito di tua sorella, una ragazza davvero fantastica- disse mettendogli un braccio attorno alle spalle.Non resistetti oltre.Frapponendomi tra di loro, mi rivolsi a mio fratello.-Torna di sopra Carlo. Devo parlare a quattrocchi con Lucio!- dissi decisa.Carlo esitò ma, dopo un istante, voltò le spalle e lasciò la stanza.-Sei un lurido bastardo!- esclamai dopo che la porta si fu richiusa.-Pensi che non abbia notato come lo guardavi? Sei solo un porco, malato e...-Lo schiaffò arrivò improvviso, facendomi girare il volto dall'altra parte.-Senti stronzetta. Non ho nessuna intenzione di discutere con te. Ho fatto un patto col tuo John, e intendo rispettarlo. Fai la buona moglie e tutto andrà bene. In caso contrario...-Non terminò la frase, ma il suo sguardo diceva tutto.-Vattene adesso...- riuscii a dire con un filo di voce, la guancia in fiamme.-Si, me ne vado...- rispose con un sorriso.-Ma tornerò stasera, quando sarò certo di trovare i tuoi genitori. E vedi di mettere le cose a posto, ne va della tua salute e di quella di tuo fratello, sono stato chiaro?-Rimasta sola, mi lasciai cadere sul divano. Scossa dai singhiozzi, maledissi mentalmente mio padre, e anche John.Come avevano potuto?Stavano distruggendo la mia vita, costringendomi a fare scelte che non volevo. Avrei voluto morire.Ma non sarebbe stato giusto, dovevo reagire.Asciugandomi le lacrime, mi alzai e andai in camera mia.Lo specchio, impietoso, mi restituì un'immagine sbiadita di me stessa.-Ve la farò pagare, maledetti. Lo giuro su ciò che ho di più caro al mondo!-Danio e Laura