ricomincio da qui

Per la serie "un racconto da scrivere insieme" vi ripropongo un nuovo episodio.


Luisa si sentiva in stand by da diverse settimane ormai. Nemmeno gli scherzi dei gemelli Sangus e Angus riuscivano a intrattenerla, o almeno a renderla un po’ partecipe. Marco, dal canto suo si sentiva impotente. Non era facile fare felice una donna come Luisa; essa era scevra da qualsiasi civetteria femminile, e non amava nemmeno vestirsi secondo la moda. A lei andavano bene anche i vestiti smessi di Mara; anche se a Luisa stavano un po’ stretti, poiché era più in carne. Conoscendo bene il suo animo artistico e poetico, Marco decise di scrivere Luisa a un corso d’arte drammatica. Questo le avrebbe consentito di concentrarsi su qualcosa e fare nuove conoscenze. E poi stare lontano dai suoi protettivi fratelli non le avrebbe fatto altro che bene.  Con il tempo si era reso conto che era stato anche fin troppo egoista con lei. Era vissuta all’ombra non solo della sua vita coniugale, ma anche a quella dei fratelli. L’avevano voluta tutta per loro, negandole una vita sua.  Dopo aver cercato una delle migliori accademie del luogo, Marco decise d’informare Durt e Karl.  Insieme avevano deciso di fare una festa a sorpresa per regalarle il corso d’accademia con la retta interamente pagata per tutta la durata delle lezioni.  Ora non restava che avvalersi dell’astuzia di Sangus e Angus per organizzare una sorpresa degna dello straordinario evento; e non solo, volle invitare anche la compagnia teatrale “Signori si nasce”. Tutto doveva essere curato con dovizia dei particolari per ottenere l’effetto sperato. Avrebbe dato chissà cosa pur di veder brillare gli occhi di Luisa; gli mancava davvero tanto il suo entusiasmo; il suo ottimismo. Ci sono amori che ti porti dietro tutta la vita: e lei era il suo più intimo desiderio, il suo sogno nel cassetto. Non poteva distruggere la sua famiglia e la sua amicizia con Durt e karl per soddisfare una sua passione repressa. E poi, a modo suo, anche Mara era indispensabile alla sua vita. Era un amore diverso, ma pur sempre importante.-Accidenti che casino è la vita!- Esclamò Marco asciugandosi la fronte con un fazzoletto. Il pensiero delle natiche sode di Luisa, l’avevano fatto improvvisamente sudare. Senza nemmeno rendersene conto, la raggiunse in cucina, avvicinandosi di soppiatto alle sue spalle, mentre era intenta a mescolare il sugo, si dispose dietro di lei e annusando il suo collo, mormorò:-Mm… che buon odore. Come fai tu il sugo Luisa… roba da leccarsi i baffi-Lo pronunciò raucamente stendendo la lingua per sfiorarne la pelle morbida e delicata.Luisa rabbrividì all’umido e caldo contatto, e si sottrasse rossa in viso.-Oh Luisa… cara… mi dispiace-Balbettò Marco fingendo imbarazzo. -Si lo so Marco che quando ti avvicini, casca sempre qualcosa. Stavolta ti è caduta la lingua- Ribatté ironicamente Luisa. Laura