scubaworld

21-04-2007; La mia prima freddissima immersione in quota


Giornata bellissima, il sole mi scalda il viso, nel cielo non c'è nemmeno una nuvola, me ne sto a dondolare sull'amaca guardando i colori del mare con in mano un margarita... Mare? Margarita? L'unico dondolio è quello dell'auto mentre sale su per la montagna, altro che amaca! Mi guardo intorno assonnata, mi ero addormentata sulla Valsugana, ora il paesaggio è decisamente cambiato, ci sono distese e distese di frutteti in fiore, mele credo. Lo scenario cambia velocemente e adesso iniziamo ad inoltrarci nel bosco. Eh si... sono proprio ben lontana dai miei sogni sul tanto sospirato Messico!Roberto e Claudio discutono di moto. Pinuccio, il cane, che prima se ne stava accucciato tranquillo ai piedi del suo padrone sul sedile anteriore ora è irrequieto e mette la testa fuori dal finestrino per annusare l'aria. Mi stiracchio e ascolto a tratti la conversazione, poi mi perdo nei miei pensieri mentre il bosco si fa via via più fitto.Finalmente arriviamo alla sbarra, scendo e la alzo per far passare l'auto di Claudio, il ragazzo della forestale che avevo sentito ieri al telefono mi aveva dato l'autorizzazione a portare la macchina fino all'albergo per scaricare l'attrezzatura, una volta fatto questo però dovevamo tornare indietro e parcheggiare in fondo. Problemi zero.Mettiamo la roba nel piazzale e Claudio torna giù con l'auto. Corro lungo il sentiero insieme a Pinuccio, e non può che scapparmi uno "WOW!" alla vista del lago e delle montagne. Il cane si tuffa immediatamente mentre io gironzolo li intorno godendomi il panorama.Inizia la fase di trasporto fino alla riva del lago, l'acqua è davvero invitante, in più è uno spasso vedere Pinuccio che fa il bagno e recupera i bastoni che gli lanciamo!Claudio ed io iniziamo a cambiarci con calma, pianificando l'immersione e facendo quei pochi calcoli necessari per la corretta gestione dell'immersione in quota. La mia prima immersione in quota!Roberto si farà un giro li intorno insieme al cane, scende anche lui con le bombole ma predilige l'apnea, e proprio non se la sentiva di fare sommozzate coperto solo da una muta umida. Io e Claudio invece abbiamo la stagna, io sotto avrò il solito sottotuta speleo, una maglia in cotone, e una di lana, calzettoni pesanti e... calze di lana... a rete!!! Avevo preso dal cassetto di mia madre le prime che mi erano venute in mano... che figura!!! Poi il solito bibo, Claudio il 9+9 in alluminio e io il 12+12. In effetti per un'immersione dl genere basta e avanza un mono, ma io non avevo la minima voglia di attaccare la contropiastra, e Claudio aveva il suo già bello carico... beata pigrizia!!!Finalmente siamo pronti, ci buttiamo in acqua e iniziamo a pinneggiare sul dorso verso la riva opposta del lago, ogni tanto mettiamo la faccia sotto, ma non si vede né il fondo, né i famosi tronchi. Continuiamo a cercare, e il freddo inizia a farsi sentire anche attraverso le mute stagne, guardo il profondimetro digitale e mi segna 11 gradi in superficie, non tanto, ok, ma sono già 40 minuti che nuotiamo li in mezzo senza trovare nulla. Finalmente dal blu verdognolo noto qualcosa: è un tronco bianco che si alza fino a circa 4m! Chiamo Claudio che mi raggiunge subito nuotando contro la leggera corrente di superficie. Un attimo di riposo, un segnale di ok e subito giù!La visibilità non è proprio come me l'aspettavo, non è assolutamente male, ma mi avevano parlato di acqua gelida e cristallina. Per ora la trovo solo gelida. Guardo il profondimetro, 10m, 8 gradi... credevo peggio...Pinneggiamo in tranquillità nella foresta fossile, giriamo intorno ai tronchi piantati in verticale come bricoe sprofondate troppo in basso, e passiamo sotto a quelli posti in orizzontale stando attenti a non dare un colpo di pinna troppo vicino al fondo. Basta un attimo ad intorbidire l'acqua con il pantano e con la strana poltiglia che ricopre gli alberi che si stacca non appena li si sfiora.Il paesaggio che ci si presenta davanti è surreale. Sembra di stare in un mondo immobile, questo scenario di lago non ha nulla a che fare con i soliti a cui sono abituata. Non una forma di vita viene a salutarci durante la nostra passeggiata subacquea, vediamo solo i tronchi, testimoni silenziosi dello scorrere del tempo e del quieto lavorio dell'acqua.Un brivido mi percorre la schiena, faccio il cambio erogatore e sento le mani e la bocca gelide, guardo il profondimetro: 15m, 16min, 4 gradi. Direi che può bastare. Segnalo che ho freddo e che voglio risalire, uno scambio di ok e ci portiamo a 4.5m, quota prefissata per la sosta di sicurezza. La temperatura si alza un pochino, ma inizio a tremare, gonfio un po' la stagna, non vedo l'ora di essere fuori! Finalmente passano i 20' e con calma guadagnamo la superficie. Mi levo maschera ed erogatore, e mi scuso se ho chiamato fine immersione così presto. Claudio non si fa problemi e iniziamo a tornare verso la riva dove ci aspettano un asciugamano caldo di sole, alcuni sguardi curiosi e le solite domande degli escursionisti presenti.Ci cambiamo chiacchierando del più e del meno,Roberto ci raggiunge con Pinuccio che nel frattempo ha fatto altri bagni, carichiamo la roba in macchina, dico un arrivederci al Lago Incantato e filiamo all'Elefante per vedere com'è la situazione. Il torrente è più secco, il livello si sta abbassando lentamente, l'acqua nel laghetto sembra migliorare. Sarà li la prossima avventura?