ricomincio da qui

A ognuno il suo ...


Caro amico, mi hai insegnato a scrivere e a parlare con il cuore, dimostrandomi che un autore convince di più quando è se stesso; e io, anche se con ritardo, ho imparato a farlo. Ho messo via la terza persona e ho iniziato a narrarmi in prima. Come tu ben sai, noi siamo responsabili di quello che scriviamo, ma non delle reazioni  che i nostri pensieri scatenano. Le nostre parole sono universali e riciclate; le regaliamo al vento e lasciamo che ognuno le indossi a suo piacimento. Eh si, perché anche i pensieri sono come i vestiti, devono calzarti a pennello per farli tuoi: e io in più di un occasione l’ho fatto. Pensa che l’altra sera, mentre vedevo un film ho fatto mia una frase dedicata  da una ragazza al suo amato cuoco –Tu sei un uomo che cattura le stelle – Chiaramente essa si riferiva a quelle che premiano un ristorante; io invece ho pensato a te. Anche tu hai catturato le stelle più belle per far brillare il tuo firmamento; so di esserci anch’io nella tua via lattea, e questo mi riempie di orgoglio, poiché conosco le altre ad una una. Sai bene che senza di noi il buio inghiottirebbe i tuoi sogni, ed essi smetterebbero d’illuminare il tuo cammino.  Hai tenuto strette le tue carte vincenti, e ora stai per giocare la tua mano.  Ancora una volta sono certa che farai centro con la tua scala reale.E ora siediti al mio fianco e goditi con me questa luna sorniona che ci sorride complice. Lo sai che a lei non si può nascondere nulla? Dall’alto essa spia tutti i nostri movimenti, sa chi fa del male, e chi del bene nella notte scura.  Sa chi si ama dietro le persiane socchiuse, nel parco o in riva al mare. Arriva ovunque con i suoi raggi luminosi. Testimone oculare di un grande mondo variegato. Oh! Se potesse parlare chissà quanti delitti e misfatti svelerebbe? Quante persone smetterebbero di fare del male…E invece muta, piange e ride senza mai poter dire la sua.