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Il vecchio monastero: quindicesima parte


 Inorridita, Rachele lanciò un urlo. I capelli di Juanito erano completamente ricoperti di sangue, così come la camicia.-Rachele!- gridò a sua volta Cesare.Ma, prima che potesse raggiungerla sulla porta, una sagoma si disegnò all'ingresso.Spinta con inaudita violenza, Rachele ruzzolò all'indietro, andando quindi a sbattere la nuca contro la parete. La stanza iniziò a roteare, poi tutto divenne nero.-Non muoverti, un solo passo e sei morto-Armato di bastone, Fernando avanzò verso Cesare con fare minaccioso.-Questo stronzo è duro a morire- disse scavalcando Juanito.Cesare fremette di rabbia. Pur non capendo cosa stesse accadendo realmente, aveva immediatamente riconosciuto la voce.-Cosa sta succedendo, cosa vuoi da noi!- esclamò puntando il bastone bianco in avanti.Con assoluta facilità, Fernando lo afferrò e lo scaraventò lontano.-Piacere di rivederti, fratello-A quelle parole, Cesare si bloccò.-Avrei dovuto farlo l'altro giorno...- proseguì Fernando -...ma allora non sapevo tutta la verità-Sempre più infuriato, Cesare scosse la testa.-Di quale verità stai parlando? E dov'è Rachele, cosa le hai fatto!-Fernando rise divertito.-Non preoccuparti, la tua donna si sveglierà con un bernoccolo e un bel mal di testa. Ma lascia che ti presenti chi mi ha aperto gli occhi. Vieni pure, papà-Pur non vedendolo, Cesare ne avvertì la presenza.Armando Tuarez avanzò verso di loro a passo lento. Oltrepassandoli, si diresse verso le scale e si fermò davanti al corpo esanime di padre Michele.-Stupido prete, ti avevo avvertito di starne fuori-Fernando afferrò il braccio di Cesare.-Perché l'avete ucciso? Cosa vi aveva fatto?- -Noi non abbiamo fatto nulla di simile!-Rialzandosi, Rachele si appoggiò a una sedia.-Probabilmente è scivolato, o ha inciampato. Stava andandosene dopo che...che...-Fernando proruppe in una sonora risata.-Dopo che vi aveva avvisato dell'arrivo di mio padre? Troppo tardi, purtroppo per voi. E si da il caso che l'incontrassi prima io, e che mi illuminasse sui vostri veri piani, ossia farmi fuori-Il verso che uscì dalla bocca di Rachele echeggiò per tutta la stanza.-Piani? Ucciderti? Ma che diavolo stai dicendo! Solo un paio di giorni fa, ci eravamo messi d'accordo per incontrarci. Te lo sei forse scordato?-Armando si fece in avanti, lo sguardo fisso su Cesare.-Tanto tempo fa, sei riuscito a rovinare il mio amore. Non ho mai dimenticato, e forse avrei fatto meglio a toglierti di mezzo piuttosto che renderti invalido. Ma non ti permetterò di fare lo stesso con la vita di mio figlio. Ci sono voluti anni d'isolamento e preghiera per capirlo, ma il momento è giunto-Arretrando, Cesare cercò disperatamente di afferrare qualcosa ma, per sua sfortuna, inciampò in un tappeto rovinando al suolo.Armando, in un secondo, gli fu sopra e sfoderò il coltellaccio.Da dietro, Rachele lanciò un urlo e si buttò a sua volta, subito imitata da Fernando.Danio e Laura