ricomincio da qui

Non tutti sanno che...


 Sbirciando le foto nei vari profili dei social web, mi rendo conto che molti di quei posti li ho visitati anch’io. Intenta com’ero a fantasticare sulle persone che in passato hanno bazzicato in quei luoghi, ho volutamente dimenticato d’immortalarlo con la fotocamera.Mi capita spesso di fare un passo indietro quando mi addentro in ambienti nuovi; e per poterlo fare, ho bisogno di sentire e di vedere con gli occhi di chi ancora non si era evoluto civilmente. Immagino risate di bambini, e donne alle prese con una vita poco agiata sfaccendarsi con panni lerci, e secchi di rame colmi di acqua sporca. Vedo uomini rientrare stanchi e sudati dal lavoro varcare la soglia di casa con il volto tirato e stanco, ma con gli occhi pieni d’amore e di gratitudine per la calorosa accoglienza della prole e della moglie.Voi penserete che stia lievitando questa mia peculiarità; e invece vi garantisco che in un attimo mi balenano davanti  agli occhi filmati di più vite vissute in passato e in diverse gradazioni sociali; dal ricco al povero, dal sano all’ammalato.Eh si! Perché ho pensato anche a chi aveva grosse difficoltà a curarsi, e quindi rispetto a oggi soffriva di più.  Oggi, grazie all’introduzione del social network, non è necessario avere tanta fantasia per immaginare cosa fanno gli altri.Una vita piazzata agli occhi del mondo, diversa per immagini, ma uguale per contenuto emotivo.Non si può godere del fascino ancestrale del luogo se si è emotivamente coinvolti in altre azioni.So quel che dico poiché è un esperimento che ho fatto anch’io, chiaramente ci ho rinunciato subito.Mi rifiuto categoricamente di perdermi un solo dettaglio delle mie emozioni visive; magari qualcuno mi dirà che con un buon obiettivo si posso immortalare attimi unici e irrepetibili; consentitemi di dissentire! La tecnologia distrae e riduce le sensazioni tattili che si possono provare nel visitare certi luoghi spettacolari.