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Messaggi di Febbraio 2025
Post n°1917 pubblicato il 11 Febbraio 2025 da lascrivana
Mi sono sempre raccontata mille storie; ho girato pellicole e pellicole di film. Per ogni situazione ci ho ricamato sù una storia personale. Non ho mai dato per scontato che le mie fantasie fossero vere; ma sono sempre stata un acuta osservatrice. Questo mi ha consentito di prevedere alcuni azioni che poi, tra l'altro si sono verificate. Osservare, studiare, capire, curiosare; hanno alimentato i miei sogni e le mie passioni. Mi piacerebbe riuscire a scrivere ancora storie come in passato; purtroppo il tempo delle favole è finito. Oggi mi racconto la realtà. La verità è, che dopo la morte dei miei giovani cognati e fratello, la vita mi ha mostrato la sua precarietà. Così ho pensato di vivere ogni attimo con tutta me stessa, anima e corpo. La mia anima sta guarendo; lentamente la ferita si sta rimarginando, e sono meno vulnerabile del passato. Continuo a seguire sempre il cuore per le mie scelte; anche se queste alla fine sono meno vantaggiose delle altre. Sono fatta così, di carne e spirito. Mi appassiono a tal punto da non consentire a nessuno di sfatare il mio sogno. Il forte desiderio di realizzare i miei obiettivi, mi spinge a rimanere la, dove il mio cuore ha messo radici. Ed è li, proprio lì, che che le mie idee metteranno le ali. Forse anche questo è un modo per continuare a raccontarsi favole. Ma questo lo scopriremo solo vivendo. Resilienza ed entusiasmo, premieranno la mia fiducia. |
Post n°1916 pubblicato il 09 Febbraio 2025 da lascrivana
Mi sono imbattuta per caso nella vita di Modigliani. Affascinata da questo geniale artista dalla breve vita, ho fatto numerose ricerche e ho visto alcuni video inerenti alla sua biografia. Mi ha intrigato la passione per l'arte, ma anche il suo grande amore per Jeanne Hébuterne. Nello scorrere le pagine della vita di Modì "il pittore maledetto" come spesso veniva definito, ho capito perché Jeanne l'avesse amato intensamente e disperatamente. Lo ha seguito persino nell' oblio suicidandosi dopo la sua morte. Ha sfidato le leggi della natura, spinta da un dolore cieco e insopportabile, si è buttata da una finestra, portando con sé anche il bimbo che aveva in grembo. Morta sul colpo non ha avuto il tempo di pensare all' altra figlia, che aveva chiamato come lei "Jeanne". In fondo, avrebbe avuto dei buoni motivi per affrontare e superare il dolore per la morte di Modi, gli aveva dato ben due figli, e avrebbe potuto riversare il suo grande amore su di loro. Una disperata fine, come è stata la sua penosa e appassionata esistenza al fianco di Modigliani. In fondo era spesso ubriaco, e alla mercé del suo delirio artistico. Aveva poco tempo per lei e la sua famiglia. Forse, se non avesse bevuto i quattro soldi che guadagnava, costrigendosi a soggiornare in spazi freddi e umidi, sicuramente sarebbe vissuto più a lungo. In entrambi c' è stato davvero poco amore per la propria vita; figurati se avrebbero potuto averne per i figli. In ogni caso, la sua arte ha reso immortale sia lui, che la passione di Jeanne. Se avesse vissuto più a lungo, avrebbe potuto godere finalmente della rendita del suo successo; poiché i suoi quadri si vendettero di più subito dopo la sua dipartita. Che dire di Jeanne? La sua anima, la sua passione, immortalata nello sguardo. L'unico memorabile che Modigliani sia riuscito a ritrarre alla perfezione ; poiché la maggior parte dei suoi ritratti hanno gli occhi senza iridi e pupille. |
Post n°1915 pubblicato il 07 Febbraio 2025 da lascrivana
In queste breve narrazioni di viaggio, più che raccontare delle città visitate, mi piace soffermarmi sulle diverse emozioni e sensazioni. A volte contrastanti, ma pur sempre ricchi di nuovi espedienti.
Affacciata dal finestrino del treno, osservavo la schiera di case che delimitavano il binario. In base al clima e al territorio cercavo di immaginare che tipo di famiglia abitasse. Ad alimentare le mie fantasie, erano gli elementi esterni delle abitazioni, oppure quelle interne, che casualmente intravedevo dalle finestre. Il senso di non appartenenza mi metteva a disagio; volsi lo sguardo altrove, schiacciando quella fantasia come un brutto ricordo. Da piccola, mi capitava sovente di sentirmi fuori luogo, nonostante fossi costretta a soggiornarci poiché non ero io a decidere le destinazioni. Da grande è stato diverso; nel momento in cui ho avuto la sensazione di non appartenenza, sono scappata. Difficilmente rimango o ritorno in quei luoghi che mi mettono soggezione e tristezza. La stessa sensazione di malessere mi assale anche quando visito alcune chiese antiche; è come se quell'oscurantismo mi opprimesse. Invece sono certa di essere nel luogo giusto, nel momento in cui la sensazione di benessere mi invita a soggiornare, o ad aver desiderio di ritornarci. Mille pensieri s'incastrano tra di loro solo osservando da un finestrino; e nel mentre fantastico, il tempo scorre velocemente. In men che non si dica sono già ferma alla stazione intenta a scaricare le mie valigie. Che fatica tirarle giù per poi scenderle dai pochi gradini della porta del treno. Il viaggio è terminato. Ora posso respirare l'aria della nuova città che sto andando a visitare. A differenza del senso di estraneità che ho provato nel guardare le altri stazioni dal finestrino, qui, alla mia fermata di Milano, inizio a sentire il senso di appartenenza. Lo stato d'animo cambia, e ben presto si adatta a quello di turista. Osservo tutto minuziosamente, in modo che nulla sfugga alle mie memorie. Non mi piace fotografare, priverei del tempo prezioso alle mie emozioni. La corsa frenetica delle persone, specie nella metro, conferma lo stress quotidiano dei Milanesi. Ma io non ho fretta, sono solo una turista per una breve vacanza. Milano è grigia, come le case e gli edifici. Fortuna che le gigantesche insegne di pubblicità diano una nota di colore e vivacità agli edifici.
