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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.
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Messaggi del 17/05/2019
Post n°1620 pubblicato il 17 Maggio 2019 da lascrivana
In questo anno in cui sono stata poco presente sul web, ho fatto un viaggio attraverso due cicli differenti di vita: la fine e l’inizio. Ho modo d’interagire intensamente con un esserino che si apre alla vita iniziando dal nulla; e di un altro essere che si approccia a lasciarla ritornando al nulla. Ho viaggiato attraverso i primi gesti spontanei, i primi versi di riconoscimento, i primi abbracci affettuosi; per poi morire lentamente in quella bocca che fatica a pronunciare una parola correttamente; in quelle mani che non rispondono più alle proprie esigenze, in quello sguardo assente che a tratti di presente lucidità invoca la morte. Nessuna gratitudine da parte di entrambi; una è troppo piccola per riconoscerla, l’altra ha dimenticato cos’è. Molto probabilmente se non avessi avuto cinquant’anni e non mi fossi mai addentrata nel mondo della scrittura, non avrei mai potuto descrivere razionalmente questi momenti così straordinariamente belli, e così tristemente devastanti. Passo dall’inno alla gioia alla nenia del pianto sofferente alla stessa velocità della luce. Sono stati attimi in cui ricordo con esattezza dove sono stati loro; ma che non so proprio dove sia stata io. I miei sogni e le mie fantasie appartenevano a un mondo non condivisibile con quello attuale. Eppure, penso che se non avessi avuto ancora tanta fantasia e immaginazione, avrei vissuto sicuramente peggio queste vicende che si sono accidentalmente accavallati. Sicuramente sarei stata stressata dal nascituro e depressa dal sofferente. Di una cosa sono certa, sono soddisfatta di esserci stata. Non mi fa più rabbia chi per egoismo mi ha voltato le spalle; chi non ha avuto il coraggio di abbandonare l’orgoglio e il rancore per partecipare. Io sono dove il mio cuore e la mia coscienza mi suggeriscono di stare. Ho scommesso dove tutti mi avevano già vista perdente; e ho vinto dove ho riposto forza e speranza. In futuro ritornerò a parlare ancora di questi 2 cicli di vita; aggiornandovi con il crescendo di una, e il decrescendo dell’altra
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Post n°1619 pubblicato il 17 Maggio 2019 da lascrivana
Fitte! Era quella definizione esatta che ieri sera non mi veniva in mente per descrivere lo stato dolorante dell' emisfero destro della mia testa. Pensate che nell' immediato le ho definite punture; poiché nel nostro dialetto chiamamo queste fitte dolorose "pungiuturate". A volte si ha come un vuoto di memoria, e una parola comunemente utilizzata, non riesci a ricordarla. Poi, il giorno dopo mentre pensi alle fitte dolorose dell' orecchio e della testa, ti ricordi che la parola esatta che non rammentavi era proprio " fitte". E ti domandi: ma come diamine oggi mi è venuto spontaneo pensarla e ieri difficile pronunciarla? Non è la prima volta che mi capita. Ditemi che succede anche a voi; altrimenti sarò costretta a ritenermi un caso disperato. |
Inviato da: tanmik
il 29/02/2024 alle 05:50
Inviato da: tanmik
il 29/02/2024 alle 05:50
Inviato da: cassetta2
il 21/02/2024 alle 08:52
Inviato da: tanmik
il 15/02/2024 alle 04:08
Inviato da: tanmik
il 15/02/2024 alle 04:08