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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

Per chi volesse leggere la storia"Un passo indietro per farne uno avanti" sin dalle prime pagine;basta cliccare sui link.

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« Un passo indietro per fa...Un passo indietro per fa... »

Un passo indietro per farne uno avanti :"I vecchi mezzi d'igiene".

Post n°268 pubblicato il 23 Ottobre 2011 da lascrivana

Io e Beppe finimmo di fare colazione in silenzio;lamentandomi di tanto in tanto per gli acciacchi dovuti alla scomoda posizione notturna e al duro giaciglio.

Ricordo che la nonna mi disse che in passato per dormire comodi,usavano dei materassi di tela di manifattura propria utilizzando un imbottitura di crine.

Ripensandoci avrei potuto sostituirla con erba secca e morbida; se fossi riuscita a trovare dei sacchi.

Espressi il mio pensiero ad alta voce,così Beppe,tutto felice si propose ad  aiutarmi.

Ci avviammo al vecchio forno del pane,costruito con mattoni di terracotta e chiuso ermeticamente con un portello di ghisa spesso un cm all’incirca,trattenuto da un asse di ferro  cilindrica di 20 mm  infilata dentro dei manici,anch’essi di ferro battuto,cementati nei mattoni ai lati della bocca del forno.

Lo aprimmo e scovammo all’interno,trovando quello che ci serviva per creare un morbido giaciglio.

Oltre ai sacchi di tela bianca,che un tempo erano serviti per il trasporto e la conservazione della farina,trovammo una madia di legno utilizzata per impastare il pane, e una padella forata per arrostire le castagne.

E tantissimi altri utensili utili,che in futuro potevano anche farmi comodo.

Lavai i vecchi sacchi di tela nella stessa maniera in cui lavavo i vestiti,utilizzando la cenere bianca in acqua bollente.

Dopo averli risciacquati, facendomi aiutare da Beppe, li strizzammo per bene, trattenendo i lembi dei lati e contorcendoli con un moto l’uno all’inverso dell’altro.

Finito di eseguire codesta operazione,Beppe m’indicò la strada da seguire per rifornirci della paglia secca,trascinandoci dietro i sacchi ancora umidi per riempirli.

Salimmo un sentiero di grosse pietre tracciato nella  radura di fitte conifere rivestiti dai caldi colori autunnali tra castagni,noci e melograni:

Di tanto in tanto ci fermavamo per fare una scorpacciata dei loro frutti,raccogliendone anche nei secchi che ci eravamo portati dietro insieme ai sacchi.

Arrivammo in una grande aia circondata da pini e abeti;e li trovammo erba secca a sufficienza per riempire i due sacchi di tela,asciugatisi durante il tragitto.

Il ritorno fu più faticoso,per via dei pesi dei sacchi e dei secchi; la frutta secca consumata,durante il tragitto, ci aveva messo sete.

Ci fermammo a bere presso una fontana di acqua sorgiva,scavata nella roccia,dissetandoci e giocherellando schizzandoci l’acqua addosso.

Arrivammo al vecchio casolare che era già l’ora di pranzo e Beppe dovette fare ritorno immediatamente a casa,altrimenti i nonni si sarebbero preoccupati.

Mi salutò baciandomi sulla guancia affettuosamente promettendomi che l’indomani sarebbe ritornato con altri viveri,non dimenticando di riferire ai nonni della nostra amicizia,così essi,non si sarebbero preoccupati del suo ritardo.

“Ma … i tuoi nonni potrebbero,giustamente diffidare della mia presenza.”

Ribadii allarmata,per paura che loro potessero impedirgli di avvicinarsi a me.

“Stai tranquilla …. Loro si fidano del mio istinto”

Mi rispose Beppe con tono fiducioso:

“Dicono che ho la capacità di leggere nel cuore della gente”.

“Io penso che tu dovresti fare più attenzione a chi ti trovi davanti!”

Esclamai rigorosamente.

“Fidati di me come fanno i miei nonni”.

Detto questo mi salutò.

Dopo che se ne fu andato portai al piano di sopra i sacchi  pieni di paglia,e li sistemai sul letto.

Diedi una ramazzata alla casa e sbirciai in giro per trovare oggetti utili alla sopravvivenza.

In uno stipite di noce invecchiata,posto poco lontano dal letto,trovai anche un vecchio urinale di ghisa bianca,utilissimo per i miei bisogni notturni.

Durante il giorno mi adattavo nelle radure nascoste,utilizzando i vecchi metodi di igiene;

rendendomi conto che la nonna aveva ragione,quando io affermai che in passato,la pulizia doveva essere scarsa non usufruendo dei mezzi igienici disponibili di oggigiorno,compresa la stessa carta igienica;lei mi contraddisse rispondendomi:

“L’acqua c’è sempre stata!Magari non proprio in casa,ma erano disponibili ruscelli e fiumi per la pulizia e il rifornimento,e rimaneva sporco solo chi lo voleva, e che,comunque, madre natura ci riforniva anche di morbide foglie per una pulizia più completa!”

Sorrisi al pensiero della loro creatività nell’usare gli espedienti naturali per la loro igiene e sopravvivenza rendendomi conto,che malgrado apparentemente apparivano più ignoranti,avevano acquisito molta più esperienza e praticità di un qualsiasi acculturato odierno,che dispone solo di esperienza teorica:

“Loro la vita l’avevano realmente vissuta!”

Esclamai ad alta voce,orgogliosa di essere loro figlia.

