ricomincio da qui

Rispolvero una vecchia poesia.


Golosità di bambina.Post n°504 pubblicato il 19 Dicembre 2012 da lascrivana  Tocca il soffitto la cima del pinoLa stella in alto accenna a un inchinoTutto addobbato con luci e pallineFili d'argento e colorate statuineGioiosi gli occhi puntati sui ramiAppesantiti da chincaglierie e filamiSi liscia il velluto del vestito rossoChe solo per Natale si porta addossoGuardinga e lesta allunga la maninaSfila dall'albero una graziosa statuinaSapeva bene che di ceramica non era formataCioccolato finissimo l'aveva forgiataE da un argentato involucro era stata camuffataCon attenzione scarta l'allettante figurinaE con delicatezza la rigira nella maninaChiude gli occhi inebriata dal buon odoreE tentata la imbocca anche se a malincuoreGustosa e morbida si scioglie al palatoSotto gli occhi severi del nuovo arrivatoCon lo sguardo l'accusa di solenne peccatoIndicandogli il muso ancor sporco di cioccolatoDavanti alla prova della sua manchevolezzaChina la testa e confessa la sua debolezzaNon è colpa sua se la nefasta statuinaAveva attentato alla sua golosità di bambinaFortuna che il Natale rende tutti più buoniCosì si risparmiò prediche e ammonizioni. L@ur@