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Aida 5


Sprofondata sul divano, Aida pianse tutte le lacrime che aveva. Che direzione avrebbe preso ora la sua vita? Aver rivisto Ovidio le aveva provocato una forte emozione, una sensazione che credeva ormai sopita. Ma ciò che l'angustiava più di tutto, era stato scoprire la natura della sua malattia. Dove l'aveva contratta? Avrebbe ancora potuto far felice una donna? Tutti pensieri che, all'improvviso, furono interrotti dall'arrivo di suo marito.-Notizie dall'ospedale?- chiese con noncuranza Marco. Aida s'infuriò. In fondo, Ovidio era anche amico suo, come poteva essere così insensibile? Rossa in viso, si alzò e gli si parò dinanzi, le mani strette a pugno sino a farsi dolere le nocche.-Ha rischiato di morire, e tu sai solo chiedere se ci sono notizie! Cos'hai al posto del cuore, una pietra?-Marco non si scompose più di tanto. Afferrata la pipa dal taschino, se l'accese con movimenti lenti e studiati.-Non capisco questo tuo fervore, cara. Mi tieni forse all'oscuro di qualcosa?- sul suo volto, era comparsa un'espressione interrogativa e divertita al tempo stesso.Era il colmo!Sempre più arrabbiata, Aida rimase senza parole. Che proprio da lui, libertino convinto e dei più dissoluti venisse una predica no, non poteva accettarlo!-Non ho certo nulla da nasconderti...- rispose con la voce incrinata -...ma non avrei mai pensato che te ne potessi infischiare così di un tuo amico!-Sospirando, Marco si alzò e si diresse verso l'ingresso. Afferrati cappotto e cappello, li indossò e mise una mano sulla maniglia.-Stai pure tranquilla, Ovidio si riprenderà presto, ne ha passate di peggiori. Tornerò quando ti sarai calmata, e ti consiglio di farlo al più presto- prima di richiudersi la porta alle spalle.Una volta rimasta sola, Aida ripensò alle parole e al sorrisetto enigmatico del marito. Possibile che Ovidio gli avesse detto qualcosa? Che quel giorno sulla spiaggia non fosse più solo un loro segreto? Stentava a credere una cosa simile, eppure...-Mi scusi, signora...-Talmente presa da quei pensieri, sussultò al suono della voce.Ritta sulla porta della cucina, Maria sembrava indecisa se entrare o meno. Ancora infuriata con Marco, l'aggredì in malo modo.-Che cosa c'è! Ti avviso che è una brutta giornata, spero sia qualcosa d'importante!-Colpita da quel tono duro e deciso, la domestica si portò le mani al volto per poi scoppiare in un pianto dirotto. -Sei solo una ragazzina viziosa e senza morale. Puoi andare di sopra e radunare le tue cose, in questa casa non sei più gradita-Maria aprì la bocca per dire qualcosa ma desistette quasi subito e, a testa bassa, lasciò il salone.Rimasta ancora una volta sola, Aida pensò di sentirsi male. Prima il litigio con Marco e ora...ora quella sgualdrinella che le aveva appena confessato un rapporto con Ovidio!-Non si è trattato di un rapporto completo, signora...- le aveva confessato tra le lacrime -...lui...lui sembrava non essere in grado e...e allora ho provato con la bocca...io...io...-Aida l'aveva fermata con un gesto, non voleva sapere altro. Poco importava che quella stupida sapesse che ci voleva ben altro per essere contagiate. Che si tenesse la paura, se lo meritava!E Ovidio, come aveva potuto? Con una ragazzina poi!Sempre più nervosa e dubbiosa, decise di recarsi nuovamente in ospedale. Doveva parlare con Ovidio, che i medici lo volessero o meno. Appena uscito di casa, Marco si fregò le mani soddisfatto. Quello stupido di Ovidio si era tirato la zappa sui piedi col suo vizio di correre appresso a qualsiasi sottana.Il pensiero di sua nipote Giulia, sola nel grande appartamento appena acquistato, lo eccitò a dismisura.Senza la protezione dello zio, la ragazza sarebbe caduta facilmente nelle sue mani. Aveva tentato invano innumerevoli avances durante l'estate appena trascorsa, ma era stato tutto inutile. Ovidio era come un'ombra, e la cosa era sfumata ancora prima di nascere.E Aida poi. Il sorriso si trasformò in una risata talmente sguaiata che, alcuni passanti, si voltarono a guardarlo. Che fosse cotta di quel vecchio porco non era certo un segreto. Ma il dongiovanni era praticamente fuori uso, che ci provasse ora a portarsela a letto!Danio e Laura