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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.
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Messaggi di Dicembre 2018
Post n°1582 pubblicato il 27 Dicembre 2018 da lascrivana
Il 2019 E’ Una vittoria condivisa con chi ti ha aiutato a raggiungerla Un raggio di sole dopo la tempesta Un sogno reale che corona un’illusione Una promessa mantenuta Una carezza a lungo trattenuta Un bacio di buon augurio Un abbraccio di fratellanza Uno sguardo carico di amore Un impegno a tutte le ore Per rendere migliore il nostro tempo E per aiutare chi ha bisogno nel frattempo Per esserci per tutti coloro Che del tuo aiuto ne hanno fatto un tesoro Che hanno scongiurato ogni insidia maligna Per tramutarla e far fruttare la tua vigna E’ tempo di riconoscenza Di gratitudine e benevolenza Non compatitemi se credo nel cambiamento Se mi auguro che il sistema subisca un mutamento Qualcosa di grande e di speciale Che renda migliore il prossimo Natale Una buona fine è il mio augurio sincero Che il nuovo anno sia sentito e vero E che di virtuale rimanga solamente Il buon pensiero da condividere con la gente
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Post n°1581 pubblicato il 20 Dicembre 2018 da lascrivana
Alla stazione di Santa Fè è in arrivo un treno al binario tre Il Polo Nord di ricchi doni lo ha caricato per distribuirli a tutti i bimbi del creato Gigi, Nicola, Serena e Mariapia gridano gioiosi dalla sciovia "Babbo Natale si è aggiornato e all'aeroporto di Malpensa è atterrato" Un TIR pieno di sacchi ha ribaltato con regali e delizie per ogni palato E per chi ha tutto e non si aspetta niente troverà scatole vuote da riempire per la povera gente Mentre chi è solo e senza assistenza troverà un sito per ogni emergenza Questa filastrocca fantasiosa e virtuale elargisce a tutti un reale BUON NATALE Tanti cari auguri sinceri e affettuosi abbracci, baci e sorrisi radiosi Laura |
Post n°1580 pubblicato il 16 Dicembre 2018 da lascrivana
Caro Babbo Natale, nonostante sia un po’ cresciutella la letterina te la voglio scrivere lo stesso. -Eh!? Cosa mi chiedi? Se sono stata buona ? Ma si dai forse lo sono stata anche un pochino troppo. E poi le mie richieste non sono così costose. Ti chiedo solo di poter godere ancora del frutto dei miei sacrifici. Si è vero che ti chiedo anche la pace nel mondo e la salute per tutti i miei cari; sono tanti, quindi è una richiesta che puoi esaudirmi perché non ho peccato di egoismo-. E poi ci sarebbero un sacco di altre richieste, come quelle di ridurre le tasse, o quantomeno di poter avere maggiore guadagno per poterle pagare. Insomma ti chiedo una bilancia che sappia equiparare entrate e uscite. Vorrei tanto che ci fosse più lavoro per tutti e gente che sia disposta a lavorare. E poi, parliamoci chiaro, non è che mi dispiacerebbe se fosse possibile distruggere la criminalità; ma già con la richiesta di pace nel mondo è sottintesa. Penso di essere stata sufficientemente onesta nelle mie richieste. -Eh? Cosa mi chiedi se desidero qualcosa solo per me?- Lo sai che cosa voglio … non m’interessa il lusso e la potenza. Io sono già contenta con quello che ho; altrimenti non ti chiederei di aiutarmi a mantenerlo.
