ricomincio da qui

Ricorreva l'Estate di San Martino


Ho visto cose che voi uomini non potete immaginarecose che in altri tempi avevano la capacità di farti sognareRicorreva l’estate di San Martinodove si diceva che in ogni botte maturava il vinoE così che il pallido sole di un caldo giorno di Novembreiniziava a rallegrar le cantine rifornite a SettembreUomini seduti al calor del caminoMangiucchiavano olive nere annaffiate col vinocon pane secco che aveva perso il suo odorementre il formaggio stagionato aveva elaborato il saporeLe mani annerite dal duro lavoro impreziositi con orgoglio solo dalla fede d’orotagliavano e affettavano, condivano e imboccavanoquello che dalla campagna generosa ricavavanoErano uomini umili, onesti e con sani valoriche non avrebbero mai scambiato con gli odierni tesori beni accumulati con inganno e sfrontatezzarubati alla povera gente per la propria ricchezzaEgoisti prepotenti, idioti e nullafacentiche credono di essere furbi perché hanno vinto sul debole perdenteErano altri tempi quelli in cui il vero uomo poteva contaresull’amore della famiglia e quello che il lavoro nei campi gli poteva dare.