ricomincio da qui

Lasciarsi cullare dalla marea


Ed eccoci qui! Ora che ho più tempo per scrivere sono stata colta da un profondo senso di apatia: un po' come quando sfiancati dalla poderosa nuotata ci si lascia cullare dalle onde.  Così ho deciso di godermi queste altre settimane di vacanza forzata dal lavoro -il che significa che qualsiasi cosa che farò in questi 20 giorni, sarà solo perché avrò voglia di farla-. 
 Ora che la tempesta  è quasi volta al termine, c'è gente che ha la fortuna di domandarsi a che cosa sono servite queste ferree misure precauzionali -dimenticandosi tra l'altro delle persone che hanno affollato ospedali e cimiteri. Gli agnostici e gli atei,  fanno fatica a vivere questo rallentamento di contagio come un miracolo; mentre a me, come a tutti i credenti, viene facile ringraziare il buon Dio. Ora non resta che augurarci che tutti i buoni propositi del governo di far rinascere un Italia migliore, funzionino. Nonostante lo stipendio dimezzato dalla cassa integrazione, e la mia pausa forzata, continuo a credere che ci riprenderemo alla grande. Il mio motto è sempre lo stesso : un passo indietro per farne uno avanti! Avete presente quando volete fare un salto più grande e prendete la rincorsa? Bene quei passi indietro sono la premessa di un passo importante.E poi lo sappiamo tutti che l'essere umano nelle sfide sfodera grinta e caparbietà. Sono oltremodo fiduciosa nella ripresa ... e non ho nessuna intenzione di sbagliarmi.