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Post n°1914 pubblicato il 06 Febbraio 2025 da lascrivana
Non parlerò raccontando dei miei doni spirituali; non è necessario che gli altri ne siano a conoscenza. Le mie opere sono sufficienti per sapere da chi e da cosa sono ispirati. Educata dalla più grande opera che sia mai stata scritta "la Bibbia" ho basato la mia vita su come compiacere me stessa: vivendo e praticando "la parola di Dio" . Non sono perfetta! Ed è proprio questo che da valore al mio credo: poiché nonostante le tentazioni, ho scelto di fare come era giusto. Ho sempre cercato la verità attraverso il Vangelo, ed ho trovato sempre una soluzione a tutte le negatività. Per molte persone, avrei potuto ottenere di più, se solo lo avessi voluto. Bisogna ora solo capire cosa si intende per il "molto di più" ? Quale valore si dà alle "persone" con il molto di più? Io ne do veramente tanto di valore a i miei simili; anche se sono consapevole che non sempre la mia fiducia viene ricambiata. La gratitudine è una gran bella cosa; e io sono grata a Dio perché mi ha insegnato a non pretenderla da chi trae beneficio del mio aiuto, bensì dal risultato degli eventi. In fondo, noi non siamo soli; e ritengo che siamo più felici se godiamo anche del successo altrui. Noi possiamo aiutarli, consapevoli che il nostro intervento sarebbe vano senza un terreno fertile. Il nostro aiuto e il nostro sapere, sono solo dei valori aggiunti; allo stesso tempo, se tendiamo bene l'udito, possiamo godere dei benefici, di quello che l'altro ha da insegnarci.
Se riflettiamo attentamente, ci rendiamo conto, che noi ci scambiamo informazioni costruttive continuamente. Se sommiamo il vecchio con il nuovo, possiamo raggiungere risultati maggiori! E con questo giungiamo alla conclusione, che, abbandonarci al vittimismo, non aumenta il nostro valore, al contrario riduce la nostra autostima. |
Post n°1913 pubblicato il 02 Febbraio 2025 da lascrivana
L'acqua piovana sbatte sui vetri della finestra, incorniciando gli alti abeti, in una vista suggestiva. Lo scrosciare rimbombante della pioggia sul tetto, copre tutti gli altri rumori. Mentre i fulmini squarciano il cielo in due, i tuoni assordanti incutano ansia e paura. Ho sempre avuto paura dei tuoni; ho letto delle storie allucinanti in merito alla loro caduta; di come hanno incendiato e fulminato persone, e come queste hanno brutalmente perso la vita. Una volta mi piaceva la pioggia, anche quando questa era abbondante come oggi. Negli ultimi anni, i disastri violenti che hanno provocato ingenti danni e molte vittime; hanno fatto perdere parecchio fascino ai temporali. Mentre scrivo, vengo distratta dal lieve tintinnare sul balcone; mi affaccio alla finestra e vedo che la grandine ha già ricoperto parte del cortile. Fortuna che i granelli non sono grossi come quelli che si sono manifestati in altri paesi; almeno possiamo limitare i danni. A quanto pare, anche febbraio sta facendo la voce grossa. La sua ira inizia a diventare davvero ingestibile. Lo scrosciare delle acque, con il passare del tempo diventa sempre più violento. Sicuramente avrà iniziato a fare qualche danno nelle zone più a rischio. Il tintinnare della grandine aumenta; incuriosita mi affaccio dalla vetrata del balcone, e la vedo rimbalzare come biglie sui rami secchi del pesco. Distruggerà sicuramente quei pochi fiorellini. |
Post n°1912 pubblicato il 01 Febbraio 2025 da lascrivana
Il mese di febbraio si presenta all'appello come uno scolaretto dilgente. Puntuale inzia con le sue giornate ancora fredde. La memoria di questo mese è rallegrata da vivaci colori Le infinite maschere sfilano davanti ai nostri occhi arricchite da nuovi personaggi di eroi ricorrenti; mentre quelle classiche, come arlecchino e pulcinella, le troviamo illustrate solo sui libri di scuola, insieme a napoleone per la storia, e lo stivale per la geografia. Tutto a un inzio e una fine; fortuna che abbiamo una memoria che ci ricorda il valore dell'ingegno passato; altrimenti tutti i sacrifici per le idee geniali e creative, sarebbero vani. |
Inviato da: lascrivana
il 15/02/2025 alle 05:45
Inviato da: lascrivana
il 15/02/2025 alle 05:42
Inviato da: woodenship
il 14/02/2025 alle 23:05
Inviato da: Vince198
il 13/02/2025 alle 13:35
Inviato da: lascrivana
il 13/02/2025 alle 05:42