ricomincio da qui

Una nuova storia da scrivere insieme. 5


Quando il signor Marco, compì cinquant’anni, fu data una grande festa nella villa  “Fiore di Maggio” Così chiamata per il giardino sempre curato e fiorito da Darit e Parisia –i coniugi che occupavano la casa dei dipendenti, che si trovava in prossimità dell’ingresso principale-.  All’evento non poterono di certo mancare i suoi cari amici Kurt e Karl, con le rispettive consorti; e per Luisa, Marco scelse un abito fiabesco, che non solo la ringiovaniva, ma la faceva sembrare anche più bella; in quanto alla moglie Mara, non aveva bisogno di suggerimenti per come acconciarsi.La villa era piena di ospiti quella sera, e Luisa che mal sopportava la confusione, si ritirò in un angolo del giardino. Si sedette su una panchina, proprio difronte alla grande finestra del salone; così da quella postazione aveva modo di osservare tutto ciò che succedeva nel salone. E fu proprio da lì che vide come Mara uccise Marco. Stavano discutendo animatamente per via della distrazione del marito, che senza volerlo aveva rovesciato una costosissima crema arrivata da chissà dove, sul pavimento. Nulla era servito a calmare la moglie, nemmeno la promessa che l’indomani avrebbe attraversato mari e monti per ricomprargliela.Mara non cedeva di un millimetro, e incurante degli ospiti che la osservavano allibiti, continuava istericamente a inveire contro Marco. Ormai era diventata incontrollabile, e per sfogarsi aveva iniziato a lanciare le bottiglie di champagne in direzione del povero marito. Una di queste lo colpì violentemente in testa, provocandone la morte.  A quel punto Luisa, come in trance entrò nel salone urlando disperatamente. A soccorrerla e a calmarla, fu Durt.-Marco, oh Marco…. Quella strega di Mara lo ha ucciso!-A quest’acclamazione così poco lusinghiera, Mara arrossì violentemente.-Come ti permetti a usare questo tono con me! E poi io non ho ucciso nessuno. Tu stai delirando-.-Cosa succede?-Come per miracolo Marco si fece spazio tra gli astanti che osservano la scena, muti e incuriositi da questa piacevole svolta che stava prendendo la festa. Luisa, dal canto suo, nel vederlo vivo e senza alcun graffio, lo abbracciò con foga. Dapprima colto alla sprovvista, ricambiò l’abbraccio tanto anelato, ma poi si riprese e la allontanò da se imbarazzato.-Luisa cosa ti accade, stai bene?-Le domandò Karl avvicinandosi alla sorella. Luisa a quel punto si guardò attorno mortificata, rendendosi conto che la sala era in ordine e non mostrava nessun segno di collisione tra Marco e Mara. A quel punto le scuse furono necessarie, e disse che molto probabilmente, si era appisolata in giardino e aveva fatto un brutto sogno. Durt che era amante delle storie di questo genere, la prese in disparte e si fece raccontare tutto.-Ti giuro Durt che non stavo dormendo! E assurdo quello che mi è accaduto!-Durt la osservava pensieroso sfregandosi il mento con una mano.-Uhm! Non è che hai fatto uso di stupefacenti o hai bevuto eh Luisa?-- Ma Durt! Lo sai che non bevo, e che non fumo! Figurati poi se faccio uso di droghe-.Mentre affermava questo, si guardò intorno con circospezione, puntando infine gli occhi sul buffet.-E se qualcuno avesse messo la droga nei pasticcini? O nelle caramelle? Oppure nella Coca-Cola? Sai Vasco Rossi, nelle sue canzoni ha sempre dato un tacito avvertimento. “Bevi la coca cola che ti fa bene, oppure toffee e quell’altra canzone ancora dove dice che “Basta poco” facendo riferimento a tutti quei biscotti con il teschio”-In preda alle sue farneticazioni, Luisa prese il secchio della spazzatura dalla cucina, e si avvicino al buffet per svuotarci dentro tutti i vassoi.Laura Kurt e Karl, che fino a quel momento erano rimasti in disparte vergognandosi del comportamento della sorella, a quel punto non poterono fare a meno d’intervenire per cercare di calmarla e portarla a casa prima che danneggiasse irrimediabilmente la loro reputazione.