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Pinocchio 2.0 (Settimo Capitolo)


Bassa di statura, in sovrappeso, e con un doppio mento che ballonzolava ad ogni sospiro, la Regina di Cuori li scrutò uno ad uno. Shoccato da quella visione, Pinocchio guardò Rocco chiedendosi una sola cosa: perché?-E così, alla fine, sei riuscita a trovare degli alleati, non è vero Lepre?-Cercando di farsi sempre più minuscola, la poveretta cercò di balbettare qualcosa.-Silenzio!-urlò la regina.-Sai benissimo che ti avevo vietato di uscire, eppure hai disobbedito-Infastidito da quella voce gracchiante e stridula, Pinocchio fece un passo in avanti.-Lei non centra, siamo noi che l’abbiamo obbligata-mentì.Immediatamente, Rocco gli sferrò un pugno in faccia mandandolo lungo e disteso sul pavimento.-Devi parlare solo quando ti è ordinato, hai capito sorcio?-Stordito, l’ex burattino si rialzò e si asciugò il sangue col dorso della mano.-E tu chi sei?-chiese Regina lanciando uno sguardo d’adorazione verso il suo amante.-Il mio nome è Pinocchio, e dovrei parlare con Cappellaio Matto-La donna inclinò il capo di lato, spalancò la bocca e infine scoppiò in una risata sguaiata e sgradevolissima-Vuo…vuole parlare con…con…-gracchiò, scossa dai continui singhiozzi.-Non capisco cosa ci trovi di tanto divertente-disse Volpe.-Per me scoppia-aggiunse Gatto un po troppo forte.Come poco prima con Pinocchio, Rocco afferrò Gatto per la coda per poi scaraventarlo contro una parete. Subito dopo, agguantò Volpe per il collo e iniziò a stringere con violenza.-Basta così, Rocco, calmati-intervenne Regina asciugandosi le lacrime.-Ma mia signora, vi hanno mancato di rispetto!--Basta così ho detto-Pur a malincuore, Rocco lasciò Volpe e fece un leggero inchino.-Come volete, però volevo dire ch…-Alzando un braccio, molto simile a un prosciutto, Regina lo zittì nuovamente.-Subiranno un regolare processo, e siccome hanno un impellente bisogno di parlare con Cappellaio Matto, che siano accontentati. Rinchiudili in cella con lui, ma assicurati che siano sorvegliati a vista, ventiquattr’ore su ventiquattro-quindi si voltò per andarsene.-E di cosa saremmo accusati?-azzardò Pinocchio.Regina si fermò.-Vi siete introdotti nel mio regno senza permesso, ecco il motivo. Il processo si terrà domattina all’alba, e adesso portali via, Rocco, m’è venuta fame-Poco più tardi, vennero gettati senza tanti complimenti in una cella buia, fredda e puzzolente. Pur acciaccato, Gatto lanciò svariati insulti ai carcerieri mentre Volpe, ancora in debito d’ossigeno, non aveva ancora smesso di tossire. Passandosi un dito sopra il labbro spaccato Pinocchio guardò Lepre, che scosse la testolina.-Mi dispiace-disse debolmente.-Anche a me, ma non è colpa tua-la rassicurò.-E così, vi hanno beccato-La voce, proveniente dall’angolo più lontano della cella, li fece sobbalzare. Un istante dopo, una figura si materializzò davanti a loro, sorrise.-Cappellaio Matto, per servirvi-disse accennando un inchino.Tutti, tranne Lepre, sgranarono gli occhi.Cappellaio Matto era un uomo basso, forse ancor più di Regina. Completamente calvo, portava un paio di baffetti tenuti alla perfezione ma, cosa che faceva più impressione, era privo di collo. Praticamente, la testa sembrava incassata direttamente nel torace, come se l’uomo fosse caduto da una considerevole altezza atterrando appunto con la testa.Pinocchio non aveva mai guardato troppo la tv, ma Cappellaio Matto gli ricordò un presentatore di cui non ricordava il nome, un tizio che intervistava persone sopra un palco.-Si, Cappellaio. Purtroppo abbiamo agito da imprudenti, e io ho sottovalutato Rocco, è tutta colpa mia-disse Lepre.-Come ti ha appena detto Pinocchio, non devi dire così, è stato il destino-L’ex burattino lo fissò, sospettoso.-Come fai a conoscere il mio nome?-Cappellaio si fece in avanti e gli porse una mano piccola e grassoccia che, come poté appurare stringendola, era anche sudaticcia.-Io conosco molte cose, e sapevo che sareste venuti a cercarmi. Ognuno di voi ha qualcosa da chiedermi, compresi quei due-disse indicando Gatto e Volpe.-A proposito, cos’è successo? Pare siano stati investiti da un rullo compressore, e anche tu non sembri molto in forma, forse che quel rullo risponde al nome di Rocco?-Pinocchio si sorprese che il tizio sapesse tutte queste cose, forse aveva davvero dei poteri magici, però il dubbio non si decideva ad abbandonarlo.-Ho come il sospetto che avresti potuto fuggire da un momento all’altro da questo posto, perché non l’hai fatto?-chiese.Cappellaio Matto sorrise e si lisciò i baffi.-Giusta osservazione, ragazzo, ma la risposta è molto semplice:aspettavo voi-Pinocchio guardò prima i compari, quindi Lepre, che annuì.-Per sconfiggere la Regina, cosa che lei ignora, ho bisogno del vostro aiuto,e sapevo benissimo che vi avrebbe messi nella mia cella-proseguì Cappellaio.-Ma siamo imprigionati e guardati a vista da mezzo esercito, come pensi di riuscirci?-obiettò l’ex burattino.-Costui è pazzo-intervenne Volpe.-Da legare!-rincarò Gatto.-Ascoltatemi bene, e abbiate fiducia in me…-li zittì Cappellaio