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OMBRE DAL PASSATO Fine


Inorridita, Giusy vide Martin cadere al suo fianco. Il colpo, partito dalla rivoltella del professor Centi, l'aveva preso proprio al centro del petto. Unica sua colpa, quella d'essersi mosso nonostante l'avvertimento di quest'ultimo.-Se non volete fare la stessa fine, vi consiglio di non tentare mosse azzardate- Ignorando quelle parole, Torri si chinò e aprì la camicia di King nel tentativo di soccorrerlo.-Ho detto fermo!- sbraitò Centi puntando la pistola nella sua direzione.Giusy ne approfittò immediatamente. Afferrando al volo il tagliacarte dalla scrivania, con un urlo selvaggio si lanciò contro il loro aggressore.Colto di sorpresa, Centi sembrò sopraffatto da quella furia e mostrò un istante d'esitazione, di cui ne approfittò subito anche Torri. In breve, tutti e tre rotolarono al suolo in un mulinare convulso di braccia e gambe. Il secondo colpo risuonò attutito dai corpi a stretto contatto, a cui seguì un lungo silenzio rotto solo da un pesante ansimare.La sala d'aspetto era simile a tutte le sale d'aspetto del mondo. Le pareti, un tempo bianche, avevano assunto un colore grigiastro e apparivano scrostate in più punti.Le sedie, una decina circa, erano di plastica dura e sembravano non poter reggere un peso eccessivo.Al centro, un basso tavolino fatto della stessa plastica era ingombro di riviste vecchie di mesi.Sfogliandone distrattamente una, Giusy guardò per l'ennesima volta l'orologio. Erano ormai trascorse sei ore da quando, dopo aver chiamato i soccorsi, si era precipitata al pronto soccorso col cuore in gola. Posando la rivista, ripensò ancora una volta a ciò che era successo nella villa di Centi.Dopo l'iniziale stordimento, aveva ben presto ripreso in mano la situazione ed aveva agito di conseguenza.In quelle ore, aveva avuto tutto il tempo per spiegarsi i fatti e fare lo stesso con la polizia.Centi aveva ammazzato Ponti, su questo non c'era alcun dubbio, ed erano in combutta tra loro. Solo che l'editore doveva essere assolutamente all'oscuro che il professore, in realtà, fosse il patrigno di Johanna: Simone Serafini. Così come doveva ignorare che, nonostante l'indiscussa abilità, non avesse mai conseguito la laurea per esercitare la professione, di questo Giusy ne era assolutamente convinta.L'unica cosa che li accomunava era la passione per le motociclette e per le carte, nulla più. L'appropriazione dei fondi era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Ponti doveva aver minacciato Centi, probabilmente voleva la propria parte o l'avrebbe denunciato, ma questo non avrebbero mai potuto saperlo.Nella colluttazione alla villa infatti, il secondo colpo aveva trapassato la spalla di Torri per poi finire la propria corsa nel collo del professor Centi fulminandolo all'istante.La porta si aprì e un medico, richiudendosela alle spalle, richiamò la sua attenzione.-Il signor Torri sta bene. La ferita alla spalla, nonostante il sangue perso, si è rivelata superficiale e recupererà presto- disse in tono molto professionale.Nonostante morisse dalla voglia di chiedere, Giusy rimase in attesa.-Per quanto riguarda il dottor King, il proiettile ha solo sfiorato il cuore, ma la sua vita è ancora appesa a un filo. Le prossime ore saranno decisive, possiamo solo sperare- Quando il medico lasciò la sala, Giusy fece altrettanto e s'incamminò lungo il corridoio.Passando davanti alla piccola cappella, indugiò un istante quindi vi entrò.Danio e Laura