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Post n°1579 pubblicato il 12 Dicembre 2018 da lascrivana
Le strade coperte da una spessa coltre di neve sembravano tutte uguali. Il paese, agli occhi di Giada, quella mattina appariva magico e suggestivo: con le sue case dai tetti spioventi spolverati di bianco, le luci a intemittenza colorate che disegnavano i contorni delle finestre e dei balconi; con il verde brillante delle ghirlande appese alla porta e i pupazzi di neve con tanto di cappello di babbo Natale piantonati nei cortili. Giada camminava da più di un’ora senza mai decidersi di bussare a quella porta. Joy era in casa, di questo ne era certa; la luce fioca e danzate del camino non lasciava dubbi. Il cuore le batteva a mille, e i crampi le stringevano lo stomaco in una morsa di ferro; e se non si sbrigava a fare una scelta sicuramente le sarebbe venuto un infarto. Più volte aveva immaginato quell’incontro; e infinite volte si era maledetta per non essersi lasciata andare. L’idea di dover essere solo una delle tante non le garbava affatto. Se avesse ceduto, non avrebbe mai potuto fare a meno di lui; e allora sarebbe diventata come le altre … solo una pagina da leggere al momento del bisogno. Lei voleva essere il libro; il suo diario di bordo. Lei voleva essere l’unica donna del capitano; non la sguattera del marinaio. La voce della ragione le consigliava di tornare indietro e di allontanarsi da lui al più presto possibile; mentre la voce dell’anima la supplicava di suonare il campanello di Joy. C’erano dei momenti in cui le sembrava che il desiderio di Joy fosse così forte da comunicare con lei telepaticamente; se chiudeva gli occhi riusciva anche a percepire il respiro di lui sulla sua pelle. Il ricordo della passione che ormai da tempo covava per lui, in quel momento era divampata in un vero proprio incendio che la stava bruciando viva. Aveva sete… voleva dissetarsi dalle sue labbra tumide e piene. Chi guidò le sue gambe fino a casa di Joy, non fu la ragione, bensì il sentimento. La sua mano tremante premette il bottone del campanello, e rimase attaccata fino a che una voce infastidita dall’altro della porta la costrinse a ritrarla: - - Chi diamine è che suona in questo modo. Non sono mica sordo!- Quando Joy aprì la porta rimase sbigottito. Confuso ed emozionato allo stesso tempo riuscì a malapena a balbettare un tremante invito a farla entrare. I loro occhi s’incrociarono per un tempo indefinito, si confidarono senza che la bocca pronunciasse parola; … poi … i loro corpi si congiunsero in un lungo abbraccio. Era arrivato il momento di accendere le luci all’albero di Natale.
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Post n°1578 pubblicato il 09 Dicembre 2018 da lascrivana
Le sinuose fiamme che si elevavano dai ceppi nel camino, sembravano danzare al suono del delicato strimpellare della chitarra di Joy. I caldi colori del giallo e del rosso, s’intrecciavano armoniosamente tra lo scuro del carbone del legno bruciato. Le note rilasciate dalle sue dita leste ed esperte, risvegliavano in lui ricordi ancor più accesi e caldi del fuoco che scoppiettava nel camino.Le sue mani sul corpo di Jenny, di Diana, di Camille, di Lisa; le dita avide alla ricerca di nuovi solchi da esplorare… dalle corde giuste da far vibrare. Di storie con donne ne aveva avute tante, ma solo loro avevano lasciato una traccia indelebile nelle sue memorie. Joy era bello, intelligente, carismatico e soprattutto amava tutte le donne; le aveva sempre portate su un piedistallo e le aveva fatto sentire uniche. Anche a Giada piaceva tanto questo suo lato del carattere; e se ne era innamorata proprio per questo. Solo che a lei non piaceva essere unica tra tante, lei voleva essere l’unica e basta. Per Joy, Giada rappresentava il sogno, l’impossibile da conquistare. La sua ferrea volontà lo aveva destabilizzato; non sapendo come comportarsi con lei. Non poteva farle le promesse che si aspettava; e ne tantomeno rassicurarla sulla sua totale disponibilità. Joy era un artista di successo ed era sempre in giro per il mondo; e come un bravo marinaio, aveva una donna che lo aspettava ad ogni porto. Eppure da quando aveva conosciuto Giada, non aveva avuto più altro desiderio che se non quello di conquistarla. Lei era stata la sua musa preferita; per lei aveva composto musiche e brani che l’avevano portato a raggiungere un successo mai ottenuto prima d’ora. Le dita sulla chitarra si muovevano da sole; e la musica che la mente gli dettava, faceva vibrare le corde prima che venissero pizzicate dalle sue abili mani. In quel momento, la chitarra assumeva le generose forme del corpo di Giada; e toccare le corde giuste lo desiderava da troppo tempo ormai. Joy era consapevole che la magia delle bellissime sensazione scaturite dal ricordo di Giada erano la chiave del suo successo; e che, finché avrebbe alimentato il sacro fuoco dell’immaginazione, le sue dita avrebbero continuato a creare le composizioni più belle. Un sorriso radioso all’improvviso si disegnò sul suo volto malinconico … forse non era solo colpa di Giada se ora non stavano insieme.
