ricomincio da qui

La magia del suono naturale


 Oggi mi va di descrivere una giornata uggiosa; una di quelle che il maltempo rende piacevole il calore della propria casa.Non c’è un fuoco che arde nel camino -e a dirla tutta non c’è nemmeno il camino- però grazie alle mie memorie, la magia del fuoco la percepisco lo stesso. E poi anche l’udito mi regala suoni che mi portano indietro nel tempo: come il rumore della pioggia che batte sui vetri, o il fruscio del vento che soffia tra le fronde dei colorati alberi autunnali. In questo periodo dell’anno, dove le foglie si presentano secche e appassite, il rumore del vento tra i rami cambia; se lo si ascolta attentamente si può sentire anche un leggero tintinnare. Eh sì! È proprio così! Perché le foglie appassite urtando tra loro, e con i rami secchi, producono un suono diverso, direi quasi cantilenante.Con il tempo impari a riconoscere i diversi suoni delle stagioni, e le memorie immagazzinano ricordi per ogni nota.Quando passeggio, o mi diletto all’aria aperta, non amo ascoltare musica; per non esiste migliore colonna sonora dei suoni atmosferici.