ricomincio da qui

La libellula


 L’animo sincero anche quando taceRivela con gli occhi il suo desiderio di paceE il suo ottimismo si esprime con i gestiChe rendono i suoi pensieri puri e onesti Laura L’occasioneL’occasione era bella.Volli sperare anch’io.Puntai in alto. Una stellao l’occhio (il gelo) di Dio? Giorgio Caproni
La libellulaLe parole si tramandano da più generazionida quando il mondo umano collegò i suoni alle azioniEssi hanno il potere di ricordareche dell’uomo muore il corpo, ma non il suo pensareLe idee si rinnovano e si adattano a ogni circostanzamentre  il poeta del passato silenzioso avanzaS’impone con versi che sanno colmareLa lacuna d’amore in questo nuovo andareLaura 
Il seme del piangereIl seme del piangereNon uccidete il mare,  la libellula, il vento.  Non soffocate il lamento  (il canto!) del lamantino.  Il galagone, il pino:  anche di questo è fatto  l’uomo. E chi per profitto vile  fulmina un pesce, un fiume,  non fatelo cavaliere  del lavoro. L’amore finisce dove finisce l’erba  e l’acqua muore. Dove  sparendo la foresta  e l’aria verde, chi resta  sospira nel sempre più vasto  paese guasto: Come  potrebbe tornare a essere bella, scomparso l’uomo, la terra» Giorgio Caproni------------ps: Grazie Carlo per avermi fatto conoscere Giorgio Caproni. Perché le parole belle bisogna sempre tramandarle.