ricomincio da qui

Insenature rigogliose


Lo sguardo corre su per le colline; s’insinua tra le grigie zolle e le secche erbacce disidratate dalla calura estiva.Un piacevole ricordo si fa strada tra i mille pensieri; memore di una libertà rubata dalla gioventù ormai andata. Intrepide fanciulle munite di coltello e paniere, si avventuravano nella natura selvaggia e benevola. In quel tempo la terra fiera e incontaminata, aveva molto da offrire ai suoi visitatori.Si riempivano le ceste della profumata cicoria;ed era uno spettacolo vedere quella verde corolla  che si spalmava sulla terra morbida e scura.Una volta raccolta e sbollentata si soffriggeva con l’aglio e il peperoncino; per poi servirla con pane raffermo e salsiccia arrostita.Una caraffa ricolma di vino di buona annata, annaffiava quell’umile pasto consumato intorno al fuoco.Non si pensava al politico corrotto, al senatore a vita e al leccapiedi scemottoLa vita era vissuta alla giornataSenza le tante cerimonie di una vita agiataLa libertà la annusavi sin dalle prime ore fresche del mattinoPur se vestita di cenci e coperta da un misero giubbinoUna vita di stenti che non conosceva la seccaturaDagli agi e i confort che sembrano render la giornata meno duraIn realtà siamo schiavi della tecnologia e dell’evoluzioneChe ci hanno ammaliato con le loro tentazioni.Laura