ricomincio da qui

Certe notti i pensieri ti fanno una testa così.


Avrei voluto scrivere finché le dita esauste avrebbero implorato pietà.  E invece ero risucchiata inevitabilmente dalle problematiche quotidiane. Più volte avevo tentato di aprire il pc e buttare giù una storia; una qualsiasi, pur di mettere ordine in testa. Ormai da giorni c’era una gran confusione tra i miei pensieri. Un dibattito tra le diverse sensazioni; l’una, urlava all’altra di essere paranoica, mentre l’altra si difendeva attestando i fatti. Un vero e proprio e tribunale privo di giudice e giuria. Gli avvocati invece non mancavano; le emozioni giustificavano i rancori;  e i rancori le paranoie; la razionalità condannava entrambe. Irritata oltre modo per questa mia svogliatezza, m’immergevo negli abissi della mia inquietudine. -Ci sarà pure un modo per mettere fine a questa diatriba?-Domandava un neurone dibattendosi tra un sentimento di repulsione, e uno di perdono.-Giammai!-Urlava la repulsione impuntandosi sul comportamento scevro da sensibilità e altruismo.-Ma, se non chiuderai al più presto questa storia perdonando, finirai con il prolungare la tua astiosa agonia!- Esclamava il burbero perdono.-Vero! Non ha senso continuare a dimenarsi in quest’assurdo monologo che aumenta la tua insicurezza. Non hai più motivo di avere paura. Al momento sembra tutto tranquillo-.  Suggeriva la razionalità alla circospezione che sembrava non voler abbassare la guardia: -Eppure scorgo in lontananza una nube che avanza lentamente-.- Non vorrai fasciarti la testa prima di rompertela? – Esplodeva l’ottimismo nauseato dalla paranoia che continuava a piagnucolare che lei era l’agnello immolato; la vittima sacrificale; il capro espiatorio.-Abbi fede! In fondo se su facebook  c’è scritto che oggi ci sarà il sole, ci sarà il sole!- Esortava sorridendo la fiducia.Mi avvicinai alla finestra, e guardai il sole che si levava da dietro le verdi colline.  Sorrisi. E per un po’ lasciai che i pensieri giocassero a nascondino. -Speriamo che giochino il più a lungo possibile. Almeno finché loro saranno nascosti, io potrò continuare a lavorare serenamente-.Laura