ricomincio da qui

Il dubbio è lecito.


“La fine è vicina!” Glielo sento ripetere continuamente al pastore della chiesa evangelica vicino a casa mia, in Oklahoma.  Prima lo pensava anche mia madre, o per meglio dire, quella che mi ha generato in quest’altra vita terrena; poiché anche se la cosa può sembrare strana, io un'altra vita l’ho vissuta davvero. Ricordo tutto con esattezza, anche la casa dove abitavo nella vita precedente. E’ stato difficile far capire ai miei che qualcosa nel passaggio tra la morte precedente e l’incarnazione in nuova creatura, qualcosa non ha funzionato; e nella mia memoria è rimasto intatto il ricordo del vecchio vissuto.  Sicuramente perché dovevo portare a termine una missione che avevo iniziato, ma che per mia sfortuna, grazie all’intervento di una mano omicida che ha messo fine alla mia vita, non ero stata in grado di finire. Il mio nome è Abigail  Browm figlia del pastore evangelico Karl Browm e di Jhoanna Smitt. Mio padre morì dopo qualche anno dalla mia nascita, quindi non seppe mai delle mie farneticazioni -definite così dal Pastore White succeduto nella chiesa evangelica a mio padre-.  Mia madre fu scacciata dalla comunità dopo averli insultati durante una discussione in merito alla veridicità della mia vita precedente, poiché si era schierata dalla mia parte insultandoli come sbruffoni bigotti. Sapeva bene di esserci andata pesante, però era stanca di sentirsi consigliare di portarmi dallo psichiatra,  e tra l'altro, anche nauseata fino al midollo dal loro  volere  esorcizzarmi perché ero posseduta da un demone. Così, dopo qualche anno che iniziai ad andare a scuola, decise di trasferirmi in un altro rione, invitandomi però a tenere la bocca chiusa sulla mia vita precedente.  Mi disse che non aveva nessuna voglia di cambiare di nuovo casa, quindi di evitare di creare inutili discussioni con i vicini, che puntualmente venivano a farci visita a casa, e con i loro pettegolezzi sui giovani scapestrati, insistevano sui segni della fine del mondo.Laura