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CAULONIA VENDE VOTI!!!!!!!!


Il voto di scambio è il voto dato regolarmente da un elettore , ma non motivato da scelte politiche frutto di riflessioni sincere e disinteressate, bensì corrotto da qualche tornaconto ricevuto da parte di chi si candida o chi per lui.Esiste un voto di scambio legale ed uno illegale.Il voto di scambio legale è frutto del clientelismo politico e consente, a chi ne usufruisce, di vedere soddisfatta una propria richiesta legittima in cambio del voto. Si pensi ad un campo destinato all'agricoltura che diventa edificabile, in seguito alla modifica del PGT. Se tale modifica di destinazione d'uso è fatta nel rispetto delle norme vigenti non determina alcun reato, ma consente al proprietario del terreno di vedere legalmente accresciuto il proprio patrimonio personale. In cambio il politico guadagna il consenso di quell'elettore. Il voto di scambio illegale è quello in cui un politico offre in cambio del voto qualcosa che non è legittimato ad offrire. Per esempio un posto in un'amministrazione pubblica con un concorso pubblico addomesticato o il condono di un abuso edilizio non condonabile o il cambio della destinazione d'uso di un immobile in violazione alle norme del PGT.In italia il voto di scambio politico-mafioso è un reato. Nel solito modo è punita qualsiasi violazione della legge per ottenere un voto, sebbene siano reati di ben differente gravità: il falso in un concorso pubblico per un'assunzione clientelare nella pubblica amministrazione; il falso nelle gare di appalto pubbliche per aggiudicare gli appalti a imprese che fanno assunzioni clientelari; il concorso esterno in associazione maffffiosa, sempre per imporre l'assunzione di persone e l'aggiudicazione di appalti ad imprese, segnalati dagli eletti che ricorrono alla mafia.La norma non opera nessuna distinzione e sanziona nel solito modo il mero voto di scambio mediato dal coinvolgimento di associazioni mafiose e quello diretto fra politico ed elettore, in assenza di associazioni mafiose, o senza che l'elettore abbia conoscenza di persone all'interno dell'organizzazione mafiosa, ovvero dell'esistenza di un meccanismo violento di coercizione del voto, delle assunzioni clientelari e dell'aggiudicazione di appalti.Il voto di scambio può manifestarsi in un rapporto diretto fra politico ed elettore senza l'interposizione di interessi di organizzazioni mafiose, in cambio di denaro o di una raccomandazione per un posto di lavoro.Nel caso di una forma di associazione, il voto di scambio può analogamente avere luogo per ottenere finanziamenti o appaltii pubblici, se queste incentivano una convergenza di "massa" per i voti dei loro iscritti.A volte si tratta di vere e proprie somme di denaro di piccola entità, specialmente per le elezioni minori (comunali o provinciali). Più spesso si tratta di favori meno palesi da individuare. Da quando, ad esempio, esistono leggi che permettono contratti di lavoro di tipo flessibile(a tempo o collaborazione), chi ha il potere di offrire lavoro, cioè imprenditori o anche amministratori al potere desiderosi di ricevere la conferma del loro mandato, usano assumere, o promettono solo di farlo prima delle elezioni, ingenti numeri di giovani con contratti precari, così da forzarli al voto per loro in cambio della conferma del lavoro. Questo ovviamente poteva accadere anche in passato da parte di chi opera nel nero ed è molto più frequente in realtà di forte disoccupazione, per lo più al sud. In questo caso il "voto di scambio" è legato a un più generale ricatto che permette, grazie alla disoccupazione, di acquisire grandi poteri sulla pelle, e grazie a volte alla complicità, di chi ha bisogno.