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Post n°1577 pubblicato il 03 Dicembre 2018 da lascrivana
Con Natale alle porte diventa tutto più frenetico e caotico; devo inventarmi qualcosa di frenetico per sfuggire al solito tran tran familiare. L’idea di dovermi scervellare a cercare regali per tutti, mi fa diventar matta! E poi, che doni del cavolo si va a fare e a ricevere; tutta roba che il giorno dopo avremmo sicuramente accantonato per riciclare, o per perdere tempo ad andare in negozio a scambiare con qualcosa di più piacevole. Dovrebbe esserci la lista dei regali di Natale, proprio come quella delle nozze. Vuoi regalarmi un paio di calzini? Va bene; ma almeno compra quelli che preferisco! Oh! Ma che idea straordinaria che mi è venuta? E se creassimo un reparto apposta nei grandi magazzini? Si, uno di quelli dove mischi un bel po’ di roba e di tutti i prezzi con tanto di inviti da distribuire ad amici e parenti in modo che vadano sul sicuro quando devono scegliere il regalo da fare. Daila rifletteva proprio su questo prima che il direttore del grande magazzino la distogliesse dai suoi sogni ad occhi aperti. Lo sguardo che posò su Fernando era carico di grandi aspettative. La sua bella idea poteva essere realizzata; e finalmente ognuno avrebbe avuto il suo bel regalo da scartare! Geniale, si in quel momento pensava davvero che la sua idea non avesse nessuna possibilità di fallimento. Finalmente non voleva più sfuggire al suo caotico Natale in famiglia. Quest’anno l’albero di Natale sarebbe stato carico di doni su misura. Oddio! È vero, anche la taglia non sarebbe stata più un problema; e nemmeno la misura dell’anello! Tutto sarebbe stato più semplice e veloce. Un registro, si bisognava anche tenere un registro con tanto di nome e cognome del destinatario e della sua lista di regali Natale. Un lavoraccio in più per le commesse, ma con i guadagni extra che Fernando avrebbe avuto poteva di sicuro permettersi di assumere personale in più per le feste. E poi, per chi non aveva tempo per scegliere di persona l’oggetto, bastava fare una telefonata con tanto di nome e cognome del ricevente, per trovarlo subito pronto da ritirare. -Diteci quanto volete spendere, e noi vi diremo il regalo che preferiscono trovare sotto l’albero i vostri amici e parenti! – Si, come biglietto e insegna pubblicitaria del reparto sarebbe proprio andata bene. Daila era così sicura del successo della sua brillante idea, che già si sentiva di avere la promozione in tasca.
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Post n°1576 pubblicato il 02 Dicembre 2018 da lascrivana
La costanza e la caparbietà, l'umiltà e la curiosità stanno ripagando tutti i miei sforzi. Se avessi temuto l'opinione pubblica e la paura che palesare la mia ignoranza mi avrebbe reso ridicola, sicuramente non avrei ottenuto gli stessi risultati di oggi. Per molti può sembrare inutile questa mia rincorsa nel perfezionare la corretta forma espressiva per descrivere le mie emozioni, i sogni e le mie fantasie; per me invece rappresentava un traguardo quasi irraggiungibile (scrivo "rappresentava" poiché oggi mi sembra possibile) .Leggendo i miei vecchi post, mi sono resa conto di quanto fosse penalizzata la mia fantasia, proprio a causa della mia ignoranza. La presa di conoscenza dei miei errori ortografici, testimonia i miei miglioramenti. Ora che la strada sembra tutta in discesa, non nutro gli stessi fervori per quelle determinate cose che in passato mi avevano sedotto. Sia chiaro che non è diminuita la mia passione per la scrittura, semplicemente ci sono stati dei cambiamenti a livello emozionale. La freschezza dei principianti ricarica sempre di nuova energia. La condivisione è importante; poiché è proprio empatizzando con chi intraprende con entusiasmo lo stesso percorso, che si possono raggiungere risultati migliori. Sia ben chiaro che per me riportare alla luce le antiche sensazioni non è affatto difficile! Musica, lettura e cinema hanno il potere di accendere le mie fantasie a dismisura. |
Inviato da: tanmik
il 29/02/2024 alle 05:50
Inviato da: tanmik
il 29/02/2024 alle 05:50
Inviato da: cassetta2
il 21/02/2024 alle 08:52
Inviato da: tanmik
il 15/02/2024 alle 04:08
Inviato da: tanmik
il 15/02/2024 alle 04:08