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Pinocchio 2.0 (Quinto Capitolo)


Il passaggio era camuffato all’ingresso di una grotta e coperto da alcune sterpaglie. Gatto e Volpe si arrestarono di botto, mentre Pinocchio continuò ad avanzare. Quando se ne accorse, si fermò e si voltò.-Beh, che fate, non vorrete farmi credere di avere paura!-I due si guardarono l’un l’altro, poi Volpe scosse la testa.-Non è questo, ma tu ora sei forte e prestante, fai strada-Già, forte, prestante e senza pisello, pensò l’ex burattino sfiorandosi i pantaloni.-Se è una trappola, giuro che vi strozzo con le mie mani!- disse invece, quindi si avvicinò all’ingresso vero e proprio.Senza preoccuparsi di far rumore, strappò alcuni rami secchi e li gettò lontano, quindi varcò la soglia.-Fermo!-La voce, amplificata dalle pareti della grotta, gli gelò il sangue nelle vene. Alle sue spalle, i due compari fecero qualche passo indietro, terrorizzati. Deglutendo, Pinocchio si impose di non fare altrettanto anzi, ne fece un altro in avanti.-Fermati, se non vuoi morire-Questa volta, l’avvertimento sembrò arrivare da molto vicino. Aguzzando la vista, a Pinocchio parve di scorgere una sagoma leggermente più chiara nel buio della caverna.-Chi sei?- chiese con una voce che non riconobbe come sua.Silenzio. Poi, dalle tenebre, una figura tutt’altro che spaventosa si stagliò in controluce. Gatto mugolò, Volpe emise una sorta di ringhio e Pinocchio scoppiò a ridere.-Fossi in te non riderei troppo, e lascerei questo posto a gambe levate!-Alta poco più di due spanne, Lepre Marzolina lo guardò severamente, sembrava offesa.-Ma tu sei…sei…--Una lepre, e allora? Mai vista una?- lo interruppe.-Gatto, Volpe, dice che dobbiamo andarcene, dobbiamo darle retta?- e giù in un’altra grassa risata.-Dobbiamo parlare con Cappellaio Matto- disse Gatto.-E non sarà certo un leprotto nano a impedircelo- aggiunse Volpe.Lepre Marzolina li ignorò, rivolgendosi invece a Pinocchio.-Temo abbiate fatto molta strada per nulla, non potete incontrarlo--Non ascoltarla…- urlò Gatto.-È perfida…- gli fece eco Volpe.-E per quale motivo?- domandò Pinocchio facendo segno ai due di rimanere in silenzio.-La Regina di Cuori l’ha fatto incarcerare nelle segrete del castello, per sempre-L’ex burattino si grattò il mento, pensieroso.-Un’accusa molto grave, ha forse ucciso qualcuno?--Si, il Re di Cuori, almeno dice lei, ma io non ci credo- rispose Lepre Marzolina chinando il capo.Udendo quelle parole, Volpe spiccò un balzo in avanti.-Sta mentendo, Pinocchio. Il Re è la persona più buona che esista, perché avrebbe dovuto farlo?--La Regina ha un amante, un certo Rocco. È arrivato non molto tempo fa, dal mondo degli umani. Sembra abbia dei poteri molto forti, e sospetto sia stato lui, aizzato dalla Regina stessa, ad assassinare il Re. Salvo poi accusare il povero Cappellaio Matto- disse Lepre con foga.Rocco. Dove aveva già sentito quel nome? Pinocchio non lo ricordava, ma ci avrebbe pensato più tardi.-Dobbiamo liberarlo, e tu ci aiuterai- disse invece.-Impossibile. Le segrete sono inespugnabili, e quella in cui è rinchiuso il Cappellaio Matto è guardata a vista dai soldati della Regina, sarebbe un suicidio--Ma sono fatti di carta!- intervenne Gatto che, nel frattempo, li aveva raggiunti incespicando più volte.-La Regina ha obbligato Cappellaio Matto a fare un incantesimo su di loro; adesso sono in carne ed ossa, proprio come quel Rocco- rispose Lepre Marzolina.-Bando alle ciance! Soldati o meno, noi libereremo Cappellaio Matto e lo porteremo con noi-  La grotta si dipanava in numerosi cunicoli, tuttavia Lepre Marzolina sembrava conoscere molto bene la via da seguire. Dopo aver camminato per una mezz’ora, si fermò di colpo e fece loro cenno di restare in silenzio. In lontananza, si udì uno sferragliare continuo e qualcuno che dava ordini secchi.-Da quando è arrivato, Rocco non fa altro che far esercitare i soldati- bisbigliò Lepre.Improvvisamente, Pinocchio rammentò.-Ma si tratta forse di quell’attore hard?--Hard?- fece Volpe-E cosa significa?- rincarò Gatto.Lepre Marzolina annuì.-Proprio lui. Pare che abbia qualcosa di mostruoso tra le gambe, ma io non l’ho mai visto-Gatto e Volpe si guardarono, poi esplosero in una fragorosa risata.-Proprio come te, Pinocchio, almeno una volta- disse Volpe asciugandosi le lacrime.-Vero, devi sapere cara Lepre, che…- proseguì Gatto.-State zitti!- lo interruppe Pinocchio.-Se dite ancora una sola parola, vi scuoio vivi e uso il vostro pelo come straccio per la polvere!- ringhiò.Intimoriti, i due compari non replicarono.-Allora, spero esista un passaggio per arrivare al castello senza essere notati-rivolgendosi quindi a Lepre.-Certo, e sbuca direttamente alle segrete solo che, per aprire l’ultima porta, bisogna risolvere un indovinello--E quale sarebbe?--Cos’hanno in comune un corvo e uno scrittoio?- disse Lepre.Pinocchio la fissò, sembrava perplesso.-Ma che razza di indovinello è, non c’è una risposta!- disse infine.-Bisogna trovarla, altrimenti Cappellaio Matto resterà prigioniero per sempre- sentenziò Lepre Marzolina.