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Il mio canto libero


 Conoscere l’origine delle proprie paure e delle proprie ansie non aiuta di certo a sconfiggerle. Ero presente da bambina quando queste mi venivano inculcate; ed ero persino consapevole che le paranoie me li sarei trascinata a vita.   A lungo andare i miei timori spesso e volentieri si sono trasformate in un salva vita -chiaramente non si riferisce alla vita in sé stessa- bensì nel riuscire a mantenere salde certe conquiste. Potrà sembrare strano ma anche le mie paure, spesso immotivate, hanno fortemente contribuito a sviluppare una sensibilità, logica e un’intuizione fuori dal normale che mi ha aiutato a comprendere e a prevenire l’evolversi di alcuni eventi pericolosi per la mia vita.So bene che con l’età le mie paure non si dissolveranno, ma sicuramente si modificheranno essendo indirizzate dalle difficoltà della vecchiaia.Chi mi sta vicino da parecchio tempo ha imparato a conviverci con le mie paure e sa bene che le ho innalzate più come corazza di difesa che come problema psicologico.  Qualcuno ha persino caparbiamente cercato di abbattere questo muro che mi protegge dal lasciarmi andare senza usare raziocinio e logica; e non nego che a volte sono stata sul punto di farlo;  ma ho desistito per la paura di dover convivere con un grave peso sulla coscienza.  Ho sempre saputo con certezza quali fossero i sentimenti da proteggere per stare bene: in primo luogo l’amore -e non quello che gli altri provano per me- bensì quello che io provo per loro; la conoscenza della profondità dell’affetto mi aiuta a riconoscere nel perdono la libertà del sentimento.Con il tempo ho compreso che i vincoli mentali non sono le ansie e le paure; bensì l’orgoglio, l’invidia, la cattiveria, l’odio e il rancore; e anche se a volte è faticoso liberare il pensiero da questi sentimenti negativi, alla fine il sacrificio viene ricompensato dalla libertà assoluta.