ricomincio da qui

Quando arriverà.


Stiamo vivendo un tempo che non ci saremmo mai aspettati arrivasse. Una guerra contro un nemico scaltro e invisibile. La nostra mente non riesce a pensare ad altro -ed è anche giusto poiché le vittime del covid sono davvero tanti: sono i nostri caduti in guerra, quelli che con la loro morte ci hanno insegnato come proteggere la nostra vita. Abbiamo a capo degli eroi che nonostante i gravi rischi non hanno mollato, e sul campo di battaglia hanno dato la vita.  Quando tutto questo sarà finito ci troveremo a combattere la guerra della ripresa , dovremmo essere pronti a rimboccarci le maniche e a riprenderci il nostro posto nel mondo del lavoro. I morti del covid ci hanno insegnato a stare in guardia, e soprattutto a non sentirci onnipotenti grazie ai soldi e al potere. Non è tempo di additare i colpevoli, ma è un dato di fatto che lo stato deve dimezzare gli stipendi onerosi per consentire il pane ai più poveri. Deve tenere in considerazione che tutte le imprese,  dalla più piccola alla più grande , devono essere aiutate. Le imprese sono coloro che danno vita alla forza lavoro. Questa guerra ci ha insegnato che non esiste economia senza operai, e che gli alti stipendi erogati immeritatamente devono essere rivisti, altrimenti ci troveremo a combattere la guerra dei poveri. Nulla accade per caso, e dobbiamo tenere conto di quello che stiamo vivendo per rivedere tutti gli errori, altrimenti continueremo ad essere vittime degli sciacalli. La ripresa delle nazioni è in mano ai capi del governo - siate onesti e umili, riconoscete il valore dei poveri che finora hanno mantenuto l'economia- mi rivolgo con fiducia alla vostra scaltrezza e intelligenza. E per iniziare prima a produrre, dovreste fare dei tamponi a tappeto e rimettere in attivo le persone sane. Vinceremo... Ne sono più che certa