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Commenti al Post:
trampolinotonante
trampolinotonante il 23/10/11 alle 08:53 via WEB
simpaticissimo e molto sincero. Dai, che va bene! buona domenica! tt
 
 
lascrivana
lascrivana il 23/10/11 alle 08:55 via WEB
Era la realtà nuda cruda. Oggi danno tutto per scontato.
 
 
lascrivana
lascrivana il 23/10/11 alle 09:12 via WEB
Bene Giuseppe,ho ridato un occhiata e ricorretto le punteggiature. Se ancora esistono errori comunicamelo,credimi il mio io non ne risente,la mia creatività è sufficiente per inorgoglirlo.
 
vargen
vargen il 23/10/11 alle 09:01 via WEB
'giorno L. mi piace l' ambientazione, ma... Come stai?
 
 
lascrivana
lascrivana il 23/10/11 alle 09:02 via WEB
Bene e mi mancano le tue correzioni. Cerco di usare i tuoi consigli,ma ancora c'è molto da rivedere a quanto pare.
 
LUNA.PIENA40
LUNA.PIENA40 il 23/10/11 alle 14:30 via WEB
nuove e importanti lezioni che solo una maestra è in grado d'impartire... la vita. buona domenica.
 
 
lascrivana
lascrivana il 23/10/11 alle 15:23 via WEB
Nel dopo guerra e durante la guerra,tra la miseria e la fame,bisognava arrangiarsi in tutto,anche perché a volte erano costretti ad isolarsi in casette sulle montagne,convivendo con più famiglie,per sfuggire agli assalti cittadini,lontani da ogni tipo di civiltà;bagni e carta compresi.
 
A.Dr.Faust
A.Dr.Faust il 23/10/11 alle 15:34 via WEB
"...e rimaneva sporco solo chi lo voleva".
Vivida ed intensa descrizione di vita. Un sorriso
 
 
lascrivana
lascrivana il 23/10/11 alle 15:38 via WEB
A buon intenditore poche parole bastano. Basta solo aver la voglia d'imparare.
 
fabrizia2009.p
fabrizia2009.p il 23/10/11 alle 21:04 via WEB
Tornata in auge a deliziare lettori virtuali con immaginazione e fantasia e un pizzico di talento! Ciao Laura!
 
 
lascrivana
lascrivana il 23/10/11 alle 21:06 via WEB
Sufficiente per farmi stare bene. Ciao Fabrizia.
 
stenivi
stenivi il 24/10/11 alle 10:15 via WEB
 
 
lascrivana
lascrivana il 24/10/11 alle 19:25 via WEB
Grazie!Ricambio il tuo augurio.:-)
 
Alltogether1
Alltogether1 il 24/10/11 alle 16:33 via WEB
Friulin friliuan un bacetto qui , un bacetto là e tua settimana ? Vola ! Oppalà...ciao By All *-*
 
 
lascrivana
lascrivana il 24/10/11 alle 19:26 via WEB
Pure i mesi e gli anni volano!Accidenti,al tempo hanno messo le ali.
 
LunaIsola
LunaIsola il 24/10/11 alle 18:18 via WEB
.... Sto aspettando il "passo avanti" (dov'è ?) Sorrido... ovviamente scherzo (anche se non del tutto;) Cristina MCM
 
 
lascrivana
lascrivana il 24/10/11 alle 19:29 via WEB
Mille modi per interpretare il passo avanti. Intanto Sibilla per raggiungere il bosco ha fatto un passo avanti nel tempo,poi per sopravvivere ne ha fatto uno indietro,ricordando i metodi della antica cultura. E ora possiamo continuare ad andare avanti nella storia,ritornando indietro con il pensiero. Ricambio il sorriso.
 
   
LunaIsola
LunaIsola il 25/10/11 alle 17:35 via WEB
A volte ci sembra di procedere... ma restiamo incagliati nel passato. IL passo avanti che intendevo, non sono i passi nel bosco. Sono le antiche convinzioni cancellate dal buon senso. Cristina MCM
 
     
lascrivana
lascrivana il 25/10/11 alle 19:44 via WEB
Il titolo in realtà è"un passo indietro per farne uno avanti". Il passo indietro viene compiuto,perché si passa da una vita di agi,a una vita di sacrifici. Per scelta o forzatamente? Un po' per tutti e due motivi. Il racconto rispecchia il dramma di questi giorni e le problematiche che affrontano i ragazzi diversamente utili in una società che andata anche fin troppo avanti per le difficoltà che hanno ad apprendere. Così il passato indietro lo faccio anche per i ragazzi come Beppe;perché è in quel tempo che loro riescono a completarsi e a sentirsi meno diversi.
 
alfazulu31
alfazulu31 il 30/10/11 alle 16:06 via WEB
Sempre più bella la storia di Sibilla. E ancora mi fa ritrovare ricordi che pensavo dimenticati (sai la botta sul palo della luce...). Il letto di frasche e paglia, era una "cult" da bambini, i lettini nella stalla con l'asino e i due cavalli dei nonni (ora è rimasto solo uno che ha il cavallo in paese gli altri hanno tutti il trattore). Anche il bagno al fiume ritorna, qui più avanti nell'età, storie di campeggi liberi sui monti, non c'era che il torrente per l'igiene. Il bagno nell'acqua di monte è rimasto un rito, almeno una volta all'anno non mi faccio mancare il brivido dell'acqua dei ruscelli di montagna...l'ultima volta ci fu scommessa, risate sui 2000...ah ma questa è la mia storia, ascolto la tua e ti ringrazio.
 
 
lascrivana
lascrivana il 30/10/11 alle 16:52 via WEB
E ci ritufferemo nel passato con tantissimi altri ricordi che hanno fatto di noi le persone che siamo ora.
 
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INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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