scrivo..non mi leggo

è sostanziale...


Ma cos’è la verità? è ciò che appare?... ciò che sembra?.. ciò in cui si crede?.. cioè ciò che si manifesta nella sua evidenza?.. stiamo al chiodo..e soprattutto restiamo nel ns ambito.. quello dell’espressione razionale.. si pensa a volte che l’espressione percettiva sia essenzialmente finzione.. elucubrazione mentale.. frutto della fantasia?.. se così fosse?.. e se la percezione fosse un puro gioco di apparenze?.. allora non sarebbe interessante.. sarebbe un divertimento.. No... bisogna andare più a fondo .. l’intuizione vera vive di uno svelamento.. (aletheia in greco per dire "verità") che coinvolge in un patto ..chi parla ..chi ascolta.. chi scrive ..chi legge.. la verità s’impone in qualche modo..in tal senso inesauribile.. in-oggettivabile..sempre ulteriore..e questo fa paura..spesso.. e per questo qualcuno pensa che” la verità non esiste”.. o in ogni caso è bene non parlarne.. perchè è fuori controllo .. a volte bizzosa..irrequieta .. im-placabile..essa è una visitazione che non può essere dedotta da ciò che si desidera.. l’infinito al di là della siepe è una verità che si è imposta a Leopardi con i suoi “sovrumani silenzi”.. ma questa verità si svela non in generale .. ma è arbitrale..e quindi vive nell’individuale interpretazione .. senza però esaurirsi..non bisogna avere paura della verità .. è una bambina ribelle ..che ama fare a pugni ..questo si ... le gocce di sudore che lambiscono le tempie.. attraverso il tuo universo .. ballo al ritmo del tuo respiro.. le dita giocano… tastano ogni lucido poro… m’infetto di te tra desideri e capogiri.. mi diluisco in un delirio… ti assaggio… mi sazio di te soggiocato dalla felicità.. osservo la tua fronte vanitosa… che reclama priorità… quanti silenzi…apparenze di ermetici pensieri .. mi accanisco … vibro di te… amo…
estasi… ebbra ..mi placo… guardarti porta il peccato negli occhi.. peccato per il desiderio di toccarti.. peccato non poterlo fare.. peccato perchè l’ho fatto… “.. Come a tracciare l’immagine delle nostre verità .. già meno di due… ma ancora più di uno” [R.Frost]